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Giro d'Italia 2014: E il campesino lo avremo vicino - Roma Maxima, Tirreno e Giro per Nairo Quintana

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Nairo Quintana, qui in azione al Tour de San Luis, sarà al via del prossimo Giro d'Italia © movistarteam.com

Alla fine è una fumata bianca, un semaforo verde, un via libera. O semplicemente, un sì, come ad attestare che il soggetto in questione ha un talento speciale. Insomma, dopo un lungo tira e molla, Nairo Quintana sarà al Giro d'Italia.

E meno male, non tanto perché altrimenti ci saremmo annoiati, ma perché il colombiano ha già dato ampiamente prova di essere una delle realtà migliori, sia per i GT che per le corse in linea.

Che Nairo, dopo il secondo posto al Tour dell'anno scorso, avrebbe tentato la nuova sfida tinta di rosa, era un sospetto più che fondato. Non a caso, dopo aver assistito alla presentazione della corsa il 7 ottobre scorso, Quintana era andato in ricognizione: aveva pedalato sulle strade della cronometro Barbaresco-Barolo e della Agliè-Oropa. Un'arrivo in salita ed una prova contro il tempo.

Sì, perché Nairo è un colombiano leggermente atipico. Va forte in salita (e fin qui) ma se la cava egregiamente anche a crono. Oggi Eusebio Unzué, General Manager della Movistar, ha ufficializzato ciò che era nell'aria: Nairo non correrà nuovamente il Tour.

Perché avrebbe tanta, troppa pressione addosso, dopo il secondo posto del 2013. E perché alla sua età (ricordiamocelo, spegnerà 24 candeline tra pochi giorni, il 4 febbraio) è più stimolante cercare nuove sfide, come appunto prendere parte al primo Giro d'Italia da capitano unico.

Questa è la vera novità, almeno per ciò che riguarda Quintana nei GT, che sia alla Vuelta 2012, sia al Tour 2013 fu sì una pedina importantissima, ma sempre in funzione di Alejandro Valverde. Al Giro invece la Movistar sarà tutta per lui, gli avversari tutti contro.

Non a caso alla vigilia del Tour de San Luis dominato da Quintana (ha staccato tutti in salita, verso Cerro El Amago, preso la leadership nella crono di San Luis e controllato nell'ultimo arrivo in salita, quello del Mirador del Sol) Joaquim Rodríguez, che sul Giro punterà fortissimo, invitava il colombiano ad andare al Tour, saltando la corsa rosa.

Chiaro che lo teme, così come Richie Porte. L'australiano, salvo imprevisti, sarà il capitano della Sky in Italia: pensa in grande, il ragazzo che al Tour farà da angelo custode a Chris Froome. Fino al 2015 sarà legato al team britannico ma in seguito potrebbe ambire ad un ruolo da capitano anche al Tour, a patto di cambiare squadra. Al Giro farà le prove di leadership in un GT: Nairo Quintana (e gli altri) sulla sua strada non sono proprio gli avversari che ogni corridore vorrebbe avere.

E che cosa penserà di Quintana Ivan Basso, che vuole il terzo Giro della carriera? Lo possiamo immaginare... Senza dimenticare Michele Scarponi, al Giro sì da capitano, ma che sarà atteso da un Tour da correre al servizio di Vincenzo Nibali. Per l'Astana Fabio Aru potrebbe essere il vero jolly, nonostante la giovane età. È coetaneo di Quintana, Aru, ma ha meno esperienza del colombiano.

Nairo, al Giro - non sarà un caso se fa rima - potrà seriamente pensare in grande: cinque arrivi in salita (Oropa, Plan di Montecampione, Val Martello, con Gavia e Stelvio sulla strada, Rifugio Panarotta e Zoncolan), una crono non troppo da specialisti (Barolo, con gli ultimi 10 km vallonati) e la cronoscalata del Monte Grappa. Quanto basta al campesino per far sua la prima maglia rosa.

L'avvicinamento di Quintana al Giro è stato pure ufficializzato da Unzué quest'oggi: dopo la vittoria al Tour de San Luis passerà febbraio a casa, in Colombia, in attesa di diventare padre, a giorni. Sarà poi impegnato nella Vuelta a Murcia (1° marzo), nella Clásica de Almería (2 marzo), quindi arriverà per la prima volta in Italia (ma solo per quel che riguarda il 2014: Quintana da noi ha infatti già corso, arrivando a vincere al primo colpo il Giro dell'Emilia 2012).

Sarà al via della Roma Maxima (l'ex Giro del Lazio, resuscitata nel 2013 e che si correrà il 9 marzo) per poi testarsi ancora alla Tirreno-Adriatico (in programma dal 12 al 18 marzo). Ultimi appuntamenti prima della corsa rosa saranno la Volta Ciclista a Catalunya (24-30 marzo) e la Vuelta Asturias Julio Álvarez Mendo (4 maggio). Di lì a cinque giorni Quintana sarà a Belfast per la Grande partenza del Giro.

Non solo di Quintana si parla in casa Movistar, e ci mancherebbe. Oltre alla roadmap del colombiano è stata stilata anche quella di Alejandro Valverde, focalizzato su un podio al Tour de France perso nel 2013 per colpa dei ventagli nella tappa di Saint-Amand-Montrond. Il murciano inizierà a correre dalla prossima settimana al Dubai Tour (5-8 febbraio), prima corsa della Movistar in Medio Oriente. Quindi la Challenge Mallorca, subito a ridosso (9-12 febbraio), Vuelta a Andalucía (19-23 febbraio), Vuelta Ciclista a Murcia (1° marzo) con Quintana, con il quale correrà anche la Clásica de Almería (2 marzo) e la Roma Maxima (9 marzo).

In Italia Valverde prenderà parte anche alla Strade Bianche (8 marzo) ed alla Milano-Sanremo (23 marzo). Dwars door Vlaanderen (26 marzo) ed E3 Prijs Harelbeke (28 marzo) saranno le nuove sfide al nord per il murciano, impegnato successivamente nel Gran Premio Miguel Indurain (5 aprile), Vuelta Ciclista al País Vasco (7-12 aprile) e Klasika Primavera de Amorebieta (13 aprile). Il trittico delle Ardenne formato da Amstel Gold Race (20 aprile), Freccia Vallone (23 aprile) e Liegi-Bastogne-Liegi (27 aprile) chiuderanno la prima parte di stagione.

Dopo un periodo di stacco Valverde sceglierà tra Delfinato e Tour de Suisse il miglior avvicinamento per il Tour de France che prenderà il via da Leeds il 5 luglio. Dopo questi due calendari esigenti ed importanti, tanto Valverde quanto Quintana avranno tutto il tempo per recuperare le forze e presentarsi entrambi a Jerez de la Frontera il 23 agosto, per prendere parte alla Vuelta a España.

Quintana è già proiettato in quella che sarà una stagione per crescere, per affermarsi in un altro GT, il Giro d'Italia, prendendo confidenza con un paio di classiche nostrane (purtroppo le non molte che ci restano), la Roma Maxima e la Tirreno-Adriatico.

Un colombiano giovane che dalla pedalata, potente ed "antica", dal viso e dalle emozioni che regala, sembra un vecchio. Un vecchio saggio, che sa come far divertire gli appassionati e ci mette l'anima per riuscire. Nairo, l'Italia ti aspetta. Con buona pace dei Michele Scarponi, Fabio Aru, Ivan Basso, Richie Porte, Purito Rodríguez, che dietro a Quintana ci dovranno correre. Non sarà semplice.

Francesco Sulas

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