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Vuelta a España 2013: Giorno per giorno, ecco le 22 squadre in corsa per la Roja

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Una corsa da arrampicatori, se mai ce n'è stata una: la Vuelta a España 2013, coi suoi 11 arrivi in salita, chiamerà senz'altro all'azione i migliori scalatori sulla piazza, e anche se diversi di questi non sono della partita (basti citare Froome, Quintana, Contador), c'è di sicuro tanto materiale umano per assistere a tre settimane emozionanti e battagliate. I due sconfitti da Contador nel 2012, Rodríguez e Valverde, guidano due squadre molto forti e non mancheranno di riprovare il colpaccio. Dovranno vedersela con un certo Vincenzo Nibali (vincitore del Giro quest'anno e già primo alla Vuelta nel 2010), con parte di quella nouvelle vague colombiana che sta facendo impazzire gli appassionati (Urán, Betancur, Henao, tutti protagonisti al Giro), e con altri nomi che senz'altro verranno fuori da un elenco di outsider che comprende gente del calibro di Fuglsang, Mollema, Arroyo, Samuel Sánchez, Pinot, Daniel Martin, Kiserlovski, Kreuziger, Majka, Poels, senza dimenticare un terzetto di italiani (formato da Basso, Scarponi e Pozzovivo) che potrà senz'altro inserirsi nella lotta d'alto livello. Insomma, una line-up di tutto rispetto, il che, unito alle insidie del percorso, dovrebbe garantirci una quota ragionevole di spettacolo.

Qui di seguito i roster completi di tutte le squadre, analizzati nel dettaglio e aggiornati in tempo reale da qui al momento in cui, sabato 24 agosto, la Galizia terrà a battesimo la 68esima Vuelta a España.

Ultimi aggiornamenti
22 agosto - Con la BMC si completa la startlist
21 agosto - Il nono uomo della Garmin è Farrar
20 agosto - Scarponi e Ulissi guidano la Lampre; Ivan Basso avrà la Cannondale al proprio servizio. E con la Belkin di Mollema (forfait dell'ultim'ora di Renshaw), ufficializzata anche la Sky di Henao ed Urán
19 agosto - Tutti per Nibali: squadrone per l'Astana. Ufficializzate la Movistar di Valverde e la Katusha di Joaquim Rodríguez. Ci sono anche la NetApp e la Omega Pharma
18 agosto - RadioShack ci prova con Kiserlovski;
Euskaltel con quasi tutti i migliori
16 agosto - 9 formazioni sono state già ufficializzate: AG2R, Caja Rural, Cofidis, FDJ,
Lotto, Orica, Argos, Saxo, Vacansoleil


AG2R La Mondiale

IL ROSTER

 - Julien Bérard
 - Carlos Betancur
 - Steve Chainel
 - Mikaël Cherel
 - Ben Gastauer
 - Lloyd Mondory
 - Matteo Montaguti
 - Rinaldo Nocentini
 - Domenico Pozzovivo

L'ANALISI

La squadra savoiarda presenta una rosa composta per un terzo da corridori italiani: si tratta del forlivese Matteo Montaguti, alla terza apparizione consecutiva, dell'aretino Rinaldo Nocentini, al via per la quinta volta, e del lucano Domenico Pozzovivo, al debutto nella corsa a tappe spagnola. Mentre Montaguti sarà chiamato all'usuale lavoro di gregariato, Nocentini potrà concentrarsi sulla ricerca di una buona forma in vista del prossimo Mondiale da correre sulle strade di casa. Pozzovivo, invece, dovrebbe avere un ruolo simile a quello tenuto durante il Giro d'Italia, ossia di ultimo uomo per il leader della formazione. Capitano che risponde al nome di Carlos Betancur che, dopo l'ottimo quinto posto condito dalla maglia bianca finale di Brescia al Giro, si cimenta per la prima volta in una corsa a tappe "straniera" per lui, italiano d'adozione: l'obiettivo minimo è quello di raccogliere un piazzamento fra i primi 10, risultato che lo scalatore di Bolivar dovrebbe raccogliere agevolmente. Completano la squadra il lussemburghese Ben Gastauer (visto in fuga alla Vuelta a Burgos), e il quartetto francese composto da Julien Bérard, Steve Chainel, Lloyd Mondory e Mikaël Cherel tutti faticatori di esperienza (l'ultimo potrebbe cercare qualche piazzamento su traguardi su strappetto).

IL CAPITANO
Carlos Betancur

 


Astana Pro Team

IL ROSTER

 - Janez Brajkovic
 - Jakob Fuglsang
 - Andriy Grivko
 - Maxim Iglinskiy
 - Tanel Kangert
 - Vincenzo Nibali
 - Paolo Tiralongo
 - Alessandro Vanotti
 - Andrey Zeits

L'ANALISI

Lui dice "non sono Superman" mettendo un po' le mani avanti nell'attesa di capire sul campo se potrà effettivamente puntare a vincere la sua seconda Vuelta (facendo così doppietta stagionale col Giro). Ma inevitabilmente, al di là delle dichiarazioni ufficiali, Vincenzo Nibali è atteso a grandi prestazioni, dopo la bella e importante vittoria nella corsa rosa. Per aiutarlo a inseguire ancora il massimo risultato, Martinelli gli mette intorno una squadra solidissima, e se Paolo Tiralongo e Alessandro Vanotti sono i luogotenenti più fidati, ritrovare a supporto di Vincenzo anche quello Jakob Fuglsang reduce dal settimo posto al Tour significa che in Nibali la squadra crede eccome (del resto, il danese potrebbe fungere da utile secondo uomo di classifica). Oltre ai due fedelissimi italiani Nibali avrà accanto anche altri due uomini che l'hanno accompagnato nel trionfo al Giro d'Italia, Tanel Kangert (un rivelazione della corsa rosa) e Andrey Zeits. Anche il resto del team è fortissimo: Janez Brajkovic lavorerà principalmente sulle salite, Andriy Grivko viene dal podio all'Eneco Tour e Maxim Iglinskiy è sempre un buon corridore che può essere utile su più terreni.

IL CAPITANO
Vincenzo Nibali

 


Belkin Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Theo Bos
 - Graeme Brown
 - Stef Clement
 - Juan Manuel Gárate
 - Bauke Mollema
 - Luis León Sánchez
 - David Tanner
 - Laurens Ten Dam
 - Robert Wagner

L'ANALISI

Si può chiudere il Tour de France in calando e sperare di riprendere il ritmo gara in tempo per fare una buona classifica alla Vuelta? È quello che cercherà di scoprire Bauke Mollema, corridore che è ancora in quella fase della carriera in cui si esplorano i propri limiti. In Francia il capitano della Belkin ha chiuso al sesto posto, e anche in Spagna si troverà ad avere accanto Laurens Ten Dam (che qui si limiterà probabilmente al puro gregariato, mentre al Tour ha cercato di tenere in classifica, fino al 13esimo posto conclusivo). Per le volata Theo Bos, non troppo in salute né in forma all'Eneco Tour, si affiderà all'esperto Graeme Brown ed alle trenate di Robert Wagner, discreto cronoman che ha sostituito all'ultimo l'ammalato Renshaw. Juanma Gárate ha esperienza sufficiente per supportere sia Mollema che Ten Dam in salita, Tanner e Clement sono molto bravi sul passo, e ciò permetterà alla squadra olandese di controllare la corsa (Clement se la cava egregiamente anche nelle crono individuali). Infine Luis León Sánchez, dopo mesi tribolati, ha ritrovato un po' dell'antica verve e lo vedremo di certo in qualche bella fuga o a battagliare su traguardi di media difficoltà.

IL CAPITANO
Bauke Mollema

 


BMC Racing Team

IL ROSTER

 - Yannick Eijssen
 - Philippe Gilbert
 - Martin Kohler
 - Sebastian Lander
 - Klaas Lodewyck
 - Dominik Nerz
 - Marco Pinotti
 - Ivan Santaromita
 - Danilo Wyss

L'ANALISI

Dopo un'altra (la seconda consecutiva) stagione quasi da buttare, Philippe Gilbert proverà a ripetere lo straordinario rush finale del 2012, ovvero quel mesetto a tutto ritmo che gli regalò un paio di vittorie di tappa alla Vuelta e poi il Mondiale a Valkenburg. Che poi furono le uniche tre vittorie dello scorso anno; e può ripetersi, il vallone, visto che in questo 2013 è ancora a quota 0. Non avrà intorno il meglio di una BMC che non ha nemmeno in lista pezzi grossi (o almeno medi) per la classifica. Marco Pinotti cercherà la condizione migliore per il mondiale a cronometro e difficilmente farà classifica. Yannick Eijssen è un giovane che può diventare interessante, ha ottenuto discreti risultati in queste ultime settimane tra San Sebastián e Utah, la top 20 può essere un obiettivo. Un altro corridore interessante per le salite è il tedesco Dominik Nerz, 13° al Giro di Polonia. Poi c'è anche il campione italiano Ivan Santaromita che nonostante abbia già firmato per un'altra squadra sarà al via dalla Galizia: cercherà di mettersi in evidenza per conquistare una maglia per i Mondiali. Martin Kohler è un coraggioso fuggitivo, Klaas Lodewyck è l'uomini di fiducia di Gilbert e Danilo Wyss contribuirà alla causa tirando per Gilbert e provando magari a sprintare nelle rare occasioni a disposizione delle ruote veloci. Il giovane danese Sebastian Lander fa il suo debutto in un grande giro: dovrà solo fare esperienza.

