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Tour de San Luis 2014: Malori e Quintana, è tempo di Movistar - Adriano su Phinney nella crono, Nairo nuovo leader | Cicloweb

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Tour de San Luis 2014: Malori e Quintana, è tempo di Movistar - Adriano su Phinney nella crono, Nairo nuovo leader

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Adriano Malori impegnato nella cronometro © Bettiniphoto

I 26 anni che compirà tra pochissimi giorni e le quattro stagioni da professionista già alle spalle fanno del 2014 un anno cruciale per la maturazione di Adriano Malori: dopo aver sempre vestito la maglia della Lampre, il cronoman parmense ha scelto di lasciare l'Italia e di passare alla spagnola Movistar per continuare a progredire in quella che è la sua specialità preferita. In più quest'anno Malori è chiamato a ricoprire il ruolo di leader assoluto della nostra nazionale per quanto riguarda le prove a cronometro: il ritiro di Pinotti gli ha messo quindi un po' più di pressione addosso.

Come inizio, però, non c'è male per Adriano Malori che oggi ha vinto la cronometro del Tour de San Luis su un percorso di 19.2 km con una prima parte tutta in leggera salita, poi una svolta a 180° e quindi un ritorno con la strada che scendeva dolcemente. Diciamolo subito, in Argentina non sono in gara né Tony Martin, né Fabian Cancellara, né Bradley Wiggins, ma quella di Malori resta comunque una prestazione notevole: lo è per la media che è stata di poco inferiore ai 52 km/h nonostante la giornata molto ventosa, lo è anche perché il secondo classificato è Taylor Phinney che all'ultimo Campionato del Mondo arrivò 5°, tre posizioni davanti ad Adriano.

Come spesso abbiamo ripetuto nei giorni scorsi, da queste corse di inizio stagione non si possono trarre grosse indicazioni su quello che poi sarà l'andamento generale durante l'anno: una cronometro, però, è utile a molti corridori per capire quale sia lo stato di forma e da quale base si inizia a costruire il 2014. Quella di Malori è quindi una prestazione molto incoraggiante: per il parmense è la quinta prova contro il tempo vinta da professionista, per la Movistar invece è la seconda vittoria stagionale dopo quella di ieri di Quintana. Aggiungiamo anche un piccolo dato statistico tanto curioso quanto insignificante: a questo punto l'Italia si trova con il 100% di vittorie nelle cronometro internazionali visto che in quella della Vuelta al Táchira vinse Andrea Dal Col.

Per la Movistar è stata giornata di festeggiamenti doppi perché, oltre alla vittoria di Malori, è arrivata la conquista della maglia di leader con Nairo Quintana: i lavori fatti quest'inverno sull'aerodinamica stanno già danto i loro frutti. Dopo lo show di ieri il colombiano è riuscito a sfoderare un'altra bella prova per quelle che sono le sue caratteristiche: Quintana, infatti, ha terminato la cronometro al 16° posto a 1'18" dal suo compagno di squadra. L'americano Phillip Gaimon invece ha fermato il cronometro in 23'59" che significa 30" persi nel confronto diretto con Nairo: l'esiguo vantaggio che aveva Gaimon in classifica (appena 4") è quindi svanito ed in vista dell'arrivo in salita di domani possiamo dire che, salvo incidenti o sorprese clamorose, Quintana ha praticamente ipotecato il successo finale di questa 8a edizione del Tour de San Luis.

Alle spalle di Malori, come detto, s'è piazzato Taylor Phinney (BMC) che è stato battuto per appena 3" e che recrimina per la scelta di un rapporto troppo agile per il tratto finale in leggera discesa e forse anche per qualche piccolo problema di salute accusato nei giorni scorsi. I due erano ovviamente i grandi favoriti della tappa di oggi e hanno saputo rispettare i pronostici anche per quando riguarda i distacchi rifilati a tutti gli altri: l'argentino Jorge Giacinti è arrivato 3° a 29", quattro posto a 48" per il 23enne statunitense Lawrence Warbasse che con la sesta posizione di Manuel Quinziato ha completo un'ottima prova di squadra da parte degli uomini della BMC. Tom Boonen, oggi settimo, continua a lanciare segnali interessanti e oggi s'è fatto notare per la prima volta anche Peter Sagan che ha chiuso 10° a 1'05" da Malori.

Se nei giorni scorsi in salita aveva preferito fare le cose con tranquillità, quello di oggi era un test importante per Vincenzo Nibali: il leader dell'Astana è arrivato 14° a 1'14" e forse da lui ci si aspettava qualcosina di più visto che l'anno scorso, su questo stesso tracciato, arrivò 4° a soli 14" dal vincitore Tuft. Molti dei corridori da grandi corse a tappe sono arrivati molto vicini al messinese: Scarponi ha fatto 6" meglio, Van den Broeck è arrivato anche lui davanti di 4" mentre ha perso appena 4" nei confronti del vincitore dell'ultimo Giro d'Italia; poco più indietro anche Domenico Pozzovivo (21°), ora 12° in classifica a 3'56": primo italiano ed anche primo europeo (l'unico europeo a vincere un Tour de San Luis è stato Vincenzo Nibali nel 2010). Moreno Moser è 19°, Damiano Caruso 22°, Oscar Gatto 28°. Tra i big, non benissimo Joaquim Rodríguez, che paga 2'11" ed in classifica è a quasi mezz'ora da Quintana.

Domani in programma c'è la sesta e penultima tappa che terminerà in salita al Mirador del Sol, un traguardo classico per il Tour de San Luis: Quintana con 26" su Gaimon sembra tranquillo mentre sarà molto accesa la lotta per il podio con gli argentini Sergio Godoy ed Enzo Josué Moyano che sono rispettivamente a 2'01" e 2'17"; nelle prime 10 posizioni della classifica abbiamo quattro colombiani, tre argentini, due statunitensi e Marc De Maar, olandese che corre sotto la bandiera di Curaçao.

Sebastiano Cipriani

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