Il Portale del Ciclismo professionistico

.

UCI World Tour 2013: Purito, la costanza più che le vittorie - A JRO la classifica finale. Movistar su Sky tra le squadre

Versione stampabile

Dopo la vittoria al Lombardia Purito Rodríguez si assicura per la terza volta la classifica finale del World Tour © Bettiniphoto

Dalla rivoluzione del mondo del ciclismo professionistico che ha portato alla nascita del Pro Tour nel 2005 e alla sua evoluzione in World Tour nel 2009, la principale classifica mondiale dell'UCI non è mai stata particolarmente sentita e non è detto che in futuro non si cambi ancora, viste le proposte per una nuova ristrutturazione dei calendari e delle categorie dei team. Al momento però la classifica c'è e per chi riesce a chiudere l'anno in testa è pur sempre un motivo di vanto.

In questo 2013 la vittoria del World Ranking è andata ancora una volta a Joaquim Rodríguez: il catalano della Katusha s'era imposto anche nel 2010 e nel 2012 ed ora è il plurivincitore assoluto con tre successi, uno in più del connazionale e rivale Alejandro Valverde fermo a quota due dal 2008. Anche quest'anno Purito ha fatto la differenza con la sua regolarità nel corso di tutta la stagione: lo spagnolo ha chiuso alla grande vincendo il Lombardia ma ha sempre portato a casa punti pesanti arrivando 5° alla Tirreno, 2° al Catalogna, 6° alla Freccia Vallone, 2° alla Liegi, 3° al Tour e 4° alla Vuelta. Nonostante piccoli aggiustamenti nel corso degli anni la classifica ha sempre premiato poco le vittorie favorendo invece proprio i corridori più continui.

Quest'anno poi s'è compreso in maniera molto chiara il motivo per cui il World Ranking avrebbe bisogno di sistemare alcuni dettagli per iniziare ad avere un po' più di considerazione: prima dell'ultima gara del calendario mondiale i corridori ancora in lizza per il successo erano ben tre ma nessuno s'è presentato al via. Dopo il sorpasso di Rodríguez a Chris Froome proprio al Lombardia, la situazione di classifica poteva creare un finale molto appassionante al Tour of Beijing tra i due protagonisti già citati e Alejandro Valverde che ancora non era tagliato fuori dalla matematica: tre grandi interpreti delle corse a tappe a sfidarsi proprio sul loro terreno, non si sarebbe potuto chiedere di meglio.

Il Tour of Beijing, purtroppo, non è una corsa in cui la partecipazione si può improvvisare da un minuto all'altro e non perché richieda un livello di preparazione fisica particolare: il problema sono soprattutto le tempistiche burocratiche per ottenere i visti per l'ingresso in Cina, la trasferta va quindi pianificata con un certo anticipo ma difficilmente si può immaginare se questa sarà utile per la classifica o meno. Con un gran finale europeo invece non si sarebbero avuti problemi sotto questo aspetto.

Alla fine quindi Joaquim Rodríguez ha chiuso con 607 punti, 20 in più di Chris Froome e 67 in più di Alejandro Valverde. Il primo degli italiani è stato Vincenzo Nibali che ha chiuso al quinto posto (dietro anche a Sagan) con 474 punti. In totali i corridori ad avere fatto almeno un punto in classifica sono stati 228 e di questi 36 sono italiani: oltre a Nibali sono entrati nelle prime 50 posizioni del ranking anche Michele Scarponi (16°), Domenico Pozzivivo (34°), Enrico Gasparotto (45°) e Filippo Pozzato (47°).

Nella classifica riservata alle nazioni non c'è stata storia e per la settima volta in nove edizioni è stata la Spagna a trionfare: con quattro corridori nei primi 15 del ranking individuale la Spagna ha chiuso con un vantaggio di ben 808 punti sull'Italia, ancora una volta seconda, e di 879 sulla grande Colombia, esplosa quest'anno con gli ottimi risultati di Quintana, Betancur, Henao e Urán. Il Belgio, dopo essere rimasto fuori dalla top 10 ad agosto (perdendo così uomini per il Mondiale), ha rimontato fino alla sesta posizione. Buono anche il 10° posto dell'Irlanda ed in totale sono state 35 le nazioni che hanno piazzato almeno un uomo a punti, un dato perfettamente in linea con quanto accaduto negli anni scorsi (35 anche nel 2011 e 2012, 34 nel 2009 e 2010).

La sorpresa più grande della classifica World Tour 2013 arriva dalle squadre: proprio all'ultima gara, il Tour of Beijing, la Sky è stata superata dopo essere stata in vetta fin dalla Parigi-Nizza e aver avuto un vantaggio sulle inseguitrici che ha superato anche i 300 punti. Tutto sembrava quindi mettersi nel verso giusto per il secondo successo di fila della formazione britannica che però non aveva fatto i conti con la Movistar: presente per tutto l'anno, la formazione di Eusebio Unzué, che aveva già vinto con la Caisse d'Epargne nel 2008, ha iniziato una grande rimonta dopo il Tour de France ed in Cina ha messo la freccia grazie al successo di Intxausti ed al quarto posto di Rui Costa.

Anche in questo caso, come anche per il duello Rodríguez-Froome, il conto delle vittorie avrebbe premiato le maglie neroazzurre, ma il regolamento è questo e la Movistar ha chiuso con 1610 punti, 49 in più della Sky che nel 2012 aveva totalizzato quasi 200 punti in più: le difficoltà di Bradley Wiggins hanno avuto il loro peso nonostante la crescita di Richie Porte (il tasmaniano dal Tour in poi s'è visto pochino). A completare il podio troviamo la Katusha di Purito Rodríguez con 1340 punti: le squadre ai primi tre posti sono quelle dei primi tre della classifica individuale.

Grande equilibrio nelle posizioni a ridosso del podio mentre per trovare le squadre italiane dobbiamo scendere più in basso: la Cannondale ha terminato il 2013 al 9° posto con 750 punti, più giù la Lampre-Merida, 14a con 543 punti. Al 19° ed ultimo posto invece s'è piazzata la Vacansoleil che è riuscita a mettere assieme appena 125 punti: per la squadra olandese l'unica vittoria World Tour dell'anno è stata una tappa del Giro di Catalogna e l'avere il corridore più giovane ad essere entrato in classifica, Danny van Poppel, è solo una magrissima consolazione.

Sebastiano Cipriani

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano