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Giro d'Italia 2014: MonteChampions League, segnate per noi! - Ma Quintana: «Giro lungo, attenderò ancora»

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Enrico Battaglin (Bardiani-CSF): «Questa è una vittoria voluta e cercata. Non vado mai in fuga e oggi sono addirittura scattato per primo al km zero. Sulla salita finale ho sempre lasciato sfogare gli altri, salendo con intelligenza con il mio passo. Poi quando negli ultimi chilometri la strada diventava meno ripida ho accelerato e iniziato a vedere Cataldo e Pantano. Li ho presi e lì ho capito che non avrei perso. Ho lanciato la volata da dietro e al momento giusto sono uscito dalla ruota di Cataldo e ho vinto. Proprio un anno fa cadevo al Giro d’Italia e mi ritiravo, oggi ho vinto questa stupenda tappa. Ieri ha vinto Marco (Canola, ndr), grande amico e compagno di stanza alle corse e oggi io. Grazie agli sponsor e a tutta la squadra fondamentale per arrivare sul gradino più alto del podio».

Manuel Quinziato (BMC): «Ho avuto un problema al cambio già sulla penultima salita, ma in discesa pareva risolto. Invece si è ripresentato anche sull'ascesa finale, e ho dovuto cambiare bici. Per fortuna Timmer, che era con me, non è stato quello che alla fine ha vinto... Sono entrato nella fuga perché ho visto un uomo della Tinkoff e uno della Omega Pharma, e ho pensato che dal punto di vista strategico fosse meglio essere presenti anche noi».

Nairo Quintana (Movistar): «Ho concluso la mia giornata molto più felice che negli ultimi giorni. Le mie sensazioni stanno finalmente migliorando, oggi ho avuto buone gambe e questo è un ottimo segnale per quello che sarà. Da quando sono caduto ho avuto ogni giorno problemi, in particolare a causa di quel raffreddore. Fortunatamente ogni cosa ora sembra stia andando per il verso giusto, e la tappa di oggi mi dà fiducia per il resto del Giro. Questi 25" che ho conquistato su Urán sono ancora poco rispetto a quanto devo recuperare, ma sono serviti a confermarmi che posso guadagnare terreno in salita. La mia tattica era quella di aspettare per vedere cosa succedeva, e provare a stare poi davanti. Riguardo a Pozzovivo, avevo già detto alla vigilia che sarebbe stato uno dei favoriti, e in effetti non gli si può lasciare un metro, in salita, perché è davvero fortissimo. Per quanto mi riguarda, anche domani aspetterò e proverò a stare coi favoriti: c'è ancora tanta strada da fare in questo Giro».

Ivan Basso (Cannondale): «Quello di oggi non è un risultato che mi soddisfa ma, nonostante tutto, il distacco con i miei diretti con concorrenti in classifica è stato ancora contenuto. Mi è mancata un po' di brillantezza nel finale e ho pagato il cambio di ritmo. E' stata la prima tappa di montagna e credo che i miei obiettivi per questo Giro d'Italia siano ancora alla portata. La tappa di oggi per me è già archiviata. Il pensiero è già rivolto a domani con l'arrivo a Montecampione».

Jan Polanc (Lampre-Merida): «Che bella tappa, mi è piaciuto molto essere per la prima volta a giocarmi la possibilità di centrare un risultato importante in un grande giro - ha sottolineato Jan Polanc (foto Bettini) - Ho fatto molta fatica, come tutti gli altri corridori presenti nella fuga, ma, nell'ultimo tratto di salita prima del falsopiano, le mie energie si sono moltiplicate nel vedere che la testa della corsa era a pochi metri. Dai tre chilometri all'arrivo ho fatto una gran rimonta, che mi ha permesso di raggiungere Cataldo e Pantano: mi sono subito accorto che stava rientrando anche Battaglin, sapevo che Enrico sarebbe stato il più forte nel finale, così ho provato a tirare dritto. Purtroppo non ho fatto la differenza, però il quarto posto mi lascia soddisfatto».

Claudio Corti (Team Colombia): «Nessun rimpianto, dobbiamo solo applaudire Pantano. Le montagne del Giro ispirano i nostri atleti e credo fermamente che riusciremo ad essere ancora protagonisti, sperando arrivi il giorno buono anche per Fabio Duarte».

La Redazione

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