Milano-Sanremo 2014: Quattro domande per cinque grandi - I pronostici di chi la Classicissima l'ha vinta tra anni '80 e '90

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Si disputerà domenica la nuova-vecchia Classicissima di primavera, la Milano-Sanremo giunta alla 105esima edizione e tornata - almeno per quest'anno - al percorso pre-Manie, ovvero quello consueto dei decenni '80-'90-'00. Non si scalerà la Pompeiana, prevista in un primo momento e cancellata a causa di una frana sul percorso, e non si scaleranno le Manie, che nelle ultime edizioni avevano dato pepe alla corsa già a 100 km dal traguardo: anche il transito su questa salita è stato interdetto per uno smottamento.

Si torna quindi sul percorso che ha visto vincere quattro volte Erik Zabel, ma anche, una volta a testa, i cinque protagonisti del ciclismo italiano che abbiamo interpellato per avere un pronostico, un'opinione, un ricordo della Sanremo. Un agile botta e risposta basato su 4 domande:

1. Chi vorresti che vincesse domenica e chi invece pensi che vincerà?
2. C'è un italiano che secondo te potrebbe fare la differenza e interrompere un digiuno che dura dal 2006?
3. Ti è dispiaciuto che il maltempo abbia impedito l'inserimento della Pompeiana o preferisci il percorso di qualche anno fa?
4. Qual è l'immagine che ti è rimasta della tua vittoria?

Leggiamo le risposte di Gianni Bugno (vincitore nel 1990), Claudio Chiappucci (1991), Maurizio Fondriest (1993), Francesco Moser (1984) e Giuseppe Saronni (1983).

 

Gianni Bugno

1. Ma non ce n'è uno che vorrei… è una gara per velocisti. Vincerà Sagan secondo me... vedremo...
2. È una gara difficile che riserva sempre delle sorprese. Non è che abbia un nome in particolare. Pozzato secondo me potrebbe vincerla.
3. La Sanremo è la Sanremo. È così. Questo percorso va bene così. È un punto a favore dei velocisti. È bello così. Quindi non rimpiango la Pompeiana.
4. Di averla vinta. Una corsa in cui non ero favorito e sono riuscito a vincerla. Non c'è un'immagine in particolare... tanta soddisfazione.

 

Claudio Chiappucci

1. Se va come al solito vince un velocista, avrei detto Kittel ma non correrà... Dipende comunque dal tempo, la pioggia potrebbe scombussolare tutto.
2. Italiani che possono vincere non ce ne sono tanti. Nibali forse, certo gli manca qualcosina, però potrebbe tentare.
3. Rimango sul classico. Una corsa come la Sanremo dovrebbe rimanere così com'è.
4. Sono stato l'ultimo a vincerla partendo da lontano. Una corsa che non era adatta alle mie caratteristiche. Cosa che dovrebbe far riflettere i corridori. Chi punta a vincere la Sanremo e non è veloce deve tentare la fuga da lontano.

 

Maurizio Fondriest

1. Dei corridori che possono vincere la Sanremo penso che quello che la merita di più è Sagan. È un percorso adatto ai velocisti e penso che sarebbe giusto se la vincesse proprio Sagan soprattutto per quello che ha fatto vedere negli anni scorsi alla Classicissima.
2. Di ciclisti che possano far bene non ne abbiamo molti. Ci sarebbe Modolo, che aveva fatto bene al debutto con un quarto posto ma non credo che sia abbastanza veloce per giocarsela coi favoriti. Oltretutto col percorso cambiato non c'è molto spazio di azione.
3. Sinceramente la manterrei sul classico. Con una salita prima del Poggio sarebbe stato come snaturarla. Abbiamo visto che sul Poggio si può fare la differenza se dietro non ci sono troppi velocisti, con le relative squadre, che puntano alla vittoria.
4. Sicuramente la vittoria e la nascita di mia figlia Maria Vittoria che tra l'altro ha compiuto 21 anni proprio ieri.

 

Francesco Moser

1. Siccome non vince nessuno di quelli che vorremmo… direi mio nipote Moreno, ma è difficile che abbia la condizione giusta [e infatti dopo l'intervista è arrivata la notizia del forfait di Moser jr, ndr]. Probabile che arrivi un gruppetto. Non so se Cavendish ce la può fare, bisogna vedere se regge sulle salite. Può far bene Sagan, può far la differenza e dopo il secondo posto dell'anno scorso vorrà sicuramente vincere.
2. Non so se arriveranno coi migliori quelli che han fatto bene finora... Modolo, Pelucchi ma non credo... Nibali potrebbe far bene ma deve arrivare da solo. Deve far la corsa dura. L'Astana è una bella squadra e potrebbe lavorare per portarlo alla vittoria.
3. Meglio il percorso classico. Lo preferisco. La Sanremo deve rimanere così. Non si possono fare tutte gare con le montagne altrimenti diventano tutte corse per scalatori. Hanno già altre corse adatte a loro, come la Freccia Vallone che è bella dura. Per cui la Sanremo è giusto che resti sul percorso classico.
4. L'arrivo chiaramente. Che poi a quei tempi si arrivava in via Roma al centro di Sanremo. Il tratto dalla discesa all'arrivo l'ho fatto tutto d'un fiato. Me lo ricordo perfettamente quell'arrivo. Sono andato molto forte nella pianura e ho lasciato dietro tutti.

 

Giuseppe Saronni

1. Alla Sanremo è sempre molto difficile fare pronostici. Poi con questa storia del percorso modificato, prima più duro adatto agli scalatori poi ritornato più classico, quindi adatto ai velocisti, è ancora più difficile fare un pronostico tecnico. Il percorso è più per passisti veloci che per passisti scalatori. Se poi ci aggiungiamo il tempo che, ormai sembra confermato, sarà brutto, la corsa diventerà più selettiva, più spettacolare ma anche più pericolosa. Penso che Cavendish e Sagan saranno tra i favoriti.
2. Intanto devo dire qualcuno della mia squadra che sennò mi picchiano… (ride). Noi abbiamo Ulissi, Modolo e Pozzato che possono far bene. Di altri adesso non me ne vengono in mente. Comunque ci si augura sempre che un italiano possa far bene indipendentemente dalla squadra.
3. Io ho vinto la Sanremo l'anno in cui hanno inserito la Cipressa e quindi l'hanno resa più adatta a corridori con le mie caratteristiche. Poi c'è chi dice che va lasciata col percorso classico perché è la Sanremo. Io personalmente preferirei una Sanremo più dura, più selettiva, come sarebbe stata con la Pompeiana, che avrebbe reso la gara più spettacolare, più interessante. Anche se la Sanremo è la Sanremo, resta sempre una gara spettacolare e interessante.
4. L'immagine che mi è rimasta in mente, e che credo sia rimasta in mente a chi ha vissuto una simile esperienza, è l'arrivo in via Roma, al centro di Sanremo che lo rendeva molto più suggestivo di quello di oggi. Non vuole essere una critica... immagino che la scelta sia dovuta a questioni di traffico, di logistica. E l'altra cosa bella è che sono riuscito ad arrivare da solo in via Roma, oltretutto con la maglia di campione del mondo, dopo tre secondi posti negli anni precedenti.