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Route de France WE 2013: Giorgia a Mamers vola a quota tre - Per la Bronzini è la decima vittoria stagionale

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Anche sul traguardo di Mamers vince Giorgia Bronzini, al terzo centro in questa Route de France © Laurent Duflot

E tre! Giorgia Bronzini non cede di un centimetro e dopo le affermazioni di Enghien-les-Bains e Mantes-la-Jolie si ripete anche oggi a Mamers, terza tappa in linea della Route de France. In pratica la piacentina ha lasciato alle avversarie solamente il prologo, e ci sta, visto che non è mai stata una gran specialista contro il tempo.

Andando a spulciare la storia della piacentina, vincente sin dalle categorie cosiddette minori ma che in realtà formano nel fisico e nella testa, non si trova una stagione in cui Giorgia Bronzini abbia messo la propria ruota davanti a tutte così tante volte. Tenendo conto solamente delle gare Uci, il 2013 ha visto Giorgia Bronzini vincere per dieci volte (poco importa se una di queste vittorie sia la classifica finale del Tour of Zhoushan Island, prima gara a tappe che la piacentina s'è aggiudicata).

Solo il 2007, quando Giorgia militava nella Safi-Pasta Zara-Manhattan, si avvicina in termini di risultanze. Quell'anno furono infatti esattamente dieci le vittorie della Bronzini, ma il Grand Prix de Dottignies ed il Trofeo Guareschi Prodotti Ittici non erano gare Uci, bensì nazionali. Si riscontra quindi un netto miglioramento dell'atleta piacentina, che in agosto ottiene molte affermazioni (ben 15 in carriera).

Perché agosto è il mese della Bronzini? Anzitutto perché in questo mese c'è nata, Giorgia, ma sarebbe assurdo ridurre il tutto ad una data. Agosto è un po' il trampolino di lancio verso i Mondiali, appuntamento che Giorgia sente un po' più di tutte, come fanno le vere campionesse.

È quindi logico che in questo mese, e successivamente in settembre, al Giro di Toscana, la Bronzini dia il meglio per poi cercare quella maglia iridata che ha indossato per due stagioni di fila. Se poi il Mondiale in questione si corre in Italia, a Firenze, cambia tutto, in meglio. Il percorso è esigente (usiamo un eufemismo)?

Giorgia perde qualche chilo, affina le già ottime doti di scalatrice da salite brevi con lo spunto velocissimo e si trasforma, senza snaturarsi troppo, in un corridore che tiene in salita (dove le sprinter pure cedono spesso e volentieri) ed ha una punta di velocità notevolissima. Sa bene, Giorgia, che su un circuito come quello di Firenze le avversarie o le stacchi o le affronti a viso aperto in volata. Lei, ad oggi, può permettersi di fare entrambe le cose, ma la seconda le riesce infinitamente meglio, nulla di nuovo sotto il sole.

La terza tappa in linea della Route de France prevede 123.6 km con partenza da Anet ed arrivo a Mamers, dopo un paio di tornate nel circuito locale di 4.2 km. Partenza alle 12.55 e subito la portacolori della Vienne Futuroscope, Sandrine Bideau, all'attacco. Guadagna presto una ventina di secondi sul gruppo, incrementando ad oltre un minuto, poi due. Arriverà ad avere un vantaggio massimo di 2'35".

Quando mancano 90 km al traguardo il gap inizia ad essere colmato e la Bideau deve difendere un margine di poco più di un minuto. Troppo poco, infatti viene riassorbita, come da copione. Una serie di cadute mettono fuori causa Charlotte Becker, prezioso vagoncino del treno di Giorgia Bronzini, che non concluderà la tappa, ed Ashleigh Moolman, ieri seconda e che oggi si ritrova con una mano fratturata (eppure chiuderà 32a).

La volata è di quelle che piacciono alla Bronzini: strada che tende leggermente all'insù e poche avversarie: solo in 17 sprinteranno per i primi posti. L'Orica-AIS lancia alla perfezione Emma Johansson ma contro questa Giorgia Bronzini c'è poco da fare e la svedese si deve accontentare del 2° posto.

Il podio è completato da Elizabeth Armitstead, con Pauline Ferrand-Prévot 4a, seguita da Pascale Jeuland, Alena Amialiusik, Amy Pieters (l'olandese della Argos conserva la maglia bianca di miglior giovane), Roxane Knetemann ed a chiudere la top ten due ragazze giallofluo, Valentina Scandolara, anche ieri 9a, e Tatiana Guderzo.

Classifica generale che vede qualche piccolo mutamento, ma non nei quartieri altissimi. Emma Johansson veste per il quarto giorno consecutivo la maglia arancione di leader e Linda Villumsen insegue ad un solo secondo. Amy Pieters è 3a a 3" mentre Evelyn Stevens è a 5", Roxane Knetemann a 6", Tatiana Guderzo passa dall'8° posto al 6° (ma il distacco è sempre di 8"), Pauline Ferrand-Prévot, Thalita De Jong e Tiffany Cromwell a 9", Iris Slappendel scivola fino alla 10a piazza a 13" dalla leader.

Domani 4a tappa, 140 km con partenza da Cloyes-sur-Loyes e, dopo alcuni saliscendi, arrivo a Briare. Parrebbe un altro arrivo adattissimo a Giorgia Bronzini, la più vincente di una squadra, la Wiggle-Honda, alla stagione d'esordio. Ai primi d'agosto il team di cui Rochelle Gilmore è sia corridore che manager ha ottenuto dodici centri in gare Uci, dieci dei quali portati da Giorgia Bronzini (le altre due vittorie sono di Emily Collins all'Omloop van het Hageland, in marzo, e di Joanna Rowsell ai Campionati britannici a crono).

Che dire, se non che con l'acquisto della piacentina Bradley Wiggins, la cui fondazione è tra i partner della squadra (ma ci sono anche Colnago, Campagnolo...) ha concluso un ottimo affare?

Francesco Sulas

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