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Dilettanti 2014: La Colpack la prende con Filosifia - Prima stagionale alla Piccola Sanremo. Mareczko al Rancilio su Ewan

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Iuri Filosi taglia il traguardo della Piccola Sanremo © Photo Scanferla

Dopo gli ultimi due fine settimana decisamente poveri di appuntamenti, il week end dilettantistico appena trascorso è andato in archivio con gare emozionanti e vincitori assolutamente degni che hanno saputo regalare a pubblico e addetti ai lavori spettacoli decisamente piacevoli. Certo, il numero di gare anche in questo caso non era esorbitante (4 in totale quelle previste nella giornata di ieri) ma erano in programma due appuntamenti di carattere nazionale ed una corsa dalla lunga tradizione come la Bolghera.

Forte dell'eccellente stagione passata, il Team Colpack puntava ad iniziare benissimo anche questo 2014 ma, nonostante varie prestazioni confortanti corredate da buoni piazzamenti, finora era sempre mancato per un motivo o per l'altro il successo in queste prime settimane di gare. Non poteva esserci occasione migliore di un appuntamento di livello ben qualificato per riuscire finalmente a cancellare lo zero dalla casella dei successi e così è stata la 48esima edizione della Piccola Sanremo a sancire la prima affermazione del team bergamasco per merito del coriaceo Iuri Filosi.

Forse non è del tutto casuale che a vincere sia stato proprio il 22enne bresciano, che ha incamerato il secondo successo assoluto tra i dilettanti ora che è giunto alla quarta stagione da Under 23: se infatti andiamo a spulciare l'archivio ci accorgiamo che l'altro successo risale allo scorso settembre alla Milano-Rapallo, ovvero la corsa dilettantistica che più di tutte ricorda la classicissima dei professionisti anche per il lungo chilometraggio (è l'unica che supera i 200 chilometri). Anche quel giorno Filosi scattò a pochi chilometri dalla conclusione e riuscì a beffare tutti, così come ha fatto in questa occasione per giungere tutto solo in quel di Sovizzo, classica sede d'arrivo nel vicentino. Corridore a cui non manca la voglia d'attaccare, che dimostra di avere un buon fondo e che ora che al successo di Rapallo affianca la Piccola Sanremo comincerà a sognare davvero di poter arrivare al professionismo e giungere tutto solo sul lungomare sanremese vero e proprio e aggiudicarsi la classica di primavera agognata da una buonissima parte del gruppo.

Sono stati poco più di 170 a prendere il via da Montecchio Maggiore e ad animare la prima parte di corsa ci ha pensato la General Store, che ha sganciato il fuga il tandem composto da due buoni passisti come Mirco Maestri e Isaia Modena, che difatti hanno raggiunto un massimo vantaggio di circa 2 minuti. Una situazione protrattasi fin quasi al terzo dei sette giri del circuito che prevedeva, ad ogni tornata, il passaggio sulla salita di Vigo, quando il duo di testa è stato raggiunto da un plotone discretamente nutrito, nel quale erano presenti alcuni nomi da tenere assolutamente d'occhio: dai zalfini Tonelli, Berlato e Garosio a Gallio e Gabburo del Delio Gallina, da Alfio Locatelli della Viris a Gazzara della Fausto Coppi, oltre a Di Corrado della Colpack (poi raggiunto da Filosi e Manuel Senni), Giacobazzi della General Store, Chianese della Pala-Fenice e Koshevoy del Podenzano.

Situazione quindi con una ventina di uomini in testa, con gli Zalf decisi a rendere la corsa dura (Tonelli tra i più brillanti in assoluto), il combattivo Maestri a cercare di resistere dopo la lunga fuga ed una Colpack che sembrava destinata all'ennesimo pomeriggio amaro nel momento in cui Andrea Di Corrado si è trovato tagliato fuori dalla possibilità di cercare il successo da una foratura occorsagli proprio nel momento topico della gara. In un contesto quindi ancora incerto è stato l'ultimo passaggio su Vigo a rappresentare il momento decisivo: dopo i ripetuti tentativi di allungo di Berlato, motivatissimo a far bene nella corsa di casa, a cui avevano risposto Gazzara e Koshevoy, è stato Filosi a piazzare un allungo deciso in prossimità della vetta. I pochi metri di vantaggio sul gran premio della montagna sono però diventate diverse centinaia nella discesa, in cui il bresciano si è lanciato senza remore ed ha portato ad una decina di secondi il vantaggio sui diretti inseguitori, con il compagno di squadra Senni pronto ad entrare in azione in caso di ricongiungimento.

Nessuno però è stato in grado di organizzare un inseguimento efficace e così Filosi si è presentato in perfetta solitudine sul rettilineo d'arrivo, giungendo sul traguardo a braccia alzate per un successo meritatissimo. A 6" è giunto, anch'egli solitario, Michele Gazzara che può certamente rammaricarsi del fatto di non essere riuscito a seguire l'atleta della Colpack nel momento decisivo ed è stato così costretto ad accontentarsi della piazza d'onore, che lo conferma comunque come atleta abbastanza valido su determinati percorsi. Esattamente come una settimana fa, quando fu terzo a Montecassiano, termina invece sul gradino più basso del podio Giacomo Berlato, autore di un'altra prestazione più che convincente ma per il quale questa sconfitta brucia certamente di più, dal momento che in questa occasione gareggiava a pochi chilometri da casa.

Lo scledense si è aggiudicato la volata del drappello inseguitore, anticipando Manuel Senni ed un Ilia Koshevoy apparso già in buona condizione in queste prime settimane. A 34" è giunto invece un altro terzetto e qui è stato Alfio Locatelli il più rapido allo sprint, aggiudicandosi la sesta piazza davanti al kazako Nikitin e a Tonelli. La top-10 si è poi completata con Thomas Fiumana e Luca Benedetti, giunti in quest'ordine nella volata del resto degli inseguitori che hanno tagliato il traguardo a 1'05". Una menzione particolare la riserviamo al trentino della General Store, uno dei corridori più attesi alla vigilia ma che ha preso il via dopo aver passato una notte pressoché insonne. Il motivo è presto detto: nelle ore appena precedenti la gara infatti Benedetti è diventato padre di una bambina e, seppure non è arrivata la vittoria con dedica, ha avuto ugualmente il modo di passare una domenica indimenticabile.

L'altro appuntamento di cartello della domenica dilettantistica era invece di scena a Villastanza di Parabiago, nel milanese, dove si disputava il 31esimo Trofeo Antonietto Rancilio che chiamava decisamente all'opera le ruote veloci. Non ha tradito per nulla le attese Jakub Mareczko, uno dei grandi favoriti per il successo, ma il successo ottenuto dal bresciano della Viris Maserati è stato di quelli da incorniciare: alle sue spalle infatti non è finito un atleta qualunque, bensì Caleb Ewan, il talentuosissimo australiano il cui nome è finito da almeno due stagioni sui taccuini degli addetti ai lavori e che lo scorso anno, tra le altre corse, si era aggiudicato proprio qui in Italia il Palio del Recioto. Per avere ragione di un simile concorrente occorreva effettuare una volata perfetta e Mareczko è riuscito meravigliosamente nell'intento, dando quella prova di colpo d'occhio, esplosività e scaltrezza di cui sono in possesso gli assidui frequentatori dei velodromi e che, almeno su queste pagine, non ci stancheremo mai di rimarcare.

La gara è scivolata via su vari tentativi di avanscoperta, prima che si venisse a costituire il quartetto composto da Mirko Nosotti, Mattia Pastorino, Francesco Bartolini e Fabio Tommassini, rimasti a lungo in testa alla gara con un vantaggio massimo che è giunto a toccare anche i due minuti. Il gran lavoro delle squadre dei velocisti (la nazionale australiana naturalmente per Ewan, la General Store per Minali, la Colpack per Consonni) ha naturalmente fatto sì che il gruppo si ricompattasse e si giungesse così alla logica soluzione in volata: l'Australia ha pilotato nel migliore dei modi Ewan, che sembrava così lanciato all'ennesimo successo ma proprio negli ultimi 100 metri Mareczko, posizionato abilmente alla sua ruota, ha scaricato sui pedali tutta la potenza necessaria per sopravanzare l'aussie e tagliare così il traguardo a braccia alzate per il secondo successo stagionale.

