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Route de France WE 2013: Perché camBriare questa Bronzini? - Giorgia vince di nuovo, Stricker ci prova nel finale

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Quarta vittoria consecutiva alla Route de France per Giorgia Bronzini, prima anche a Briare © Laurent Duflot

Il copione di questa Route de France è ormai lo stesso da quattro giorni a questa parte, prevedibile, scontato, persino noioso, non fosse che a vincere ed a tenere alta la bandiera tricolore è sempre e solo Giorgia Bronzini.

La tappa tipo funziona così: un corridore prova l'azione personale ma viene ripreso dal gruppo. Gruppo che si spezza o che subisce il contrattacco di un'altra, a sua volta ripresa.

Si arriva tutte insieme e Giorgia Bronzini mette la sua ruota davanti alle altre. Era accaduto nelle prime tre tappe in linea, è successo anche oggi.

È toccato alla russa Aizhan Zhaparova, che normalmente corre con RusVelo ma qui veste i colori della Nazionale, andare in fuga, guadagnare sin quasi un minuto (50" il vantaggio massimo quando all'arrivo mancavano meno di 20 km) per poi essere risucchiata.

Il gruppo s'è trovato compatto nei pressi del traguardo di Briare ed è stata ancora Giorgia Bronzini a far meglio di tutte. La piacentina sta cannibalizzando la Route, facendo al meglio il suo dovere, traendo il massimo da ogni singola prestazione.

Se ieri si considerava che la Bronzini non era mai stata così vincente in sole gare Uci in tutta la sua carriera, oggi non si può non constatare come la piacentina superi in tromba due calibri come Emma Johansson, che porta sì la maglia arancione del primato ma ha vinto solo il prologo, e Kirsten Wild, la velocista per eccellenza (insieme a Ina-Yoko Teutenberg, infortunatasi alla Drentse 8 e che rivedremo in sella nel 2014).

Bronzini che sale così a quota 11 vittorie stagionali, meglio di lei ha fatto solo Marianne Vos, che tra gli impegni in MTB, un prolungato mal di schiena che la costringerà ad uno stop ed una stagione leggermente al di sotto dei suoi livelli abituali (seppure con i suoi consueti lampi di classe) ha vinto "soltanto" 12 volte. Un'annata ad altissimi livelli, dunque, quella di Giorgia.

Non solo Bronzini però alla Route de France, spesso palcoscenico di giovani promettenti. Con due nomi come Thalita De Jong ed Amy Pieters, che veste la maglia bianca, a presenziare nelle parti alte della classifica, la Cipollini s'è messa in mostra quest'oggi nel finale della quarta tappa, 140 chilometri non vallonatissimi da Cloyes-sur-Loyes a Briare, con la fuga della Zhaparova a caratterizzare buona parte della tappa, come già detto.

Se fino ad ora tra le giallofluo la costanza aveva premiato Valentina Scandolara, subito 2a (la veronese oggi è caduta ed è stata costretta al ritiro), e Tatiana Guderzo pure è sempre lì, non ci si deve dimenticare di Anna Stricker: 19 anni compiuti poco più di un mese fa (il 3 luglio), nata a Zams, in Austria, risiede a Lasa, in provincia di Bolzano.

Lo scorso anno tra le Juniores, affermatasi per sei volte vincendo anche a Leproso di Premariacco, ha portato a se stessa un titolo italiano ed all'Italia un bronzo ai Mondiali abbinato all'argento agli Europei. Corridore veloce, ma sa anche tenere su salite non troppo dure, è al primo anno tra le Élite ma nella prima parte di stagione ha corso soprattutto in gare Junior.

È naturalmente anche alla prima Route de France e subito nella tappa inaugurale ha ottenuto un 8° posto. Oggi, una volta che il gruppo aveva ripreso la Zhaparova, ha deciso di provarci da sola: guadagna 21", che possono sembrare nulla, ma se al traguardo mancano poco più di 5 km qualche cosa significano. Il gruppo conosce la Stricker, che sebbene sia una novellina s'è costruita una fama negli scorsi anni, e non le lascia molto. Viene ripresa quando al traguardo di Briare mancano un paio di chilometri e la volata è impostata. Brava comunque, varrà la pena riprovarci; per ora le frutta il premio di più combatttiva di giornata.

Lo sprint è tanto bello quanto scontato, con Giorgia Bronzini che mette la sua ruota davanti a tutte e ci toglie di bocca (o penna, o tastiera?) ogni aggettivo. Piazza d'onore per l'australiana Melissa Hoskins, mentre la francese Roxane Fournier completa il podio.

Elizabeth Armitstead è 4a, seguita da Pascale Jeuland, Edita Janeliunaite, Fanny Riberot, Amy Pieters, Pauline Ferrand-Prévot e Thalita De Jong 10a. La classifica generale è sempre guidata da Emma Johansson, oggi 12a, che vanta 1" su Linda Villumsen e 2" sulla maglia bianca Amy Pieters. A 5" troviamo Evelyn Stevens, a 6" Roxane Knetemann, a 8" Tatiana Guderzo, a 9" il terzetto formato da Ferrand-Prévot, De Jong e Cromwell, a 13" Iris Slappendel.

Da domani l'altimetria della Route de France, sempre più simile alla mappa di una caccia al tesoro, prevede qualche salitella più tosta: la quinta tappa è relativamente breve, soli 98.7 km per andare da Saint-Fargeau a Pougues-Les-Eaux.

Nel finale un circuito di 13.4 km da ripetere un paio di volte, con traguardo posto in cima ad uno strappetto. Difficile (ma non impossibile) che Giorgia Bronzini si ripeta, anche se la piacentina, soprattutto in quest'ultimi giorni, ci ha davvero abituati bene. E nessuno sa come la si possa fermare.

Francesco Sulas

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