IL CAPITANO
Philippe Gilbert

 


Caja Rural - Seguros RGA

IL ROSTER

 - Javier Aramendia
 - David Arroyo
 - Manuel Cardoso
 - Fabricio Ferrari
 - Marcos García
 - Francesco Lasca
 - Antonio Piedra
 - Amets Txurruka
 - Ivan Velasco

L'ANALISI

Dopo la Vuelta a Burgos, le sue quotazioni, in costante appannamento successivamente all'insperato secondo posto al Giro 2010, sono in netta risalita. Parliamo di David Arroyo, che con la nuova maglia della Caja Rural pare aver ritrovato stimoli che gli mancavano ormai da tempo: a 33 anni può ancora ritagliarsi tre settimane se non da protagonista, almeno da ottimo comprimario, come ha dimostrato col secondo posto (tra Quintana e Nibali) appunto a Burgos. Chi non mancherà di farsi vedere all'arrembaggio sarà Amets Txurruka, presumibilmente tarato sulla classifica dei Gpm, con l'aiuto dei suoi antichi compagni in Euskaltel Javier Aramendia e Ivan Velasco. Grandi cose le aspettiamo da Francesco Lasca, giovane velocista italiano che nella squadra iberica ha trovato un ambiente ideale, e che alla Vuelta sarà supportato anche dal veloce portoghese Manuel Cardoso e dall'uruguayano Fabricio Ferrari (uno che ama molto sprintare per traguardi volanti). Cercheranno fughe buone Marcos García (ottimo al Giro del Trentino) e soprattutto Antonio Piedra, che lo scorso anno riuscì a portarne a termine una nell'importante (e per lui indimenticabile) tappa dei Lagos de Covadonga.

IL CAPITANO
David Arroyo

 


Cannondale Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Ivan Basso
 - Guillaume Boivin
 - Tiziano Dall'Antonia
 - Lucas Haedo
 - Paolo Longo Borghini
 - Maciej Paterski
 - Daniele Ratto
 - José Sarmiento
 - Cameron Wurf

L'ANALISI

Il Giro doveva essere il suo obiettivo centrale per il 2013, ma un problema fisico l'ha costretto al forfait, e da quel giorno Ivan Basso ha lavorato per essere al meglio almeno in uno dei GT stagionali, in questo caso la Vuelta. Magari non avrà la possibilità di fare la differenza come qualche anno fa, ma tenacia, forza e professionalità non gli fanno certo difetto, e la top ten è un obiettivo che potrebbe addirittura stare stretto al varesino. Nella Cannondale sarà da tenere d'occhio (forse anche per la classifica) José Sarmiento (già accanto al capitano alla recente Vuelta a Burgos). I gregari Maciej Paterski e Paolo Longo Borghini spingeranno quando necessario soprattutto in pianura, Cameron Wurf sarà forse il più motivato a tentare la fuga da lontano, e Guillaume Boivin e Tiziano Dall'Antonia potranno essere utili principalmente nelle tappe veloci, nelle quali potranno supportare Daniele Ratto: il bergamasco, messosi in luce anch'egli a Burgos, troverà sicuramente traguardi sui quali poter fare bene.

IL CAPITANO
Ivan Basso

 


Cofidis, Solutions Crédits

IL ROSTER

 - Yohan Bagot
 - Cyril Bessy
 - Jérôme Coppel
 - Nicolas Edet
 - Luis Ángel Mate
 - Adrien Petit
 - Stéphane Poulhies
 - Nico Sijmens
 - Romain Zingle

L'ANALISI

Ci fosse un cucchiaio di legno in palio come nel 6 Nazioni di rugby, la Cofidis sarebbe seriamente in lizza per conquistarlo visto che ne avrebbe probabilmente il requisito. Ovvero quello, non certo invidiabile, di essere la peggiore squadra del lotto. Il capitano sulla carta è Jérôme Coppel, reduce da un ennesimo Tour de France deludente e non certo in grado di lottare alla pari con i big della classifica. Nicolas Edet non ha fatto malissimo alla Vuelta a Burgos, facendo capolino su qualche arrivo su strappetto. Luis Ángel Mate, trasparente alla Grande Boucle, potrebbe ritrovarsi nella lotta per i Gpm minori delle prime tappe. Yohan Bagot, se proprio dobbiamo sceglierne uno, è un corridore che, a 26 anni, potrebbe ribaltare le gerarchie di squadra e prendersi i gradi di capitano, se solo confermasse i discreti progressi evidenziati tra Tour of Turkey (chiuso al terzo posto), País Vasco e Catalunya (in cui non ha fatto chissà cosa, ma è stato spesso a ridosso dei primi). Ex giovani come Cyril Bessy, Stéphane Poulhies e Romain Zingle lavoreranno per Coppel ma anche per il giovane Adrien Petit, classe '90, che è più uomo da semiclassiche, ma che ha una velocità di base che potrebbe renderlo protagonista di qualche volata. E l'espertissimo Nico Sijmens gli farà senz'altro da chioccia.

IL CAPITANO
Jérôme Coppel

 


Euskaltel - Euskadi

IL ROSTER

 - Igor Antón
 - Jorge Azanza
 - Mikel Landa
 - Egoi Martínez
 - Mikel Nieve

 - Juan José Oroz
 - Samuel Sánchez
 - Pablo Urtasun
 - Gorka Verdugo

L'ANALISI

Samuel Sánchez e Mikel Landa, se sono quelli visti alla Vuelta a Burgos (e non c'è ragione di dubitarne), in due valgono già mezza Euskaltel. In leggera flessione il primo, in crescita il secondo, formano una coppia ben assortita che sulle salite del GT iberico potrà togliersi qualche soddisfazione. Ma la squadra basca ha scelto di fare le cose in grande per quella che potrebbe essere la sua ultima grande corsa a tappe: in gara ci saranno infatti anche Igor Antón e Mikel Nieve che, assieme ai due già citati, andranno a comporre un quartetto in grado di far esplodere la corsa sulle salite. Egoi Martínez e Juan José Oroz hanno un buon occhio per le fughe da lontano e se l'Euskaltel non dovrà controllare la corsa li vedremo spesso in azione; Jorge Azanza e Gorka Verdugo sono due ottimi gregari, il primo per le tappe più facili, il secondo per quando la strada sale, Pablo Urtasún non è abbastaza rapido per essere un velocista da gruppo compatto quindi anche lui potrebbe tentare la fortuna con delle fughe.

IL CAPITANO
Samuel Sánchez

 


FDJ.fr

IL ROSTER

 - Arnaud Courteille
 - Kenny Elissonde
 - Alexandre Geniez
 - Laurent Mangel
 - Cédric Pineau
 - Thibaut Pinot
 - Anthony Roux
 - Geoffrey Soupe
 - Jussi Veikkanen

L'ANALISI

FDJ.fr decisamente votata alle montagne e non potrebbe essere diversamente visto il percorso di gara. Dopo il ritiro al Tour de France, Thibaut Pinot cerca di risollevare una stagione sin qui deludente, ambendo ad una posizione interessante di classifica: per il prodigio transalpino anche una vittoria di tappa sarebbe utile per sbloccarlo psicologicamente. Per ottenerla potrà contare su due giovani connazionali i quali, chi per un motivo chi per un altro, hanno reso meno delle loro possibilità nei primi anni di carriera: si parla di Kenny Elissonde e Alexandre Geniez, due talentuosi grimpeurs che saranno chiamati a supportare il più noto capitano sulle salite iberiche. In assenza di uno dei due velocisti titolati del team, sarà Geoffrey Soupe a dare battaglia nei pochi sprint al resto della concorrenza. Altro elemento interessante è Anthony Roux, di recente molto positivo alla Vuelta a Burgos dove ha raccolto una vittoria, un secondo e due quarti posti nelle prime quattro frazioni.  A completare le scelte altri tre francesi, nell'occasione Arnaud Courteille, Laurent Mangel e Cédric Pineau, e l'esperto finlandese Jussi Veikkanen, tutti pronti a proteggere ed aiutare i compagni e, perché no, a cercare qualche fuga da lontano.

IL CAPITANO
Thibaut Pinot

 


Garmin - Sharp

IL ROSTER

 - Caleb Fairly
 - Tyler Farrar
 - Koldo Fernández
 - Alex Howes
 - Michel Kreder
 - Daniel Martin
 - Nick Nuyens
 - Alex Rasmussen
 - Johan Vansummeren

L'ANALISI

Dopo le deludenti prestazioni di Ryder Hesjedal a Giro e Tour, la Garmin punta forte su Daniel Martin, il quale alla Grande Boucle ha pure vinto una tappa, per poi chiudere in netto calo. La Vuelta è senza dubbio più adatta alle caratteristiche dell'irlandese, più tagliato per salite meno lunghe seppur molto toste. Quest'anno ha già reso la propria stagione indimenticabile (ha pure vinto la Liegi), quindi avrà anche una certa serenità mentale che potrà pesare in positivo sulle sue prestazioni. Alex Howes sarà probabilmente l'unico in grado di stare accanto al capitano in salita (tiene bene quando si scala ed è apparso in forma tra Polonia e Ain), mentre i vari Caleb Farley, Alex Rasmussen e Johan Vansummeren sono più gregari da pianura (con le rispettive punte d'eccellenza: ad esempio Rasmussen va fortissimo a crono, Vansummeren è pur sempre un ex vincitore di Roubaix). Nick Nuyens un tempo sarebbe stato utile sugli arrivi da finisseur, ma pare in calo netto rispetto a un paio di stagioni fa. Koldo Fernández non ha più la velocità di un tempo, si riciclerà quindi come uomo da treno assieme a Michel Kreder per le volate di Tyler Farrar che quest'anno ha vinto una tappa in California.

IL CAPITANO
Daniel Martin

 


Katusha Team

IL ROSTER

 - Giampaolo Caruso
 - Vladimir Gusev
 - Vladimir Isaichev
 - Dmitriy Kozonchuk
 - Alberto Losada
 - Daniel Moreno
 - Luca Paolini
 - Joaquim Rodríguez
 - Ángel Vicioso

