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Volta a Catalunya 2014: Zampata di Tejay, Purito tiene duro - Esulta Van Garderen, Contador si avvicina a Rodríguez

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Dalla nevicata di Vallter 2000 spunta Van Garderen © www.as.comTejay, un nome che sa di musica, che nel 2013 ha fatto fischiare di dolore le orecchie dei suoi appassionati. Van Garderen, talento classe '88 degli Stati Uniti, era attesissimo per un bel piazzamento nei GT, al Tour de France, proprio nel luglio scorso. Il 2012 l'aveva visto protagonista alla Grande Boucle - da luogotenente di Evans fu 5° e miglior giovane - la vittoria al California 2013 lo proiettava verso una maglia gialla ben più ambito. Invece Tejay s'è afflosciato pian piano, in Francia, dove non sarà mai nel vivo tranne che sull'Alpe d'Huez (2°) e chiuderà al 45° posto. A poco o nulla servirà la vittoria in un'altra breve corsa a tappe statunitense, il Tour of Colorado, a fine agosto.

L'anno nuovo e la vita nuova di Tejay era iniziata dal Tour of Oman, test poco attendibile, ma che già ci consegnava un corridore in grado di essere secondo solo a Froome sia a Green Mountain che nella generale finale. Già ieri, a La Molina, Van Garderen s'era visto nel finale, ma oggi è proprio uscito allo scoperto. Partito ai 500 metri con Romain Bardet, ha poi avuto vita facile nel regolare il francesino dell'AG2R La Mondiale.

È la tappa regina, 166.4 km con partenza da Alp ed arrivo ai 2200 metri di Vallter 2000. Da scalare, oltre alla salita che porterà al traguardo, Collada de Tosses, Alt de Canes, Alt de Oix ed Alt de Rocabruna. All'arrivo nevischia, la nebbia impedisce agli elicotteri di elevarsi, la corsa vive di solo racconto, gli scatti e gli allunghi vanno immaginati. Evadono in quattro dopo meno di dieci chilometri, forse proprio per scaldar le gambe.

Si tratta di Thomas De Gendt (Omega Pharma- Quick Step), Stef Clement (Belkin), Maxime Méderel (Europcar) e Rubén Plaza (Movistar). Sulla Collada de Tosses è Clement il primo a transitare e nella discesa il gruppetto di quattro prende un notevole vantaggio, oltre due minuti. Con 50 km sul groppone i fuggitivi vantano 4'10" sul gruppo (sarà questo il vantaggio massimo della fuga), che dopo Betancur, Arredondo, Danielson ed Horner, perde l'australiano dell'Orica Brett Lancaster.

Ancora Clement scollina per primo sull'Alt de Canes, ma il gruppo s'è riportato sotto ed ora insegue a 3'10". All'imbocco di Rocabruna i fuggitivi hanno ancora 2'45". Ai -18 De Gendt resta solo in testa ma dal gruppo esce José Serpa. Il colombiano della Lampre si porta in testa e si forma un terzetto con De Gendt, appunto, e Rubén Plaza. Il gruppo, tirato da Movistar, Tinkoff-Saxo e Katusha, è a 1'15". Ai -10 De Gendt viene ripreso, restano davanti Serpa e Plaza, ma il gruppo è a 40".

Da dietro allungano Rolland, Barguil e Bennett, ma ancora il gruppo non lascia il via libera. Sky in testa, una prima scrematura pone i quattro uomini più in forma (Contador, Quintana, Froome e Purito Rodríguez) al comando con i rispettivi gregari. Ai -10 però attacca un giovane francese, Warren Barguil, classe '91 della Giant-Shimano, già due tappe vinte alla Vuelta a España 2013. Guadagna ma non più di 10", anche perché dietro non si scherza, tanto che ai -2 Froome romba e si porta in testa da solo.

Ci resta per un po' e dà l'impressione di poter arrivare al traguardo, ma da dietro Contador e Purito risalgono. Il britannico originario del Kenya viene superato ed è tutto di nuovo da rifare. Ai 500 metri parte però Romain Bardet, con Tejay Van Garderen che lo segue, da solo. Il BMC, forte di una maggior esperienza, precede sul traguardo Bardet. A 3" Alberto Contador, che rosicchia un secoido a Purito Rodríguez, giunto a 4". Nairo Quintana è quinto a 5", quindi Talansky e Froome a 8", Barguil a 15", Pozzovivo a 16", Kiserlovski a 21". Fabio Aru, ieri 11° a ridosso dei primi, oggi paga 1'18", tagliando il traguardo in 19a posizione. Più indietro Ivan Basso, 26° a 2'23".

La classifica generale vede sempre Purito Rodríguez al comando, e senza abbuoni potrebbe anche incrementare il vantaggio, o almeno mantenerlo; il punto è che con l'accelerata di oggi Alberto Contador rosicchia a Purito un secondo e dai 5" si porta a 4": in teoria potrebbe aspettare la frazione di chiusura, con il circuito del Montjuïc (che però Purito conosce a meraviglia), per staccare l'avversario di quel che basta. Tejay Van Garderen si porta in terza posizione grazie al numero di oggi, e deve recuperare 7" a Rodríguez. A 10" Bardet e Quintana, a 17" Froome, a 18" Talansky, a 26" Pozzovivo, a 42" l'ottimo Barguil, a 45" Arroyo, che nonostante l'età si vede ancora là davanti. Fabio Aru scende dalla 14a alla 18a posizone, con un distacco di 1'37", Ivan Basso risale invece dal 28° posto al 25°, con 2'50" da recuperare.

Domani quinta tappa, 218.2 km da Llanars Vall de Camprodon a Valls. Le asperità ci sono, ma dopo il freddo degli ultimi due giorni e le salite di oggi (e ieri) non ci stupiremmo se arrivasse al fuga (né se Contador provasse a mettere in difficoltà Purito). D'altronde colui che insegue è uno degli uomini più in forma del panorama ciclistico (sicuramente della Volta), chi sta davanti ha comunque una buona gamba. Nelle tappe da qui a domenica ci sarà da divertirsi. E occhio a Tejay, che zitto zitto...

Francesco Sulas

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