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Dilettanti 2014: È nel Porto il più bel Mareczko - L'italo-polacco su Gasparrini e Marini. Halilaj e Chianese campioni lombardi

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Jakub Mareczko vince il 48esimo Circuito del Porto © RodellaDopo le belle sfide andate in scena giovedì scorso in occasione della festa dei lavoratori, per i dilettanti è stato già tempo di tornare in scena nel week end, in cui si è ufficialmente aperto anche il Bracciale del Cronoman.

La gara più attesa era però senz'altro quella in programma a Cremona, una delle più ambite in assoluto dalle ruote veloci: il 48esimo Circuito del Porto. Inutile dire che ancora una volta a tenere banco era la sfida diretta tra Nicolas Marini, plurivittorioso in questa prima parte di 2014 con ben sette successi, e Jakub Mareczko, che di successi in dote invece ne portava quattro ma che nelle ultime settimane aveva mostrato uno stato di forma sempre migliore, tanto da riuscire a battere il diretto avversario nella Vicenza-Bionde. Mettiamoci pure che qualche Continental, su tutte la MG Kvis Trevigiani che poteva schierare sia Rino Gasparrini che Liam Bertazzo, aveva non troppo velate ambizioni di vittoria e possiamo capire che quella del velocista della Viris Maserati è una vittoria dal valore indiscutibile.

Come se non bastasse già l'esser riuscito a battere Caleb Ewan, come se non bastasse esser riuscito a mettere la propria ruota davanti a quella di Marini in un'altra occasione di quelle buone, il talentuoso italo-polacco, 20 anni compiuti da neanche una settimana, è andato a conquistarsi di forza il primo successo in una gara internazionale alla seconda stagione tra gli Under 23, mettendo in mostra il suo notevolissimo spunto, forgiato anche da anni spesi a girare con successo nei velodromi. Che il suo sia probabilmente l'ennesimo caso di potenziale velocista da pista perso per essere sacrificato alla strada è soltanto un'amara constatazione che è divenuta quasi superflua da ribadire, tuttavia chissà che tra pochi anni non ci dovessimo trovare a raccontare di volate intense ed in grado d'infiammare gli entusiasmi della gente anche tra i professionisti e rigorosamente targate "made in Brescia", dopo che abbiamo appena finito di gustarci con soddisfazione i bellissimi duelli turchi tra i due veronesi doc Viviani e Guardini, due che gli sprint erano abituati a dominarli anche tra i dilettanti e non si tratta neppure di fatti risalenti a qualche decennio fa.

Un'edizione velocissima quella del Porto appena andata in archivio, tanto che alla fine la media oraria sarà addirittura superiore ai 49 chilometri orari (se si considera che la gara misurava ben 180 chilometri il dato è ragguardevole). Merito anche del principale tentativo di fuga di giornata ad opera di dieci atleti, tra i quali erano presenti anche alcuni corridori da non sottovalutare come Mirko Tedeschi del Team Idea, lo sloveno Luka Pibernik (spesso e volentieri lo si trova all'attacco il corridore del Team Radenska), Mirko Nosotti della M.I. Impianti, l'austriaco Benetseder del Team Tyrol, oltre a Gianluca Vecchio della MG Kvis che sgravava il proprio team da compiti d'inseguimento. Azione che ha avuto un vantaggio massimo di circa 2'30" e durata fino a trenta chilometri dalla conclusione, quando il gruppo si è ricompattato. A quel punto ci hanno provato Nicola Gaffurini (sempre battagliero il portacolori della Vega), Alessio Larentis ed il figlio d'arte Nicolò Martinello ma al suono della campana anche questo tentativo è stato rintuzzato e sono iniziate le grandi manovre in prospettiva della volata conclusiva: sprint avvincente fin dalle prime battute, con lo spunto di Mareczko che si è rivelato irresistibile e che ha consentito all'atleta della Viris Maserati di tagliare per primo il traguardo, festeggiando la quinta affermazione stagionale.

Una vittoria significativa in una gara internazionale che ha anche consentito a Mareczko di onorare al meglio la scomparsa di Piero Maserati, grandissimo appassionato nonché fratello del main sponsor del team, investito a morte in sella alla sua bicicletta nella giornata di sabato 3 maggio. Molto rammarico invece in casa MG Kvis, col team di Rossato che puntava al bersaglio grosso e che invece è costretto ad accontentarsi della piazza d'onore di Rino Gasparrini (già capace di vincere tra i professionisti in stagione) ed il quarto posto di un Liam Bertazzo che continua così la sua serie di piazzamenti prestigiosi dopo il podio al Liberazione.

Mastica amaro anche Nicolas Marini, terzo proprio come alla Coppa San Geo, altra gara a cui teneva particolarmente (anche se lì si era all'esordio e le dinamiche di corsa furono diverse), tanto che forse vale la pena soffermarsi per fare un'osservazione: il velocista di Provaglio d'Iseo sta disputando una stagione largamente positiva e sa anche essere scaltro quando l'occasione lo richiede. Tuttavia non si può fare a meno di evidenziare come anche la squadra abbia rivestito una certa importanza nei suoi successi ed il fatto che il Circuito del Porto in questa edizione vedeva la partecipazione limitata a soli sei corridori per squadra, costringeva sicuramente a dover scegliere accuratamente le proprie pedine ma che in ogni caso toglieva uomini che in altre circostanze sarebbero potuti tornare senz'altro utili. Quinta posizione per l'austriaco Martin Weiss, che la domenica precedente aveva già sfiorato il successo al Gran Premio Industrie del Marmo (battuto dal solo Mugerli), davanti ad un Davide Martinelli che ha nuovamente cercato di essere protagonista in questa gara che lo vide a podio nella prima stagione tra i dilettanti. L'albanese Kamberaj, Zmorka (sull'ucraino spenderemo qualche parola in seguito), Lunardon e Forner hanno poi completato la top-10.

Appena ventiquattr'ore prima, nel mantovano, Mareczko aveva iniziato le sue prove generali in vista della classica cremonese, terminando terzo nella 58esima Coppa Comune di Piubega, valida quale 3° Memorial Gino Vivaldini e che per questo 2014 era la corsa designata per l'assegnazione dei titoli lombardi su strada. Un po' a sorpresa (non del tutto per chi lo conosce e sa che simili prestazioni sono nelle sue corde) ad imporsi è stato Redi Halilaj, campione nazionale albanese che è riuscito a sorprendere tutti con un attacco a circa un giro dalla conclusione, guadagnando quella decina di secondi sufficiente per arrivare in beata solitudine. Non è tutto: per il portacolori del Team Named-Ferroli, che lo scorso anno anticipò il gruppo e con una volata ristretta si aggiudicò il Giro delle Tre Province, oltre alla vittoria è arrivata anche la maglia di campione regionale Elite ed il fatto che questa venga indossata da un corridore straniero è un evento senza dubbio inconsueto. Vale però la pena ricordare che in occasione dei campionati regionali a contare non è la regione (o in questo caso la nazione) di provenienza dell'atleta quanto la società di appartenenze e, pertanto, essendo Halilaj tesserato per una squadra lombarda potrà vestire a tutti gli effetti la maglia biancoverde nelle prossime gare che si disputeranno in Lombardia da qui a fine stagione.

La stessa cosa avverrà per il campano Marco Chianese, portacolori del team Pala-Fenice, che aggiudicandosi la volata per il secondo posto dopo 16" ha fatto propria la maglia di campione regionale Under 23, soffiandola proprio a Mareczko, da lui anticipato sul traguardo e costretto quindi ad accontentarsi del gradino più basso del podio. Quarta posizione per il campione rumeno Andrei Voicu (anch'egli militante nel team di Olivano Locatelli) davanti a Simone Consonni e a Manuel Cucciniello. Belle prestazioni anche per Davide Morettin della Ciclisti Padovani ed il giovane primo anno Mirko Torta della Boltiere-Fiorenzo Magni, rispettivamente ottavo e nono.

Nonostante la delusione per il mancato successo nel Circuito del Porto, in cui era reduce da due successi consecutivi, la Zalf Euromobil Désirée Fior è riuscita comunque a non tornare a mani vuote dal week end appena trascorso, conquistando il 27esimo Memorial Benfenati andato in scena ad Osteria Grande, nel bolognese, sempre nel pomeriggio di sabato 3. A firmarla è stato Giacomo Berlato che dopo una serie di prestazioni convincenti è riuscito finalmente a sbloccarsi, ottenendo il primo successo stagionale. Un'azione operata al momento giusto quella del vicentino, entrato nella fuga più importante della giornata e poi ben coperto dai propri compagni di squadra, cosicché è riuscito a tagliare il traguardo in solitaria con una manciata di secondi sul gruppo inseguitore. A rendere l'idea del dominio del team trevigiano il fatto che anche la volata per la piazza d'onore ha visto tre atleti Zalf nelle prime tre posizioni, con Gomirato secondo davanti a Milani e Toniatti. Primo atleta di casacca diversa Francesco Colicino dell'UC Pregnana, piazzatosi in quinta posizione davanti a Marco Gaggia della Marchiol e Mattia De Mori del Podenzano.