L'ANALISI

Nel 2012 gli sfuggì in maniera quasi incredibile, pensammo che fosse l'ultima chance per Joaquim Rodríguez, e invece l'ottimo Tour de France 2013 (concluso al terzo posto) rilancia le ambizioni del simpatico catalano, che per di più trova alla Vuelta un percorso che, con tutte le rampe di garage in programma nei vari finali di tappa, è praticamente disegnato su misura per le sue gambe. La guardia reale che gli si muoverà intorno sarà capitanata come al solito da Daniel Moreno, ma aspettiamoci ottime cose in salita (a livello di gregariato, s'intende) anche da Alberto Losada. Ángel Vicioso darà pure lui una mano nelle tappe miste (rinunciando ad ambizioni personali: qualche volata ristretta poteva altrimenti vincerla), così come Luca Paolini, che tuttavia potrebbe fungere da ottimo punto d'appoggio per Purito (e magari levarsi qualche soddisfazione personale). L'altro italiano della rosa, Giampaolo Caruso, avrà il compito di movimentare la situazione mentre Gusev, Isaichev e Kozonchuk sono tutti e tre ottimi passisti che terranno sotto controllo la situazione all'occorrenza. Con questa squadra e le gambe di fine Tour, vincere la prima Vuelta per Joaquim Rodríguez non è poi così un'utopia.

IL CAPITANO
Joaquim Rodríguez

 


Lampre - Merida

IL ROSTER

 - Winner Anacona
 - Matteo Bono
 - Luca Dodi
 - Massimo Graziato
 - Manuele Mori
 - Maxi Richeze
 - Michele Scarponi
 - Simone Stortoni
 - Diego Ulissi

 L'ANALISI

Se solo si combinasse una sensibile crescita di condizione di almeno 2-3 nomi di questa squadra, la Lampre potrebbe essere una delle formazioni più sorprendenti della Vuelta. Il capitano Michele Scarponi non ha bisogno di presentazioni, e magari non finirà a podio, ma lo vedremo spesso battagliare coi migliori sui tanti arrivi in salita della corsa iberica. Così come del resto ci aspettiamo di vedere Diego Ulissi finalmente protagonista di un GT: il toscano si produce spesso in ottimi acuti ma gli manca quella continuità che in un grande giro è elemento fondamentale. Simone Stortoni sarà fedele luogotenente dell'amico Scarponi, e molto utile sarà Matteo Bono, gregario di grande esperienza e affidabilità; si spera poi che Winner Anacona possa entrare in forma strada facendo, dopo mesi di stop a causa di un infortunio: l'anno scorso fece benino sulle montagne della Vuelta. Gli esordienti (in un GT) Luca Dodi e Massimo Graziato saranno chiamati a fare di tutto per mettere Maxi Richeze nelle condizioni di sprintare almeno in qualcuna delle tappe piatte, mentre Manuele Mori, reduce da un buon Tour de France, proseguirà sulla falsa riga della Grande Boucle: spesso in fuga, e prima o poi quella buona la indovinerà.

IL CAPITANO
Michele Scarponi

 


Lotto Belisol Team

IL ROSTER

 - Bart De Clercq
 - Francis De Greef
 - Adam Hansen
 - Greg Henderson
 - Vicente Reynés
 - Tosh Van der Sande
 - Jurgen Van de Walle
 - Dennis Vanendert
 - Jelle Vanendert

L'ANALISI

Finirà che come al solito la Lotto - pur senza il suo uomo-faro Greipel - farà la sua bella figura, come le capita quasi sempre nei grandi giri: che sia per una vittoria in fuga o per una volata indovinata, la formazione belga potrà lasciare il consueto segno anche senza corridori prettamente da alta classifica. Non lo è, infatti, Francis De Greef, che pure è quello che, con la sua nota regolarità, dà le maggiori garanzie sulle tre settimane di gara (è stato 21esimo al Giro). Non lo è Bart De Clercq, che a volte estrae dal cilindro belle prestazioni (6° a Le Grand-Bornand al Tour), ma che è incostante come pochi. E non lo è Jelle Vanendert, molto deludente in stagione, mai nei 10 in nessuna delle corse disputate. Il fratellino di quest'ultimo, Dennis Vanendert, e l'altro giovanotto Tosh Van der Sande, proveranno a infilarsi in qualche sprint, magari scortati dall'esperto Greg Henderson. Jurgen Van de Walle è un ottimo faticatore, mentre Vicente Reynés è uomo da fughe, così come quell'Adam Hansen che per il secondo anno consecutivo si appresta a disputare (e terminare) Giro, Tour e Vuelta. Tanto di cappello a lui!

IL CAPITANO
Francis De Greef

 


Movistar Team

IL ROSTER

 - Alejandro Valverde
 - Eros Capecchi
 - Imanol Erviti
 - José Ivan Gutiérrez
 - José Herrada
 - Beñat Intxausti
 - Pablo Lastras
 - Javier Moreno
 - Sylvester Szmyd

