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Ciclismo in crisi: Team al capolinea, è uno stillicidio - Chiudono 5 squadre, altre incerte. Oltre 100 corridori a spasso | Cicloweb

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Ciclismo in crisi: Team al capolinea, è uno stillicidio - Chiudono 5 squadre, altre incerte. Oltre 100 corridori a spasso

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Non solo i baschi dell'Euskaltel Euskadi in ginocchio in vista della stagione 2014 © Cyclismas.comL'abbiamo detto più volte e altrettante ce lo siamo sentiti dire: per il ciclismo professionistico è un periodo di enorme difficoltà. A conti fatti, però, questa crisi è ancora più grave di quanto si potesse immaginare anche solo qualche mese fa visto che al momento si contano più di 100 corridori professionisti tra World Tour e Professional (senza contare quindi le Continental) senza un contratto per il 2014.

Con cinque squadre che chiuderanno i battenti a fine anno ed altre due dal futuro poco chiaro, tra quei 100 e più, saranno pochissimi i fortunati che potranno continuare la loro attività ciclistica ad alti livelli: per tutti gli altri, come per buona parte degli staff tecnici dei team che spariranno, si tratterà di scegliere tra un grosso ridimensionamento economico, puntando a trovare posto in una Continental, oppure di dire basta cercando di ricostruirsi una carriera in un altro ruolo o anche al di fuori del ciclismo.

Tra le squadre che chiudono il caso di cui s'è parlato maggiormente è quello dell'Euskaltel-Euskadi: un ambizioso progetto quadriennale durato appena pochi mesi, poi l'illusione della salvezza con l'interessamento di Fernando Alonso ed infine l'addio. Tra il pilota di Formula 1 della Ferrari e la squadra basca tutto era iniziato nel migliore dei modi tanto che diversi corridori stavano già trattando o avevano trovato un accordo con la nuova squadra: a far fallire la trattativa sono state probabilmente questioni burocratiche che imponevano tempi molto ristretti e soprattutto alcuni contratti firmati dalla Basque Pro Cycling Team con validità pluriennali e che non si sarebbero potuti rompere se non con pesanti penali che avrebbero fatto lievitare i costi dell'operazione ben oltre il previsto.

Tra gli ex-Euskaltel i fratelli Gorka e Ion Izagirre si sono già accasati alla Movistar, Mikel Astarloza ha annunciato il ritiro e Mikel Landa è invece stato annunciato dall'Astana. Tra gli altri pezzi pregiati c'è Mikel Nieve che ha già un accordo con la Sky, Samuel Sánchez era accostato alla Saxo Bank (ma, come vedremo, anche Riis non se la passa benissimo) mentre Igor Antón, inizialmente accostato all'Omega Pharma, s'è visto "soffiare" l'unico posto a disposizione della formazione belga da Thomas De Gendt. Con due sole squadre di prima fascia rimaste in Spagna (Movistar e Caja Rural) molti saranno costretti ad appendere la bici al chiodo.

Nel World Tour si registra anche l'addio della Vacansoleil di Daan Luijkx in cui militano anche gli italiani Marco Marcato e Mirko Selvaggi. A lavorare intensamente per la salvezza della squadra olandese è stato il direttore sportivo Hilaire Van der Schueren, che però non è riuscito a mettere assieme un budget sufficiente ad allestire da zero una nuova formazione. A questo punto è entrato in scena Jean-François Bourlart, manager della Accent Jobs-Wanty: la squadra belga era alla ricerca di un nuovo primo sponsor e così s'è organizzata una sorta di fusione con la parte dell'ex Vacansoleil gestita da Van der Schueren. Sarà una Professional di buon livello: della Accent resteranno sicuramente Thomas Degand, Tim De Troyer, Jempy Drucker, Jérôme Gilbert, Grégory Habeaux, Roy Jans, James Vanlandschoot e Kevin Van Melsen; dalla Vacansoleil si aggiungeranno Bjorn Leukemans, Mirko Selvaggi, Wesley Kreder e Frederik Veuchelen, in più ci sono già accordi con Frédérique Robert della Lotto, Laurens De Vreese della Topsport e con Jérôme Baugnies. Per quanto riguarda gli altri corridori italiani interessati si parla di una firma imminente tra Marcato e la Cannondale, nessuna indiscrezione invece sul futuro di Danilo Napolitano.

In Francia è costretta a fermarsi la Sojasun che in organico aveva 23 corridori: tre di loro (tra cui il forte Julien Simon) sono già riusciti a sistemarsi, altri hanno offerte ma anche qui in molti dovranno ritirarsi visto che in squadra di fenomeni non ce n'erano; il corridore più interessante è Jonathan Hivert, 28enne con tre vittorie all'attivo quest'anno. Dal Belgio invece è arrivata la notizia della chiusura della Crelan-Euphony, la ex Landbouwkrediet, che pur cambiando sponsor negli anni era in gruppo addirittura dal 1992: la banca belga ha preferito defilarsi legando il proprio nome solo a Sven Nys ed al ciclocross e al team manager Gérard Bulens sono venute a mancare le garanzie finanziarie per poter iniziare la stagione. Il 2013 dovrebbe essere stata anche l'ultima stagione dell'unica Professional asiatica, la Champion System: non c'è ancora la conferma ufficiale ma le indiscrezioni parlano di un addio con lo sponsor principale che resterà come fornitore di materiale tecnico per la Lampre-Merida.

Purtroppo però il rischio è che il bilancio possa ancora peggiorare nelle prossime settimane. Prendiamo ad esempio la situazione di Bjarne Riis e della sua Saxo Bank: la separazione da Oleg Tinkov ha lasciato un vuoto di circa 6 milioni di euro, il tempo passa ma il manager danese deve ancora annunciare il nuovo sponsor. Al momento la Saxo ha sotto contratto 16 corridori, un numero sufficiente per fare una Professional, non per entrare nel World Tour: le squadre di prima divisione, infatti, devono avere come minimo 23 corridori ma per Riis le difficoltà non stanno tanto nel trovare gli uomini giusti quanto nel trovare in fretta i soldi per pagarli. Futuro incerto anche per la squadra di Angelo Citracca e Luca Scinto: il direttore sportivo toscano in occasione dei Campionati del Mondo ha dichiarato che le maglie giallo-fluo saranno in gruppo anche nel 2014; alcuni corridori dell'attuale Vini Fantini hanno un contratto valido anche per il 2014 e ci sarebbe già il primo sponsor, di più però non si sa.

Oltre al netto incremento del numero di squadre in crisi quest'anno il bilancio totale è aggravato dalla mancanza di novità, ulteriore segno della necessità di cambiare qualcosa al più presto per quanto riguarda l'organizzazione e la struttura del ciclismo professionistico. Le uniche note positive arrivano dall'Europcar e dalla Drapac. La formazione francese di Jean-Réné Bernaudeau ha presentato la candidatura per ottenere una licenza World Tour sfruttando i tanti punti che hanno in dote i suoi corridori e soprattutto il fatto che le domande erano 17 per 18 posti: per il salto Europcar dovrà aumentare il proprio impegno economico anche perché dovranno per forza esserci alcuni innesti nell'organico per far fronte al gran numero di gare in più nel calendario. La squadra australiana invece punta ad ottenere una licenza di squadra Professional: la Drapac aveva fatto parte della seconda divisione del ciclismo mondiale già nel 2007, poi per sei anni è rimasta tra le Continental ma purtroppo non sarà questa l'àncora di salvezza per i molti ciclisti europei rimasti a piedi.

Sebastiano Cipriani

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