Giro d'Italia 2014: Urán prepara l'assalto alla rosa - Dichiarazioni e Tweet della 18a tappa. Quintana: «Crono mi piace»
Alla faccia della fettina..... @barbenry mangione @giroditalia pic.twitter.com/BwFbkHsyt9
— sonny colbrelli (@sonnycolbrelli) 30 Maggio 2014
A malincuore farò una crono regolare per cercare di recuperare la bronchite che ho da 2gg!Mi godrò lo spettacolo dei tifosi del grappa!
— Gianluca Brambilla (@glbrambilla) 30 Maggio 2014
Was the 3 amigos, now it's the Dos Hombres. Sveino & I will be fighting all the way to Trieste #doshombres
— Michael Hepburn (@michael_hepburn) 29 Maggio 2014
Today super tired!! For that on last climb was better play for Philip. At 4 km to go my work was finish, but happy to be there fighting!
— Dario Cataldo (@DarioCataldo) 29 Maggio 2014
Grazie Belluno..ancora una volta mi avete fatto emozionare! Avere questo tifo nelle mie terre e qualcosa di speciale..non dimenticherò mai..
— Malacarne Davide (@ilmala1) 29 Maggio 2014
Stamattina dopo una brutta nottata sono stato il primo corridore a perdere contatto! Tanta tanta fatica ma alla fine l ho finita!
— Simone Ponzi (@SimonePonzi) 29 Maggio 2014
Julián Arredondo (Trek): «Dedico questa vittoria al mio preparatore Josu Larrazabar: mi diceva continuamente "tranquillo, tranquillo!" io volevo scattare ma lui continuava a dirmi di aspettare. È stato davvero bravissimo. Poi ovviamente la dedica va anche a massaggiatori, meccanici, tutti i compagni, siamo una famiglia e oggi è arrivata una grande vittoria di tappa e un sacco di punti molto importanti per la classifica della Maglia Azzurra. La salita che mi è piaciuta di più è stata questa ultima perchè mi ha portato alla vittoria, dopo due giorni difficili, ho tenuto duro anche grazie a Josu che mi ha assistito alla grande. Sono 6 anni che sono fuori di casa in Italia, penso che fosse il momento giusto per vincere una tappa al Giro e credo che questo possa essere l'inizio di tante cose belle. Il mio principale obiettivo era una tappa al Giro. Sono andato in fuga e ho preso i punti della classifica dei GPM. Oggi pensavo alla classifica dei GPM poi Josu mi ha detto "guarda che possiamo vincere". Grazie a dio ho avuto la pazienza per aspettare il momento giusto ed eccomi qui finalmente vittorioso sul traguardo. Ho passato momenti davvero difficili e non ricevevo una mano da nessuno. Chiamavo il Team Colombia e mi dicevano che mi avrebbero aiutato mentre poi nessuno mi ha mai chiamato. Poi ho incontrato Andrea Tonti che mi ha dato una grossa mano ad arrivare in questa squadra e essere qui è la ricompensa più grande e importante per tutti gli anni di sacrifici che ho dovuto sopportare».
Nairo Quintana (Movistar): «Oggi era una tappa molto importante e difficile dove ho fatto bene e sono contento di questo. Il Giro non è finito perchè finirà solo domenica pomeriggio a Trieste. Chiaro che domani la cronoscalata prevede un dislivello molto importante, mi piace molto e credo che possa essere molto adatta alle mie caratteristiche, la cosa importante comunque è di non perdere tempo dai miei rivali e conservare la Maglia Rosa che sto indossando. Credo di essere in un buono stato di forma, Uran potrà fare bene, Pozzovivo pedala bene in salita e Rolland mi sembra molto forte, credo siano loro i miei principali rivali per la classifica generale. Siamo amici con Rigoberto perchè ci conosciamo fin da quando eravamo bambini. In corsa però io sono il leader della mia squadra e lui il leader della sua per cui corriamo da avversari, come è giusto che sia».
Rigoberto Urán (Omega Pharma): «Sono contento per quello che abbiamo fatto oggi. Ho fatto una buona prova e la squadra ha corso bene e con grande forza. Abbiamo già detto che il Giro non è finito e noi daremo battaglia fino alla fine. Oggi ho avuto un grande aiuto su tutta la salita, ho provato anche a cambiare ritmo. Le sensazioni erano buone e domani è un'altra tappa importante: è una cronoscalata, è molto impegnativa. Io mi sento bene e ho l'intenzione di fare veraente una bella garae».
Edoardo Zardini (Bardiani): «Un buon piazzamento. Sono soddisfatto di com'è andata e specie di come mi sono gestito sulla salita finale. Dall'ammiraglia Roberto Reverberi mi ha aveva indicato di farla tutta con il mio passo e di non rispondere agli scatti degli avversari. È stata una scelta tattica azzeccata. I primi in particolare Arredondo e Duarte si vedeva che avevano qualcosa in più quindi era molto difficile puntare alla vittoria. Ora ci proverò di nuovo nella tappa dello Zoncolan».