L'ANALISI

Alejandro Valverde al Tour ha dovuto fare i conti con Nairo Quintana, che gli ha tolto spazi e titoli, invece alla Vuelta sarà il dominus incontrastato della squadra; ma al Tour il murciano ha anche dovuto fare i conti con la propria sfortuna e/o insipienza, nella tappa di Saint-Amand-Montrond quando una banale foratura lo buttò fuori dalla classifica. Per ovviare a simili incidenti dovrà dimostrare lui per primo maggiore attenzione. E dovrà poi contare sull'aiuto degli altri 8 Movistar, squadra che avrà al via anche un italiano, quell'Eros Capecchi che ha così ben figurato al Giro di Polonia, tanto da meritarsi la convocazione per la Vuelta. Sylvester Szmyd sarà a dir poco fondamentale per scandire il passo sulle salite, mentre Imanol Erviti, José Ivan Gutiérrez e Javier Moreno avranno il compito di gestire al meglio la situazione nelle (poche) tappe pianeggianti. Non solo Valverde per Unzué, che potrà contare sull'esperto Pablo Lastras per andare in fuga da lontano e costringere altre formazioni a lavorare, mentre Beñat Intxausti ha dimostrato già al Giro, dove ha vestito la maglia rosa e vinto la tappa di Ivrea, di poter fungere da batitore libero. José Herrada è un altro uomo che dovrà lavorare per Valverde, naturalmente, ma che all'occorrenza sa correre anche per se stesso. Con cotanta squadra e la classe che lo contraddistingue riuscirà il murciano a portare a casa la sua seconda Vuelta a España?

IL CAPITANO
Alejandro Valverde

 


Omega Pharma - Quick Step

IL ROSTER

 - Kevin De Weert
 - Andrew Fenn
 - Tony Martin
 - Gianni Meersman
 - Serge Pauwels
 - Pieter Serry
 - Zdenek Stybar
 - Guillaume Van Keirsbulck
 - Kristof Vandewalle

L'ANALISI

Non è così facile scegliere un capitano nelle fila di una formazione che - perlomeno alla Vuelta - farà dell'unione la propria forza. Non è casuale che proprio la Omega sia una delle favorite per la cronosquadre d'apertura, visto il numero ottimi specialisti che avrà al via: a partire da Tony Martin, due volte campione del mondo di specialità, proseguendo con Kristof Vandewalle, confermatosi di fresco come campione nazionale belga contro il tempo, e andando avanti con altri passisti di tutto rispetto (come Guillaume Van Keirsbulck). Un altro uomo che è in grado di dire la sua nelle brevi crono, ma soprattutto sugli arrivi da volata più impegnativi è quel Gianni Meersman a cui riconosciamo i gradi: a quasi 28 anni, 5 vittorie in stagione (due al Catalunya, due al Romandia e una nel prologo del Tour de l'Ain), ha la maturità giusta per fare il definitivo salto di qualità. Al suo fianco il giovane e anche lui veloce Andrew Fenn, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale (l'anno scorso fece doppietta nella Challenge Maiorca). Da seguire senza dubbio Zdenek Stybar che ha appena vinto alla grande l'Eneco Tour e che potrebbe essere un uomo capace di dare spettacolo su alcuni traguardi. Per la classifica, poco da dire: Kevin De Weert e Serge Pauwels sembrano i più interessanti ma cercheranno soprattutto le fughe, occhi quindi su Pieter Serry, che in salita non va poi così male, e che - ad esempio - ha concluso in top ten una classica difficile come quella di San Sebastián.

IL CAPITANO
Gianni Meersman

 


Orica - GreenEDGE

IL ROSTER

 - Sam Bewley
 - Simon Clarke
 - Baden Cooke
 - Mitchell Docker
 - Simon Gerrans
 - Leigh Howard
 - Michael Matthews
 - Christian Meier
 - Wesley Sulzberger

L'ANALISI

Simon Gerrans, c'è da scommetterci, è uno di quelli che hanno messo con più cupidigia gli occhi sul Mondiale fiorentino. Alla Vuelta cercherà la gamba giusta, non disdegnando - come già fatto al Tour - di ritagliarsi dei momenti vincenti. Se lui sarà impegnato nella ricerca di una vittoria di tappa, l'omonimo Simon Clarke cercherà invece punti Gpm per confermare quella maglia conquistata qui un anno fa. In salita potrà avere una mano da Wesley Sulzberger (che quest'anno ha fatto vedere le cose migliori al Delfinato), mentre a livello di gregari vedremo il neozelandese Sam Bewley e il canadese Christian Meier che - se non saranno in fuga - lavoreranno per preparare il terreno a un treno davvero temibile: formato da uomini veloci mai realmente esplosi in proprio (Mitchell Docker), ex velocisti di vaglia (Baden Cooke, il veterano del team) e due sprinter che, a seconda del tipo d'arrivo, si alterneranno in volata: Leigh Howard, ex pistard votato ai traguardi altimetricamente più facili, e Michael Matthews, più adatto alle rampette, rilanciato in grande stile da due vittorie al recente Tour of Utah.

