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Ciclomercato 2014: Anche Sánchez tra i saldi di inizio stagione - L'asturiano, Horner e tanti altri sono ancora a piedi

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Samuel Sánchez autografa la maglia Euskaltel. A quando la firma di un contratto? © ibanmayoblog.blogspot.com

Adesso lo si può dire veramente. Con i campionati australiani è iniziata ufficialmente la stagione 2014 del ciclismo su strada, ma nonostante ciò ancora sembra non essere finito del tutto il ciclomercato. Tolto chi già getta lo sguardo al 2015 (e stiamo parlando di Fernando Alonso), la maggior parte delle voci e delle indiscrezioni che circolano in questi primi giorni dell'anno nuovo riguardano due corridori che nel 2013 hanno dimostrato di poter dare ancora molto alle loro squadre anche se magari con obiettivi diversi, Samuel Sánchez e Chris Horner.

L'asturiano ex Euskaltel a febbraio compirà 36 anni e nonostante un calo fisiologico il suo rendimento dell'anno passato è stato piuttosto costante: 5° nella dura tappa di Porto Sant'Elpidio, protagonista al Giro con tre top 5 di tappa e il 12° posto finale, vincitore di tappa al Delfinato e 8° sia a Burgos che alla Vuelta. Probabilmente il Sánchez che lottava per il podio sia nei grandi giri che nelle classiche monumento sarà difficile da rivedere ma resta comunque un corridore che può fare molto comodo a tante squadre. Attenzione, senza più la pressione di dover fare risultato ad ogni costo che gli era data dal ruolo di leader all'Euskaltel potremmo anche vedere un corridori molto diverso da quello degli ultimi anni.

Di recente i nomi di Samuel Sánchez e della Tinkoff-Bank sono stati accostati spesso: ci sono stati messaggi di apertura da parte di Alberto Contador, smentite e contro smentite ma è indubbio che nella squadra di Oleg Tinkov ci sarebbero sia lo spazio libero, sia la disponibilità finanziaria per l'ingaggio di un ex campione olimpico. Dopo la positività al clenbuterolo di Michael Rogers nella squadra russo-danese potrebbe essersi liberato un posto come gregario di lusso per le corse più importante (Tour de France in primis) e come capitano o vicecapitano per le classiche e le brevi corse a tappe.

A fine dicembre Sánchez è riuscito finalmente ad ottenere la rescissione del suo contratto con l'Euskaltel che era valido ancora fino al 2015, quindi ora non c'è più nulla che gli impedisca un accordo rapido con un altro team: lui stesso è molto determinato a continuare per poi chiudere la sua carriera agonistica nel progetto del suo corregionale ed amico Fernando Alonso. Un'alternativa alla Tinkoff di cui si è sentito parlare per Sánchez è la Colombia di Claudio Corti: l'ambiziosa formazione sudamericana potrebbe sfruttare l'ingaggio dello spagnolo per ottenere qualche Wild Card di prestigio (per la Vuelta in particolare) e completerebbe la rosa con un uomo di esperienza che può essere utile ai giovani colombiani alle prime uscite in Europa; quando ha rescisso il contratto di Camacho la Colombia ha promesso l'ingaggio di un corridore di spessore, che sia proprio Sánchez?

Per quanto riguarda l'americano Christopher Horner invece la situazione è un po' diversa: vincitore della Vuelta a 42 anni, Horner è stato proposto praticamente a tutte le squadre dal proprio agente ma, più che l'età ed i tanti sospetti piovutigli addosso durante l'impresa spagnola, a fermare molti team manager è stata la richiesta economica: 750 mila euro per un anno. È vero che per un vincitore di un grande giro non si tratta di una cifra eccessiva, ma ad ottobre non è facile trovare squadre con ancora così tanto spazio libero nel budget e mese dopo mese la situazione è diventata sempre più critica. Per un momento s'era parlato anche della Yellow Fluo ma la richiesta di Horner era stata giudicata troppo alta: se con l'inizio della stagione questa dovesse scendere, allora qualche altre squadra potrebbe cambiare idea e rifarsi sotto.

L'ultima squadra a cui è stato legato il nome di Chris Horner è stata la danese Christina Watches, la Continental di Michael Rasmussen che non può offrirgli la partecipazione ad una corsa a tappe di tre settimane ma solo il Giro di Danimarca. Il presidente del team Claus Hembo ha confermato la trattativa aggiungendo di dover trovare ancora circa 250 mila euro per formalizzare l'accordo: vedremo se l'interesse è concreto o se si è trattato solo di dichiarazione per dare un po' di visibilità ad un team che dai risultati non ne ha avuta poi molta. 

Oltre a Sánchez e Horner, però, ci sono tanti altri corridori ancora liberi e che non potendo contare sullo stesso palmarès dei due citati avranno ancora più difficoltà a trovare spazio. In Italia tra Cannondale, Lampre e Yellow Fluo si sono ritrovati a piedi in tanti: se poi ci aggiungiamo quelli delle altre Professional e delle formazioni minori il conto aumenta notevolmente. Oggi alla lista s'è aggiunto anche Mattia Gavazzi che un contratto l'aveva con l'Androni ma che ha scelto la rescissione consensuale per motivi personali e tecnici: l'anno scorso vinse 4 corse. Sperando che non si tratti di una ricaduta del problema che lo tenne lontano dal gruppo per più di due anni e mezzo, in quei motivi tecnici ci si potrebbe leggere la voglia di cercare una squadra che gli possa garantire la partecipazione al Giro d'Italia, diventata difficile all'Androni con gli arrivi di Belletti e Van Hummel.

All'estero c'è il polacco Marczynski, ex Vacansoleil, che era annunciato ad un passo dalla Continental del suo paese, Active Jet, ma da novembre non ci sono più state notizie certe. Per un altro ex Vacansoleil, lo sloveno Grega Bole, sembra sempre più vicina l'opzione del ritiro mentre in Belgio c'è Francis De Greef, cinque volte tra il 19° e il 23° posto al Giro, che in extremis potrebbe trovare un accordo con la Wanty-Groupe Gobert. Infine c'è chi, come il francese Julien El Fares, al momento non è caccia di una squadra ma di uno sponsor al fine di autofinanziarsi una stagione in un team di alto livello: la pratica è diffusa e non è un'esclusiva del ciclismo italiano; nella situazione di El Fares ci sono sicuramente tanti altri ragazzi vogliosi di restare ancora tra i professionisti.

Sebastiano Cipriani

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