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Tour of Beijing 2013: Stavolta Bouhanni non sbaglia niente - Decima stagionale. Volatona di Roberto Ferrari, solo 2°

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Nacer Bouhanni vince la volata nella seconda tappa del Tour of Beijing © skysports.com

In una volata sono tanti i fattori che possono condizionare il risultato di un corridore ed anche quello che è palesemente il più forte o il più in forma è costretto ad accontentarsi di un piazzamento se sceglie male i tempi: ieri Nacer Bouhanni aveva fatto una rimonta strepitosa allo sprint ma non era riuscito ad andare oltre all'8° posto (a pochi centimetri dal 6°) visto che i suoi compagni della FDJ avevano preso la testa del gruppo troppo presto e avevano lasciato solo il loro velocista nelle fasi più calde della gara.

La fortuna dei velocisti è che quando un giorno va male, spesso in quello successivo c'è subito un'altra occasione per riscattarsi e approfittare dell'esperienza per non commettere gli stessi errori: questo ha fatto la FDJ e oggi Nacer Bouhanni ha potuto esultare per la decima volta in questo 2013.

Sul traguardo di Yanqing abbiamo assistito ad uno sprint senza discussioni: Bouhanni è partito davanti e ha tenuto sempre la testa senza che nessuno riuscisse anche solo ad uscirgli dalla scia. La FDJ intanto si gode i suoi gioiellini e le 32 vittorie stagionali: oltre alle 10 di Bouhanni ci sono anche le 9 di Démare e siamo certi che molte squadre vorrebbero avere il problema di dover gestire la convivenza tra due corridori come questi.

La tappa di oggi era la più lunga di questo Tour of Beijing con i suoi 201.5 km e nel percorso c'erano anche quattro gran premi della montagna, ma le pendenze non eccessive e i 50 km di pianura finali non facevano paura ai velocisti. La fuga del giorno è partita quasi subito: dopo 10 km Maxime Bouet, Olivier Kaisen, Massimo Graziato, Thomas De Gent e Chad Beyer avevano già 2' di vantaggio sul gruppo e il gap è arrivato anche a toccare i 5' poco più avanti.

A gestire le operazioni dell'inseguimento dietro ci ha pensato la BMC che aveva Hushovd con la maglia rossa di leader della corsa: con tutta la formazione schierata il testa al plotone per i fuggitivi non c'era alcuna speranza di arrivare al traguardo a giocarsi il successo. Sulla quarta ed ultima salita di giornata sono rimasti in testa alla corsa solamente Bouet e Kaisen ma dopo il terzo ed ultimo traguardo volante anche il francese ha deciso di rialzarsi visto che i 9" di abbuono totali conquistati gli garantivano un buon piazzamento nella classifica generale.

Kaisen s'è trovato così in testa da solo a più di 30 km dall'arrivo e con il gruppo alle spalle staccato di appena un minuto e mezzo: il belga della Lotto ha comunque insistito e tenuto duro ma poco dopo il cartello dei 10 km alla conclusione anche lui ha dovuto alzare bandiera bianca.

I lunghi rettilinei e le strade larghe hanno fatto sì che nel finale in gruppo le carte si rimescolassero di continuo ed in alcuni frangenti abbiamo addirittura vista una bella tra più treni uno affiancato all'altro per tenere davanti i velocisti. Dopo il grande lavoro iniziale della BMC è stata la Omega Pharma a mettersi davanti in blocco, poi ci ha provato anche l'Orica-GreenEDGE e si sono viste maglie di Lampre, Cannondale, Argos, Garmin e Vacansoleil.

L'unica rimasta sempre nascosta è stata la FDJ che per la prima volta è spuntata fuori a 500 metri dal traguardo: Dominique Rollin ha pilotato fuori dal gruppo Bouhanni in maniera perfetta e l'ha lanciato verso la vittoria. A quel Bouhanni è restato solo dal concludere il tutto con una grande volata e la vittoria ha quindi tardato un solo giorno.

Bravissimo il nostro Roberto Ferrari che aveva intuito bene la mossa della FDJ ed è stato lesto a prendere la ruota di Bouhanni: purtroppo per il velocista della Lampre, il francese era nettamente superiore e Ferrari s'è dovuto accontentare di una comunque buona seconda posizione.

Un po' a sorpresa in terza posizione troviamo l'australiano Mitchell Docker che ci ha provato dopo essersi trovato in una posizione migliore rispetto al compagno Matthews. Tra gli italiani ancora bene Alessandro Petacchi, quinto preceduto anche da Breschel, mentre Elia Viviani non è andato oltre alla decima posizione.

In classifica Bouhanni e Hushovd si sono ritrovati appaiati al primo posto con lo stesso tempo ed a fare la differenza sono stati i piazzamenti: il francese ha una vittoria e un ottavo posto, oggi invece Hushovd è arrivato solo 27° e la maglia rossa è passata quinti a Bouhanni. Terzo è Bouet che con gli abbuoni dei traguardi volanti dista solo 1" dai primi due.

La classifica, però, domani potrebbe cambiare ancora: nei 176 km tra Yanqing e Qiandiajian i gran premi della montagna saranno ben sette, con un colle di prima categoria a metà percorso ed un ultimo strappo di terza categoria a 11 km dall'arrivo; la tappa non è durissima, un po' di selezione potrebbe farla ma soprattutto bisognerà stare attenti alle fughe perché su un percorso del genere non è facile inseguire e un gruppo numeroso in avanscoperta potrebbe essere davvero molto pericoloso.

Sebastiano Cipriani

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