Le strade del bolognese hanno poi visto i corridori protagonisti anche nel pomeriggio di ieri, quando la 63esima Coppa Varignana (partenza sempre da Osteria Grande e arrivo nell'omonima frazione di Castel San Pietro Terme) ha finalmente visto la prima affermazione stagionale in Italia per Luca Benedetti. Il trentino della General Store infatti era già riuscito ad esultare lo scorso 15 marzo, aggiudicandosi in Francia la Transversale des As de l'Ain ma finora negli appuntamenti nostrani aveva racimolato solamente piazzamenti, dopo che nella scorsa stagione con ben 11 successi nessuno era stato in grado di vincere quanto lui.

Dopo che la squadra aveva ben controllato negli altri frangenti di gara, Benedetti è riuscito ad entrare nell'azione decisiva in cui si sono ritrovati in cinque a giocarsi al successo e allo sprint, posto al culmine di uno strappetto, si è rivelato il più brillante. Niente da fare per Elia Zanon del Podenzano, atleta in bella evidenza in queste ultime settimane e spesso vicino alla vittoria (l'aveva sfiorata anche nella Coppa Penna, dove ad imporsi fu il compagno Koshevoy, ottavo in questa occasione). Podio anche per Gianni Moscon della Zalf, che continua la sua striscia di buone prestazioni conquistando la terza piazza davanti a Di Francesco e Gazzara. I primi inseguitori sono giunti al traguardo distanziati di 16", col kazako Nikitin che si è aggiudicato la sesta posizione davanti a Barbetta.

La domenica appena trascorsa ha salutato anche il primo successo assoluto tra i dilettanti di Alex Turrin, che al termine di una bella azione condotta in tandem con Mirko Trosino, si è aggiudicato la seconda edizione del Trofeo Learco Guerra, disputato a Badia Agnano, in provincia di Arezzo. Un'azione perfetta quella orchestrata dai due portacolori della Mastromarco, che al termine di una corsa tirata sono riusciti a fare il vuoto e ad arrivare in parata sul traguardo, col successo andato al corridore veneto che finalmente ha potuto alzare le braccia al cielo dopo vari piazzamenti ottenuti in questa e nelle scorse stagioni, in cui era stato penalizzato anche da qualche infortunio.

Buona comunque anche la prova di Trosino, anch'egli già a segno in questa stagione e che sicuramente potrà ancora essere protagonista nelle prossime settimane. I primi inseguitori sono giunti con un distacco di 20" ed è stato il marchigiano Paolo Totò ad aggiudicarsi la terza posizione, precedendo Michael Delle Foglie della Fracor (molto bene nelle ultime uscite) e Marco Bernardinetti del Malmantile mentre il resto degli inseguitori ha raggiunto il traguardo dopo 40", con la settima posizione che è stata appannaggio di Davide Pacchiardo.

Come anticipato nell'incipit il week end appena passato ha visto anche l'avvio del Bracciale del Cronoman, con la prima prova in programma a Mongrando, nel biellese, sede della Crono Sbirro-Memorial Danilo Ferrari. Una gara che aveva come favorito d'obbligo Marlen Zmorka e l'ucraino del Team Pala-Fenice non ha tradito le attese, volando i 23 chilometri del percorso in 27'09", con una media vicina ai 51 orari. Prestazione che l'ha reso ancora una volta difficilmente avvicinabile che gli ha fruttato il primo successo stagionale, cosicchè il campione italiano di specialità Davide Martinelli si è dovuto per l'ennesima volta accontentare della piazza d'onore con un distacco di 26". Molto buona la prestazione del primo anno Seid Lizde, anch'egli tricolore contro il tempo nel 2013 ma tra gli juniores, che si è piazzato al terzo posto accusando 43" di ritardo. Luca Sterbini, quarto a 57", è stato l'altro solo atleta capace di contenere il distacco entro il minuto, mentre da Nicola Da Dalt in poi (quinto a 1' netto) i ritardi sono stati tutti più consistenti.

Data l'assenza d'impegni infrasettimanali, l'appuntamento con i dilettanti è fissato per il prossimo week end, in cui non vi saranno neppure gare internazionali in programma. Le maggiori attenzioni saranno pertanto focalizzate sul Trofeo Matteotti, gara fiorentina che andrà in scena nel pomeriggio di domenica 11 maggio.

Vivian Ghianni

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