Tour of Turkey 2014: Cav, la superiorità è proprio troppa - Tappa con diluvio, terzo successo di Mark allo sprint
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2014
- Lampre - Merida 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Adam Phelan
- Alessandro Petacchi
- Andrea Fedi
- Andrea Palini
- André Greipel
- Elia Viviani
- Francesco Lasca
- Frederik Backaert
- Kristian Sbaragli
- Lluís Guillermo Mas Bonet
- Mark Cavendish
- Mark Renshaw
- Maxim Belkov
- Maximiliano Ariel Richeze
- Niccolò Bonifazio
- Uomini
dal nostro inviato
Mark Cavendish mette il suo sigillo anche sulla quarta frazione del Tour of Turkey aggiudicandosi il terzo sprint a ranghi compatti della corsa a tappe arrivata alla sua 50a edizione. Ma stavolta non si è trattato di un vero e proprio volatone visto che sul traguardo di Marmaris, come tradizionalmente accade, il gruppo si è presentato quasi dimezzato.
A scremare il gruppo sono state la pioggia, le strade bagnate e una salita non impossibile ma tosta situata a soli 10 km dall'arrivo. La vera selezione, però, l'ha fatta il treno del velocista britannico che, con un'azione davvero impressionante negli ultimi chilometri, ha impedito a chiunque altro di poter impensierire il proprio capitano.
Prima Steegmans ha tenuto in fila indiana il gruppo poi, nell'ordine, Petacchi e Renshaw hanno spianato la volata a Cavendish verso un tris agevole. Il solo Richeze, trovatosi nella scia di Cannonball per aiutare i velocisti designati Bonifazio e Palini, ha provato a uscire dalla velocissima ruota di Cavendish, senza riuscirci, ma cogliendo comunque un onorevole secondo posto. Un buco provocato dall'alta velocità del treno Omega e dalle gambe pesanti di alcuni corridori ha consentito infine a Renshaw di completare il podio su questo traguardo che un tempo (nel 2012) riuscì anche a far suo.
Il domino Omega, la squadra con il velocista più forte presentatasi al via di Alanya con il team più forte, rischia adesso di frustrare le ambizioni degli altri velocisti da qui a Istanbul anche se oggi i nostri Sbaragli, Viviani e Lasca hanno provato a giocarsi le proprie carte cogliendo però solo dei piazzamenti che a volte non fanno neanche morale.
Di buono per molti rimane l'aver passato indenni una tappa iniziata male, con la pioggia battente che in discesa aveva provocato diverse cadute e costretto gli organizzatori a neutralizzare la corsa mentre erano in fuga Maxim Belkov (Katusha), Adam Phelan (Drapac), Frederick Backaert (Wanty), Luis Mas Bonet (Caja Rural) e il nostro Andrea Fedi (Neri Sottoli). Addirittura Greipel aveva deciso di ritirarsi per non rischiare ulteriori infortuni al rientro alle corse dopo la caduta alla Gand, salvo poi cambiare idea e concludere la corsa comunque in gruppo.
Il tedesco, che in passato ha fatto incetta di tappe in Turchia, quest'anno deve cedere il passo a Cavendish ma la sua speranza è che tappa dopo tappa riesca a crescere e a disputare uno sprint decente per provare a mettere un po' in difficoltà il folletto dell'Isola di Man e aggiungere un pizzico di pepe alle volate turche il cui copione è sempre lo stesso e rischia di divenire noioso.
Già da domani il tedesco potrebbe provare a dar fastidio al re delle volate turche nella lunga 5a tappa che da Marmaris porterà a Turgutreis. Poi sarà la volta della sesta attesissima frazione, quella con arrivo in salita a Efeso, che di fatto sancirà chi porterà la maglia turchese di leader, ancora ben salda sulle spalle di Taaramäe, fino a Istanbul.