Ewan si è così dovuto accontentare della piazza d'onore, accettando comunque la sconfitta da un avversario dimostratosi più forte e scaltro in questa occasione mentre sul podio (curiosamente costituito per intero da atleti classe 1994) è salito anche Simone Consonni, che continua nella sua serie di ottimi piazzamenti che potrebbe portarlo, nel giro di poche settimane, a cogliere la tanto sospirata vittoria che insegue fin dall'esordio stagionale. Appena fuori dalle prime tre posizioni si è invece piazzato Riccardo Minali, partito lungo nella sua volata ma poi sopravanzato negli ultimi metri ma che comunque porta a casa un buon quarto posto. Ancora un piazzamento invece per il lucano Michele Viola, che questa volta è giunto quinto davanti a Cornelio, Voicu, Davide Locatelli, Forner e Maronese che hanno così completato la top-ten.

Non sono mancate neppure le soddisfazioni per la Zalf Euromobil Désirée Fior in questa domenica di fine marzo, dal momento che La Bolghera, la tradizionale gara trentina giunta al ragguardevole traguardo delle 105 edizioni, ha portato alla ribalta uno degli uomini nuovi più attesi in questa stagione, vale a dire Simone Velasco. Il 18enne nato a Bologna ma originario dell'isola d'Elba, dove ha mosso i primi passi a livello ciclistico dilettandosi con Mountain Bike e Ciclocross e che veniva da uno strepitoso 2013 tra gli juniores (condito da ben 10 vittorie), ha voluto rompere il ghiaccio in grande stile, scattando tutto solo a quattro giri dalla conclusione e riuscendo ad incrementare, a poco a poco, il vantaggio, fino a rendersi imprendibile.

Velasco ha così tagliato il traguardo in beata solitudine con un vantaggio superiore al mezzo minuto su un drappello di una ventina di atleti che avevano costituito l'azione principale della corsa. A completare l'ottima giornata del team trevigiano è giunta poi la seconda piazza di Eugert Zhupa, con l'infaticabile albanese che dopo poche gare si è già rivelato un acquisto più che azzeccato. Dulcis in fundo la gara trentina ha segnato anche il ritorno in gara a tempo di record per Federico Zurlo dopo la frattura alla clavicola rimediata al Trofeo Balestra, che ha quindi riconsegnato al team di Luciano Rui una delle punte più attese in questa stagione. Il podio di giornata è stato completato da Mirko Casali dell'UC Pistoiese, che ha agguantato la terza posizione davanti a Niko Colonna, che invece il podio l'ha ancora una volta sfiorato. Buona prova anche per Daniele Trentin, deciso ad emulare le gesta del fratello Matteo, vincitore della gara nel 2011, che si è piazzato in sesta posizione, bene anche i primi anno Federico Sartor della Selle Italia e di Francesco Mancini dell'Amore & Vita, giunti rispettivamente nono e decimo.

Infine si è disputata in Abruzzo la 41esima edizione del Gran Premio San Giuseppe con partenza a Sulmona e tradizionale conclusione nella frazione di Marane, che ha fatto registrare la seconda affermazione stagionale di Paolo Totò. Ottimo l'avvio di stagione del marchigiano del Veloclub Senigallia, riuscito ad inserirsi nell'azione decisiva, nata lungo il tracciato che prevedeva, come sempre, anche l'ascesa verso Pacentro, e capace di fulminare tutti allo sprint, come già era avvenuto a Corridonia nelle scorse settimane. Niente da fare quindi per Danilo Celano della Calzaturieri Montegranaro, costretto ad accontentarsi della piazza d'onore mentre il terzo posto è stato appannaggio di Marco Ceglia dell'Acqua&Sapone-Mocaiana. Ancora una buona prestazione per Marco D'Urbano dell'Aran, questa volta quarto mentre nei 10 troviamo anche il colombiano Jaramillo, classificato in sesta posizione.

Nel prossimo week end la scaletta prevede altri due appuntamenti nazionali, con la Milano-Busseto di sabato 5 ed il Trofeo Angelo Fumagalli di domenica 6 aprile. La maggior parte delle attenzioni però saranno tutte focalizzate su Col San Martino, nel trevigiano, dove avrà luogo il Trofeo Piva, primo appuntamento internazionale dell'anno, in cui vedremo all'opera anche alcune formazioni Continental.

Vivian Ghianni

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