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Wild card 2014: Bardiani, quattro inviti su quattro! E Scinto va al Giro - Corsa rosa: ci saranno anche Androni e Colombia | Cicloweb

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Wild card 2014: Bardiani, quattro inviti su quattro! E Scinto va al Giro - Corsa rosa: ci saranno anche Androni e Colombia

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Mauro Vegni, direttore tecnico del Giro d'Italia © Rowery.orgÈ arrivata, la tanto sospirata decisione di RCS Sport. Sono state ufficializzate le Wild card, le squadre che saranno invitate alle corse di punta RCS: Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Il Lombardia ma soprattutto il Giro d'Italia.

È proprio sulla corsa rosa che si focalizzava la maggior attesa ed attenzione. È sulla gara di tre settimane che prenderà il via il 9 maggio da Belfast per concludersi il 1° giugno a Trieste che erano riposte le speranze di ds, team manager, semplici tifosi, e via dicendo. Non solo italiani, ma di tutto il mondo. Se infatti nello Stivale c'era qualche mezza certezza, l'Africa spingeva per avere la MTN Qhubeka al via irlandese, mentre la Colombia promuoveva l'omonima squadra diretta da Claudio Corti.

Alla fine Mauro Vegni ed il suo staff, per quanto riguarda l'estero, hanno preferito puntare sull'usato (pur per un solo anno) sicuro, la Colombia. Al via da Belfast, oltre alle 18 squadre World Tour, ci saranno così Androni Giocattoli-Venezuela, Bardiani-CSF Inox, Colombia e Neri Sottoli-Yellow Fluo.

Partiamo dall'Androni-Venezuela. Era certa dell'invito dal settembre scorso, essendo giunta al secondo posto nella Coppa Italia 2013 (il vincitore prende parte di diritto al Giro successivo. Avendo vinto la Lampre-Merida, squadra World Tour, il diritto alla partecipazione è passato alla seconda, l'Androni appunto). Farà una corsa d'attacco, come da consuetudine. Ha uomini esperti che potrebbero curare fino ad un certo punto la classifica (pensiamo a Franco Pellizotti), altri che saranno in grado di farsi valere nelle singole tappe (dai nuovi innesti Hoogerland, Bandiera e Van Hummel all'interessantissimo Rosa, Sella, i giovani Zilioli, Testi, Taliani, Zordan...). Insomma, Gianni Savio ed i suoi ragazzi non staranno di certo a guardare nemmeno quest'anno.

Un'altra squadra che non è rimasta con le mani in mano è la Bardiani-CSF Inox. Con una bella quaterna si aggiudica la partecipazione a Giro, Tirreno, Sanremo e Lombardia, l'unica a fare filotto. Un progetto semplice, impostato sui giovani italiani, una squadra che, come quella di Savio, si fa vedere non poco nelle singole tappe. Enrico Battaglin nella corsa rosa 2013 ha vinto a Serra San Bruno, rischiando di ripetersi a Pescara (si ritirò successivamente, verso Bardonecchia). Stefano Pirazzi è la maglia blu uscente, casacca che contraddistingue il miglior scalatore della prova. E poi ci sono i vari Edoardo Zardini, Stefano Locatelli, Sonny Colbrelli, Manuel Bongiorno (lo scalatore di Fucecchio con le radici ben piantate in Calabria è alla seconda stagione da pro' e promette di fare fuoco e fiamme in montagna). Tutti ragazzi che rappresentano il futuro dell'Italia ciclistica e che è giusto perciò invitare ed esporre in una vetrina tanto prestigiosa come il Giro. Le Wild Card di Tirreno, Sanremo e Lombardia, indipendentemente dai risultati che giungeranno, non fanno che accrescere il buon umore del team diretto da Roberto Reverberi e con Mirko Rossato in ammiraglia. Senza dubbio la strada intrapresa (da diversi decenni) è quella giusta.

Parlando di Bardiani e di Pirazzi in maglia azzurra non si può non pensare a Robinson Eduardo Chalapud, colombiano che nella tappa di Firenze del Giro 2013 duellò col ragazzo di Fiuggi improvvisando divertenti (per gli spettatori, s'intende) surplace ad ogni Gpm. Milita nella Colombia, squadra che rappresenta una Nazione intera e che già nel 2013 era stata invitata al Giro d'Italia (così come a Il Lombardia) da RCS. Che poi il discorso dell'intera Nazione vale fino ad un certo punto, visto che il team è metà colombiano e metà italiano: Claudio Corti è il General Manager, Valerio Tebaldi ed Oscar Pellicioli due dei principali direttori sportivi, il resto dello staff, tra medici, meccanici, massaggiatori, è quasi tutto italiano. Discorso nazionalistico che vale ancora meno se, come pare, al via di Belfast si schiererà quel Nairo Quintana che ha fatto letteralmente impazzire i connazionali al Tour de France. Quintana rischia perciò di oscurare i giovanotti della Colombia. Questa squadra nel 2013 non ha fatto grandi cose al Giro, chiudendo con il 18° posto di Darwin Atapuma (nel frattempo accasatosi alla BMC). Potrebbe puntare su Fabio Duarte, che nel 2013 fu 28° a 47'37" da Vincenzo Nibali, ma più che alla generale, da guardare fino a un certo punto, il loro obiettivo dovrebbero essere le singole tappe. Con uno come Duarte, appunto, a cui unire quel Miguel Ángel Rubiano attaccante nato, oppure il sopra citato Chalapud, un vero combattente, qualche bel piazzamento parziale dovrà per forza venir fuori.