IL CAPITANO
Simon Gerrans

 


RadioShack - Leopard

IL ROSTER

 - Matthew Busche
 - Fabian Cancellara
 - Ben Hermans
 - Chris Horner
 - Markel Irizar
 - Robert Kiserlovski
 - Yaroslav Popovych
 - Grégory Rast
 - Haimar Zubeldia

L'ANALISI

Non malaccio la formazione messa in campo dalla RadioShack. Il capitano, come già al Giro, sarà Robert Kiserlovski: 15esimo nella corsa rosa (dopo aver accarezzato la top ten), l'abbiamo rivisto in discrete condizioni al recente Giro di Polonia, e il percorso della Vuelta è forse più adatto alle sue caratteristiche. In salita l'immarcescibile Haimar Zubeldia e Matthew Busche (di recente bravino al Tour of Utah) daranno una mano al croato, mentre sul piano toccherà a Grégory Rast (per lui stagione con una bella vittoria di tappa al Giro di Svizzera in giugno) e dovunque serva (sia che la strada salga, sia che non salga), a Yaroslav Popovych, che abbiamo visto al Giro. Ben Hermans è in crescita, non è andato male al Giro di Polonia (12esimo alla fine) ma resta pur sempre un elemento poco vincente. Fatto che non gli impedirà di provare a imitare quanto mostrato al Tour dal compagno Jan Bakelants, che ha caratteristiche simili alle sue (buono spunto da finisseur, buona velocità in gruppi ristretti). Oltre a Kiserlovski, l'altro uomo-copertina della squadra è Fabian Cancellara, che magari non vedremo tutti i giorni sugli scudi, ma che lavorerà in ottica Mondiale. Markel Irizar è uno dei più apprezzati faticatori del team, mentre Chris Horner, dall'alto della veneranda età di quasi 42 anni, si darà da fare su qualche salita, ma è difficile pensare che possa resistere in classifica.

IL CAPITANO
Robert Kiserlovski

 


Sky ProCycling

IL ROSTER

 - Edvald Boasson Hagen
 - Dario Cataldo
 - Sergio Henao
 - Vasili Kiryienka
 - Christian Knees
 - Salvatore Puccio
 - Luke Rowe
 - Rigoberto Urán
 - Xabier Zandio

 L'ANALISI

Una delle squadre che meno hanno bisogno di presentazioni, visto che ne riconosciamo ampiamente le qualità. In assenza di un Froome o di uno Wiggins, il capitano sarà Sergio Henao, che avrà come validissima spalla quel Rigoberto Urán già proiettato nella nuova avventura chiamata Omega Pharma-QuickStep. Rigoberto al Giro ha occupato il secondo gradino del podio, Henao invece ha chiuso in 16a piazza ma punterà ugualmente ad essere il primo colombiano dopo Lucho Herrera a vincere un GT. In salita una mano ai due sudamericani la daranno il bielorusso Vasili Kiryienka, mai troppo in luce quest'anno ma validissimo gregario, e l'iberico Xabier Zandio, mentre Christian Knees sarà il classico diesel da pianura. Edvald Boasson Hagen, deludente al Tour, farà in tempo a provare a vincere una tappa delle sue (magari con volata su uno strappetto), lasciando magari a Luke Rowe gli sprint veri e propri. Completano il roster i due italiani, Salvatore Puccio, uomo da fatica sia in salita che in pianura, e Dario Cataldo, che con la Vuelta ha un feeling particolare, avendo vinto la tappa più dura del 2012, quella che arrivava a Cuitu Negru.

IL CAPITANO
Sergio Luis Henao Montoya

 


Team Argos - Shimano

IL ROSTER

 - Nikias Arndt
 - Warren Barguil
 - Johannes Fröhlinger
 - Thierry Hupond
 - Reinardt Janse van Rensburg
 - Thomas Peterson
 - Georg Preidler
 - Ramon Sinkeldam
 - Tom Stamsnijder

L'ANALISI

Una squadra che potrebbe vedere la più felice concentrazione di nomi nuovi in questa Vuelta. Perché se Johannes Fröhlinger, Tom Stamsnijder, Thierry Hupond sono gregarioni da pianura dotati di grande esperienza, e Thomas Peterson lavorerà invece per i compagni in salita, gli altri 5 componenti del team sono tutti under 24, e li vediamo nel dettaglio: Georg Preidler, austriaco, è probabilmente quello che va meglio in salita, e un paio d'anni fa l'abbiamo conosciuto in Italia grazie alle vittorie - tra i dilettanti - della Coppa delle Nazioni in Toscana e del Palio del Recioto. Warren Barguil, francese, è un altro camoscio tutto da scoprire (forse un po' acerbo), uno che l'anno scorso ha vinto giusto una corsetta come il Tour de l'Avenir (facendo secondo a quello della Savoia). Con l'olandese Ramon Sinkeldam (uomo da pavé e da ventagli, ma anche molto veloce) e il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg (lo scorso anno fu un'iradiddìo con 14 vittorie - colte però in corse secondarie - in maglia MTN, ora attende ancora la prima affermazione in Argos) che potranno sfruttare il fatto di essere magari poco noti nei volatoni (o in qualche fuga corposa), nelle tappe più rapide vedremo all'opera anche Nikias Arndt, 21enne neoprofessionista tedesco che ha da poco vinto la prima corsa da pro', una tappa dell'Arctic Race of Norway.

IL CAPITANO
Georg Preidler

 


Team NetApp - Endura

IL ROSTER

 - Jan Barta
 - Iker Camaño
 - David De La Cruz
 - Zakkari Dempster
 - Bartosz Huzarski
 - Leopold Konig
 - Jose Costa Mendes
 - Daniel Schorn
 - Paul Voss

L'ANALISI

A quasi 26 anni Leopold Konig è chiamato a rivestire il ruolo di capitano della formazione tedesca in un grande giro: i tempi si direbbero maturi, analizzando una stagione in cui il ceco non ha sfigurato in gare come Settimana Coppi e Bartali, Giro di California e Giro del Trentino, prima di mettersi in mostra anche al recente Tour de Pologne. Il suo connazionale Jan Barta proverà a farsi valere a cronometro, ma non ha la tenuta in salita che gli permetterebbe di ambire a una top 20. Bartosz Huzarski, dal canto suo, ce l'avrebbe, ma sembra un po' in flessione rispetto all'ultimo biennio, e quest'anno non ha raccolto risultati di rilievo. Iker Camaño, atleta di casa, avrà il compito di inserirsi nelle fughe. Altro atleta iberico della formazione tedesca sarà David De La Cruz, ottimo per inserirsi nei tentativi da lontano, così come dei buoni cacciatori di tappe si riveleranno Zakkari Depster, recentemente in corsa alla RideLondon Classic ed alla Vuelta a Burgos, il portoghese Jose João Pimenta Costa Mendes, che se trovasse la giornata buona potrebbe anche provare la via della vittoria parziale, e la coppia formata dall'austriaco Daniel Schorn e dal tedesco Paul Voss, anch'essi a loro agio nelle fughe.

IL CAPITANO
Leopold Konig

 


Team Saxo - Tinkoff

IL ROSTER

 - Roman Kreuziger
 - Rafal Majka
 - Michael Mørkøv
 - Evgeny Petrov
 - Nicolas Roche
 - Chris Sørensen
 - Nicki Sørensen
 - Matteo Tosatto

 - Oliver Zaugg

L'ANALISI

Roman Kreuziger è nel suo anno migliore: ha vinto l'Amstel Gold Race, è stato tra i protagonisti del Tour (dando anche l'impressione di essere più competitivo del suo capitano Contador), e ora si accinge a guidare la Saxo-Tinkoff provando a scalare il podio della Vuelta. Intorno a lui, una formazione di tutto rispetto, con Rafal Majka, settimo al Giro (e vicemaglia bianca), che sarà il secondo nome da classifica. La grande esperienza di gregari come Evgeny Petrov e Nicki Sørensen (più adatti per le salite), Matteo Tosatto e il campione nazionale danese Michael Mørkøv (che vedremo lavorare in pianura), rende la squadra di Riis oltremodo solida. In questo contesto, la classifica deciderà se il ruolo di Nicolas Roche (molto impegnato al Tour), Chris Sørensen (decimo al recente Giro di Polonia) e Oliver Zaugg (che a dire il vero viene da un'annata sottotono) resterà quello di sostegno dei capitani, o se questi tre atleti potranno talvolta cercare la soddisfazione personale.

IL CAPITANO
Roman Kreuziger

 


Vacansoleil Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Grega Bole
 - Thomas De Gendt
 - Juan Antonio Flecha
 - Johnny Hoogerland
 - Barry Markus
 - Tomasz Marczynski
 - Wouter Poels
 - Rafael Valls
 - Lieuwe Westra

L'ANALISI

Alla probabile ultima grande corsa a tappe disputata come squadra World Tour il team di Daan Luijkx schiera una rosa di buonissimo livello, probabilmente la migliore possibile sulla carta. Per fare classifica l'indiziato è l'olandese Wout Poels, uscito in crescendo dal Tour de France concluso al 28° posto. La recente vittoria nell'ultima tappa del Tour de l'Ain è segno di una buona condizione che dovrebbe portarlo a lottare per una posizione tra i primi dieci. La salita è il pane quotidiano dello spagnolo Rafael Valls, chiamato a dare qualche segnale dopo troppi passaggi a vuoto, e del campione olandese Johnny Hoogerland, 12° a sorpresa alla Vuelta 2009, ora indirizzato più verso la ricerca di fughe. Teoricamente, anche il belga Thomas De Gendt e il polacco Tomasz Marczynski avrebbero il curriculum adatto ad un piazzamento tra i primi dieci-quindici di classifica: tuttavia il vincitore della tappa dello Stelvio al Giro 2012 è più orientato sulla cronometro individuale mondiale mentre, dall'altro lato, il nativo di Cracovia sta vivendo un 2013 molto negativo. Un discorso simile a quello fatto per De Gendt vale anche per l'olandese Lieuwe Westra, valente cronoman che non disdegna fughe da lontano. Per le volate saranno lo sloveno Grega Bole e l'olandese Barry Markus a dividersi le responsabilità, entrambi in buona condizione nelle ultime uscite. Lo spagnolo Juan Antonio Flecha cercherà, come d'abitudine, di dar vita a fughe a lunga distanza, cercando di vincere la prima tappa alla Vuelta all'ottava partecipazione.

IL CAPITANO
Wouter Poels

Marco Grassi
Alberto Vigonesi
Francesco Sulas
Sebastiano Cipriani

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