Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Vuelta a Costa Rica WE 2014: Olds e Berlato, doppio Alé - Shelley vola, Elena risorge. Corsa a Zabelinskaya. Amy Pieters in Belgio

Versione stampabile

Le maglie della Vuelta a Costa Rica © crciclismo.com

Si scaldano i motori del ciclismo femminile. Se poche settimane fa in Qatar si era scherzato, da mercoledì a domenica, tra Vuelta a Costa Rica ed Omloop Het Nieuwsblad, sono scese in campo quasi tutte le principali ragazze che si daranno battaglia nella stagione. Da oltre Atlantico sono arrivati i primi squilli in casa Alé-Cipollini-Galassia, oltre alla vittoria numero uno dell'era Astana-BePink, mentre la semiclassica belga ha sancito il dominio, almeno fino ad ora, della Giant-Shimano.

Squadra che con Wild e Pieters aveva monopolizzato il Tour of Qatar e che in Belgio ha saputo tenere in fuga la Pieters, poi rivelatasi arma vincente (anche perché dietro Kirsten Wild era pronta ad affondare il colpo, centrando quella che sarebbe stata la quinta vittoria stagionale). Tempaccio in Belgio, partiamo dalla Costa Rica!

La gara a tappe, l'anno scorso vinta da Inga Cilvinaite, lituana oggi alla RusVelo, finisce ad un'altra atleta RusVelo. Olga Zabelinskaya, russa, figlia del campione olimpico a Mosca 1980 Sergei Sukhoruchenkov e vincitrice a sua volta di due bronzi ai Giochi di Londra (nella gara in linea e nella crono), ha portato a casa la maglia viola, ma non è stata l'unica a mettersi in mostra. Subito nella prima delle cinque tappe, la Guápiles-San Miguel de Sarapiquí, dopo un paio di traguardi volanti vinti dalla Alé-Cipollini Shelley Olds, abbiamo ritrovato un'atleta che si vedeva a stento, almeno ultimamente: la brasiliana Flavia Oliveira.

Ha staccato di quel poco che è bastato il resto del gruppo, prendendosi subito la maglia di leader. Alle sue spalle, vigili, Alena Amialiusik (Astana-BePink) ed Olga Zabelinskaya (RusVelo), staccate di 6" ed 8", rispettivamente. Shelley Olds chiudeva a oltre mezzo minuto ma tra le prime dieci si rivedeva Elena Berlato, reduce da due stagioni di grigiore alla Top Girls, forse ritrovata sotto la guida di Luisiana Pegoraro, alla Alé-Cipollini.

La seconda tappa, la cronometro individuale da San Gerardo Ticabán a San Rafael La Colonia (20.4 km in totale), sarebbe risultata già decisiva. Era infatti la russa Zabelinskaya che si aggiudicava la frazione, balzando in testa alla generale. Nessuna l'avrebbe più scalzata. La Zabelinskaya dava 1'16" alla seconda, la colombiana Serika Guluma, di norma in forza al Vaiano, qui con i colori della Nazionale. La Burchenkova - altra russa, altra RusVelo - era terza a 1'31", la Olds a 1'32", quindi Oliveira, Amialiusik, Jasinska, Guillén, ancora Berlato (a 2'35", 9a) e Zhaparova.

Con la corsa saldamente in mano a RusVelo, le altre squadre potevano godere di un pizzico di libertà in più. Chi ne approfittava nella terza frazione, solo 85.5 km da Orotina a Parrita, era Shelley Olds, che regalava a se stessa ed alla Alé-Cipollini-Galassia la prima vittoria stagionale. Nella volata la statunitense batteva quel peperino di Anna Stricker, ex giallofluo da quest'anno passata all'Astana-BePink di Walter Zini. La classe '94 altoatesina sfiorava la vittoria, mettendosi comunque alle spalle la messicana Yussely Mendivil e Barbara Guarischi, ottima 4a dopo aver lavorato per la Olds.

Se c'era una frazione in grado di mettere in crisi la Zabelinskaya, almeno sulla carta, era la Heredia-San Ramón-Grecia, la tappa regina. Era infatti una scalatrice (ma non solo scalatrice), Alena Amialiusik, a portarsi a casa la vittoria, con relativa esultanza, la prima del 2014, dello staff Astana-BePink. Purtroppo il gap della bielorussa dalle migliori era molto, e le stesse atlete già in forma non perdevano nulla. Sul traguardo di Grecia la Amialiusik precedeva Flavia Oliveira, Olga Zabelinskaya, in costante controllo, una meravigliosa Elena Berlato, 4a, ed Ana Fagua. Nello stesso gruppo Santesteban, Schweizer e Zorzi, mentre la Campionessa italiana Dalia Muccioli pagava 26", Tatiana Guderzo chiudeva a 1'11".

