Coppa Sabatini 2013: Diego Ulissi, un killer feriale - Quinta stagionale a Peccioli. Freddati Pasqualon e Villella
- Gran Premio Città di Peccioli - Coppa Sabatini 2013
- Androni Giocattoli - Venezuela 2013
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2013
- Cannondale Pro Cycling Team 2013
- Colombia 2013
- Lampre - Merida 2013
- MTN Qhubeka 2013
- Vini Fantini - Selle Italia 2013
- Alexander Yesid Atapuma Hurtado
- Andrea Pasqualon
- Andrea Zordan
- Angelo Pagani
- Antonino Parrinello
- Davide Mucelli
- Davide Villella
- Diego Ulissi
- Edoardo Zardini
- Franco Pellizotti
- Gianfranco Zilioli
- Jacques Janse Van Rensburg
- Louis Meintjes
- Luigi Miletta
- Matteo Montaguti
- Mauro Finetto
- Miguel Ángel Rubiano Chávez
- Mikaël Cherel
- Patrick Sinkewitz
- Pierpaolo De Negri
- Uomini
Per osare pensare che sul difficile traguardo di Peccioli, dove spesso si sono affacciati alla ribalta giovinastri alle prime armi (solo un paio d'anni fa lo stagista Enrico Battaglin regolava il più che esperto Davide Rebellin), si sarebbe potuto imporre Diego Ulissi, non serviva certo la consulenza del Mago di Arcella.
I motivi sono presto detti: il suddetto chiaroveggente è passato a miglior vita, l'arrivo era tagliato su misura per Ulissi e, carburante supplementare per il cecinese, una dedica speciale alla figlioletta Lia, che proprio ieri ha compiuto un anno. La Lampre-Merida in testa al plotone per quasi tutta la gara, prima all'inseguimento di un sestetto, poi a scandire il ritmo, pure con Michele Scarponi, non poteva che far pensare che i blu-fucsia fossero tutti per Diego Ulissi.
Già vittorioso quattro volte (con classifica finale alla Coppi e Bartali), capace di primeggiare mercoledì scorso alla Milano-Torino, Ulissi pian piano si sta proponendo come uomo da corse di un giorno, uomo di punta per l'Italia. Una vittoria che lo lancia verso un 2014 che potrebbe essere ancor più radioso della stagione appena passata, anche se la presenza dell'iridato Rui Costa in squadra magari lo costringerà a svolgere del lavoro di gregario. È abituato a farlo, Ulissi.
Tornando al presente, Diego Ulissi ha saputo reggere la pressione del favoritissimo, gestendo come meglio non avrebbe potuto la corsa, anche grazie ad una squadra superba. Da Peccioli a Peccioli, 198.6 km, 21 km in linea, quindi due circuiti. L'ultimo misura 12.2 km e, ripetuto quattro volte, permette di far prove sul muro finale della Sabatini.
Ci vogliono 46 km perché vada via un sestetto. Questi i battistrada: Jacques Janse Van Rensburg (MTN Qhubeka), Edoardo Zardini ed Angelo Pagani (Bardiani-CSF Inox), Antonino Parrinello (Androni Giocattoli-Venezuela), Luigi Miletta (Vini Fantini-Selle Italia) e Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale). Il loro vantaggio massimo sul gruppo supera i 3'30", poi la Lampre mette in testa Adriano Malori ed il forte passista che nel 2014 sarà un uomo Movistar dimezza il vantaggio dei sei.
Al terz'ultimo giro provano ad evadere Fabio Andrés Duarte, vincitore su questo traguardo lo scorso anno, e l'Androni Ilia Koshevoy. Rimbalzano e vengono riassorbiti dal plotone, che ora ha il sestetto di testa nel mirino. Rimangono al comando i soli Parrinello, Janse Van Rensburg e Zardini, mentre gli altri vengono ripresi. A due giri dal termine immancabile il tentativo di Stefano Pirazzi, ma il gruppo dice di no. Nemmeno Gianfranco Zilioli, vincitore in solitaria del GP Industria & Commercio di Prato lo scorso 22 settembre, ha il via libera dal gruppo tirato sempre dai Lampre.
È addirittura Michele Scarponi nel finale ad alzare il ritmo ed ecco che nel primo plotone resta non più di una ventina di corridori. La Cannondale ha in Davide Villella, teoricamente stagista, in pratica già un bel neopro' (all'esordio tra i "grandi" al Tour of Colorado è stato in fuga quasi ogni giorno). Sono i verdi di Amadio a lanciare la volata sul muro finale. Ne approfitta Cherel, che si lancia da solo. Sembra che il francese possa cogliere in contropiede i più, ma è proprio Diego Ulissi a muoversi allora in prima persona, superando di gran carriera il francese dell'AG2R La Mondiale.
Alla ruota del classe '89 di Cecina c'è però il Bardiani-CSF Inox Andrea Pasqualon, di un anno più "vecchio" del Lampre. E non si stacca, pasqualon, dalla ruota di Ulissi, tanto che si giunge allo sprint a due. Solo un colpo di reni ben assestato da Ulissi fa sì che colga la quinta vittoria stagionale, mentre Pasqualon è 2° per poco più di 10 cm. Peccato, ci riproverà.
Terzo gradino del podio per quel Davide Villella di cui si parlava prima, uno che tra l'assaggio al mondo dei professionisti ed oggi s'è aggiudicato tra i dilettanti il Trofeo Rusconi ed un Piccolo Giro di Lombardia - è storia di sabato scorso - con un assolo meraviglioso. Da tenere sempre presente, insomma, il classe '91 bergamasco che nel 2014 correrà appunto con la Tinkoff-Cannondale.
Franco Pellizotti si accomoda al 4° posto, precedendo Mauro Finetto ed un altro stagista (oltre che un altro Androni), Andrea Zordan, tricolore della categoria Under 23. Settima piazza per Pierpaolo De Negri, seguito da Mikaël Cherel e Miguel Ángel Rubiano Chávez, mentre al 10° posto c'è Davide Mucelli. Solo undicesimo Enrico Battaglin, vincitore qui nel 2011. Sono 64 coloro i quali hanno portato a termine la prova. I prossimi appuntamenti in Italia sono sabato il Giro dell'Emilia e domenica il Gran Premio Bruno Beghelli.
Nell'attesa ci godiamo questo Ulissi che vince per adesso sulla collina di Superga, battendo Contador, Valverde e compagnia, ed a Peccioli, partendo da favorito. E che zitto zitto, nel 2013 ha già toccato quota 5 vittorie. L'anno prossimo dovrà lavorare ulteriormente di qualità, per fare un ulteriore salto: mezzi e talento non gli mancano.