L'ultima Wild card era contesa tra i sudafricani della MTN Qhubeka, gli elvetici della IAM Cycling, i tedeschi della NetApp-Endura, gli statunitensi della Unitedhealthcare, gli spagnoli della Caja Rural-Seguros RGA, i belgi della Wanty-Groupe Gobert e la Neri Sottoli-Yellow Fluo di Luca Scinto ed Angelo Citracca. Scelta difficile, da parte di RCS Sport. Escludere la Yellow Fluo era un'ipotesi che ci stava, visto il Giro 2013 in cui la squadra di Scinto e Citracca gareggiò con due corridori poi risultati positivi (Mauro Santambrogio e Danilo Di Luca). Al contempo, escluderla a priori avrebbe significato tarpare le ali a chi, caduto, cerca di risollevarsi. E deludere una marea di tifosi, in ultimo (ma non meno importante). Il sogno africano della MTN poteva e potrà essere un ottimo lancio dal punto di vista del marketing, così come il Giro avrebbe potuto benissimo trarre beneficio dall'invito, ad esempio, della IAM Cycling, formazione principalmente svizzera e, potenzialmente, con Sylvain Chavanel al via da Belfast (ma nella realtà sarebbe stato così, vista la reale possibilità che gli elvetici vengano invitati al Tour, portando ovviamente Chavanel?). Caja Rural, UnitedhealthCare e Wanty non hanno convinto del tutto i vertici RCS Sport e così si è deciso di restare entro i confini italici. Perché in fondo il Giro è un prodotto italiano, da portare all'estero sì, ma senza esagerare.

Non erano in molti a scommettere sull'invito della Neri Sottoli-Yellow Fluo, eppure... Scinto si presenterà a Belfast con una formazione adatta a movimentare la corsa nelle tappe, senza guardare la generale (da curare con chi, poi? Rabottini? Monsalve? Altri nuovi acquisti?). Le classifiche collaterali, come quella dei Gpm, già vinta da Rabottini nel 2012, sono invece alla portata, mentre un Simone Ponzi in condizione, insieme ai vari Finetto, Colli, Dal Col, Andriato, Pozzo e via dicendo, potrebbe anche cogliere una vittoria di tappa.

«È un momento difficile - spiega il direttore tecnico della corsa rosa, Mauro Vegni - e il nostro ruolo è anche 'politico', cerchiamo di valorizzare il ciclismo italiano perché crediamo profondamente alle sue possibilità di sviluppo. Sarà un Giro con giovani di straordinario valore, che avrà respiro internazionale grazie anche alla partenza dall'isola d'Irlanda». Sull'invito alla Neri Sottoli-Yellow Fluo: «È una squadra che ha sponsor italiani che credono in certi valori. Guardiamo al futuro, alle strategie, non al passato».

Sarà alla fine un Giro (mai così d'Italia, ha ironizzato qualcuno, riferendosi alla distribuzione degli inviti) con quattro squadre storicamente battagliere; non possono essere felici tutte le otto formazioni che erano candidate a prendere parte alla corsa rosa ma questo fa parte del gioco. Ripassare tra dodici mesi per un'altra opportunità.

Per quanto riguarda le altre corse RCS, la Tirreno-Adriatico, prevista dal 12 al 18 marzo, vedrà al via 22 squadre da 8 corridori. Invitate Bardiani-CSF Inox, MTN Qhubeka, IAM Cycling e NetApp-Endura.

La Milano-Sanremo si correrà il 23 marzo: 25 squadre da 8 corridori al via. Oltre alle 18 World Tour, sette invitate: Androni Giocattoli-Venezuela, Bardiani-CF Inox, IAM Cycling, MTN Qhubeka, NetApp-Endura, Unitedhealthcare e Neri Sottoli-Yellow Fluo.

Il Lombardia, infine, in programma il 5 ottobre, vedrà 25 squadre da 8 corridori al via. Anche qui, saranno 7 le Wild card, con l'Androni Giocattoli-Venezuela, la solita Bardiani-CSF Inox, una vera pigliatutto, a cui si uniranno Caja Rural-Seguros RGA, Team Colombia, IAM Cycling, NetApp-Endura e Neri Sottoli-Yellow Fluo.

Unica a rimanere completamente a bocca asciutta è la Wanty-Groupe Gobert. Onestamente non è una squadra da sogno, pur con il freschissimo innesto di Danilo Napolitano (e Mirko Selvaggi già è nella rosa). Mancano nomi di spicco, anche se la formazione ha già ottenuto due vittorie stagionali. Dov'è il trucco? Realizzare certe prestazioni alla Tropicale Amissa Bongo non fa molto curriculum.

Il dettaglio degli inviti è il seguente:

Giro d'Italia
Androni, Bardiani, Colombia, Yellow Fluo

Tirreno-Adriatico
Bardiani, MTN, IAM, NetApp-Endura

Milano-Sanremo
Androni, Bardiani, IAM, MTN, NetApp, Unitedhealthcare, Yellow Fluo

Il Lombardia
Androni, Bardiani, Caja Rural, Colombia, IAM, NetApp, Yellow Fluo

Il numero di wild card per ciascuna delle 9 squadre beneficiate:

4 Bardiani-CSF Inox
3 Androni, IAM Cycling, NetApp-Endura, Neri Sottoli-Yellow Fluo
2 Colombia, MTN Qhubeka
1 Unitedhealthcare, Caja Rural-Seguros RGA

Francesco Sulas

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