Si giungeva così all'ultima tappa, il circuito di San José, ed era nuovamente Shelley Olds a chiudere in bellezza. L'affiatamento con Barbara Guarischi era balzato agli occhi già al Tour of Qatar, quando le due erano spesso davanti insieme alle migliori. Non era giunta la vittoria, qui c'è addirittura una doppietta, con Olds che esulta, Guarischi che esulta a sua volta per la compagna ed Anna Stricker ottima terza. Olga Zabelinskaya controllava anche in questo caso, naturalmente, portandosi a casa la Vuelta e succedendo ad Inga Cilvinaite.

La classifica generale vede dietro alla Zabelinskaya la brasiliana Flavia Oliveira, a 1'32", mentre Alena Amialiusik, che torna con una vittoria, è terza a 2'04". A 2'58", ai piedi del podio, Serika Guluma, mentre a 3'11" Edith Guillén precede Elena Berlato, comunque ottima sesta e prima delle italiane. A 3'28" c'è un'altra russa, Elena Kuchinskaya, con Shelley Olds a 3'56" insieme a Doris Schweizer, mentre decima una bravissima Susanna Zorzi.

Nelle classifiche collaterali era proprio la Campionessa Europea a portare a casa la maglia di miglior giovane, precedendo di 23" Ana Fagua, con Dalia Muccioli terza. La miglior scalatrice della manifestazione era Alena Amialiusik, così come Shelley Olds risultava la prima tra le cacciatrici di traguardi volanti. Adesso si ritorna in El Salvador per una quaterna di corse che avrà inizio giovedì con il Grand Prix GSB e che comprenderà Grand Prix de Oriente, Grand Prix el Salvador e Vuelta a El Salvador.

Il podio dell'Omloop Het Nieuwsblad, con Amy Pieter tra Emma Johansson e Lizzie Armitstead © nieuwsblad.beBelgio: tenace Amy Pieters. Longo Borghini 27a
Se al calduccio del Centro America si fa la gamba, in Belgio non si scherza già più. Amy Pieters, classe '91, sembrava un fuoco di paglia dopo la vittoria di tappa in Qatar. Invece si porta a casa la semiclassica belga, succede a Tiffany Cromwell e batte in una volata a tre Emma Johansson e Lizzie Armitstead. Niente male...

La corsa, 126.7 km da percorrere ed otto muri da scalare, s'infiamma sul Côte de Trieu, dove è proprio la Armitstead ad attaccare. Sul Paterberg l'argento di Londra 2012, oggi in forza alla Boels-Dolmans, viene raggiunta da Christine Majerus, anche lei alla Boels, Emma Johansson (Orica-AIS) ed Amy Pieters. Quest'ultima lavora da leader, ben conscia che dietro c'è Kirsten Wild pronta a rinvenire sulla fuga e battere tutte in volata.

Conviene arrivare ed appena le quattro alzano il ritmo, sul settore in pavé di Paderstraat, la Majerus si stacca. Se la giocano, sotto la pioggia ed al freddo tipico del Belgio, Johansson, Armitstead e Pieters, con quest'ultima che ha la meglio. Emma Johansson inaugura la stagione dei grandi piazzamenti in una gara che ha vinto nel 2010 e nel 2011. Lizzie Armitstead, terza, ha acceso la miccia e fatto vedere che può correre una bella campagna del nord. Attendiamo fiduciosi.

Il gruppo chiude ad appena 6" dalle prime tre, regolato da Liesbeth De Vocht, con Kirsten Wild quinta. De Vuyst, la campionessa uscente Cromwell, Moolman, Van Vleuten e Majerus completano la top ten.

Prima delle italiane Elisa Longo Borghini, 27a a 3'53". L'ornavassese, che qui nel 2011, alla sua prima gara da Élite, tenne le ruote di Emma Johansson per poi chiudere al 5° posto, è caduta due volte. Nulla di grave, ma tanto basta a compromettere una gara.

C'è da considerare inoltre che, avendo saltato a piè pari il Tour of Qatar, e con i primi obiettivi che si possono collocare da fine mese in poi (dal Trofeo Binda di Cittiglio, diciamo), la Longo Borghini sta facendo la gamba: comprensibilissimo non vederla lottare con le migliori, nessuno le chiedeva questo. Non adesso. Francesca Cauz è invece 42a a 6'22", Fabiana Luperini 73a a 6'38", e via andare.

Il prossimo appuntamento con le corse del calendario belga già tra due giorni: mercoledì si corre infatti Le Samyn des Dames. L'anno scorso vinse Eleonora Van Dijk, sabato solo 13a, ma è ancora tanto, tanto presto per scannarsi.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano