Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Il dibattito: Continental, ora bisogna superare lo stallo - Serve più coesione tra i direttori sportivi

Versione stampabile

Il mondo delle Continental italiane è ancora in fase di assestamento © Team IdeaDa 4 mesi si è avviato il progetto Continental, e 6 squadre italiane hanno intrapreso la strada del semiprofessionismo, tutto sommato con discreti risultati. 3 vittorie per la Mg.Kvis, tutte all'estero (grazie a Gasparrini e Bertazzo), così come 3 ne ha conquistate il team Idea tra il rilancio di Delle Stelle e Collodel; una per la Marchiol a Collecchio e una per la Vega al Gp San Giuseppe; a secco ancora l'Area Zero, che però si è dimostrata la più competitiva nelle corse professionistiche (ed ha ignorato totalmente quelle dilettantistiche), e la Nankang-Fondriest, la quale ha cominciato l'attività da due settimane, causa abbandono improvviso a dicembre del main sponsor, Ceramica Flaminia: in Taiwan c'è un interesse crescente per gli investimenti nel ciclismo e Forconi è riuscito a convincere la ditta fabbricatrice di pneumatici a salvare la squadra.

Non sono sempre i risultati però ad avere il maggior risalto nelle cronache: tutt'ora non si sono spenti i dibattiti riguardo all'utilità delle Continental, alle mosse fatte dalla regia della Federazione nei riguardi del movimento dilettantistico negli ultimi anni, e soprattutto alla difficoltà di classificazione di queste squadre, che le pone spesso in situazioni imbarazzanti. I meno teneri si sono dimostrati gli organizzatori di corse professionistiche: al Giro del Trentino nessuna Continental è stata invitata, nonostante la Federazione avesse puntato sulla solidarietà degli organizzatori, almeno fuori dal discorso RCS. E anche quando vengono invitate, non sono sempre rose e fiori: emblematica la situazione vissuta dal Team Idea alla Coppi&Bartali, col team di Piscina, Gaffuri e Cannone che aveva manifestato la volontà di prenotare per conto proprio gli alberghi, visto che non erano previsti i rimborsi. L'organizzazione ha chiesto ai responsabili del team di non farlo, dopodiché la beffa: all'ultima tappa la squadra si è vista spedire in un albergo dismesso ai piedi dell'Abetone, in montagna, senza riscaldamento, assieme all'Amore&Vita ed alla Meridiana. Continental ai margini del movimento, insomma.

Non c'è da stupirsi dunque se la riunione di lunedì a Mercatale Valdarno, presenti il ct della nazionale Davide Cassani, la vicepresidente della Federciclismo Daniela Isetti e il presidente della commissione strada-pista Ruggero Cazzaniga (factotum del progetto Continental), sia stata per lo più un occasione per i direttori sportivi rimasti nel dilettantismo di ribadire la propria diffidenza. Eppure i margini per fare dei progressi ci sarebbero: a capo della struttura tecnica c'è una persona, per l'appunto Cazzaniga, che tutto sommato gode della fiducia di una buona fetta dei direttori sportivi, anche di quelli più intransigenti verso le Continental: nessuno ha messo in discussione il valore del suo impegno, e d'altronde basta vederlo all'opera per averne la conferma. Il problema è sempre più in alto: i vertici semplicemente glissano sul movimento che vede in costante contrazione le sue dimensioni, o scaricano il barile (esempio: «I comuni privilegiano le gare amatoriali a quelle dilettantistiche». Indovinate chi l'ha detto? Sì, proprio lui, l'Ineffabile, al secolo Renato Di Rocco).

Divide et Impera, un principio vecchio di almeno 2000 anni, che però viene applicato tutt'ora da Roma. Divide tra i direttori sportivi, e anche tra gli organizzatori (chiedete ad esempio a quelli del Trofeo Piva, che quest'anno han faticato a trovare volontari a causa della nefasta concomitanza in calendario con la manifestazione di Mountain Bike "La Prosecchissima", a pochi chilometri di distanza); impera sulle macerie, promuovendo il ciclismo amatoriale che oggi ha un ritorno economico decisamente più sostanzioso e facile, e dimenticando il serbatoio del ciclismo maggiore di domani. L'augurio è che i vari team manager finalmente mangino la foglia e non perseverino nel bisticciare tra loro (come successe l'anno scorso) alla riunione del Giro delle Pesche Nettarine quando verrà presentato il programma 2015 per le Continental, ma facciano fronte comune per ottenere garanzie per tutto il movimento.

Nicola Stufano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano