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Dilettanti 2013: Certezza Martinelli contro il tempo - Al bresciano la crono tricolore U23. Nelle Marche ok Collodel e Busato

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Davide Martinelli con la maglia tricolore - Foto Ciclonews.it - RodellaSi è concluso nella giornata di ieri un week end dilettantistico di buonissima fattura, con gare in cui non è mancato lo spettacolo e che hanno offerto interessanti spunti di discussione.

Un fine settimana colorato di tricolore, visto che a Ponte San Giovanni, in provincia di Perugia, era in programma il Campionato italiano a cronometro riservato alla categoria Under 23. I lettori meno informati si chiederanno sicuramente il perchè dell'anticipo già nel mese di maggio di questa gara che solitamente aveva il suo svolgimento nella seconda metà del mese di giugno ma la cancellazione della Settimana Tricolore (intesa come insieme di gare da svolgersi in un'unica regione, con le prove riservate alle Donne e alle varie categorie giovanili a far da ideale contorno a quella in linea dei professionisti) ha fatto sì che dell'organizzazione delle singole prove potessero farsi carico più comitati ed in sedi diversamente dislocate tra loro.

Non è stata, tra l'altro, semplice l'allestimento della gara che potesse premiare il miglior specialista contro il tempo tra gli Under  ma l'Unione Ciclistica Ponte San Giovanni (che nella stessa giornata ha organizzato anche le prove valide per il Bracciale del Cronoman nelle altre categorie giovanili in gara) è riuscita a mettere in piedi l'evento, che può dirsi pertanto riuscito.

Tra tutti i vari partecipanti i favori del pronostico erano tutti dalla parte di Davide Martinelli, che questo tipo di prove le ha sempre amate ed ha già saputo vestire la maglia di campione italiano tra gli Juniores nel 2011. Il bresciano del Team Food Italia-MG Kvis era pertanto chiamato ad una grande prova, anche per riscattare la piazza d'onore di un anno fa, quando furono soltanto 4 i secondi che lo divisero dal titolo e nella mattinata di sabato non ha tradito le attese. Martinelli ha percorso i 27,7 chilometri del tracciato in 34'18", chiudendo all'ottima media di 48,454 km/h e confermandosi così in un ottimo momento di forma, dopo le ultime positive prestazioni anche in terra spagnola. Indubbiamente anche la partecipazione alla Vuelta Bidasoa si è rivelata un'occasione abbastanza propizia per tenere ben allenata la gamba ed il trionfo nel campionato italiano di specialità, uno dei principali obiettivi stagionali del bresciano figlio d'arte, finisce per dare parecchio morale anche al Team Food Italia, che proprio da Martinelli ha avuto finora le uniche due affermazioni stagionali.

Al secondo posto, distanziato di 20", si è classificato Andrea Toniatti della Zalf, che si conferma uno degli atleti più in forma del team trevigiano, andando a cogliere una piazza d'onore assolutamente soddisfacente. Il podio è stato invece completato da Luca Sterbini della Vini Fantini-D'Angelo&Antenucci, tornato ad esprimersi ad alti livelli nella specialità che nel 2010, quando era al secondo anno tra gli Juniores, gli regalo il titolo italiano: per il corridore laziale sono stati 33 i secondi di ritardo sul traguardo. Al di sotto delle attese invece la prestazione di Mirko Trosino, ottimo interprete della specialità che puntava a migliorare il terzo posto dello scorso anno ma il corridore toscano della Mastromarco ha concluso la sua prova con il quinto tempo, a 50" di ritardo da Martinelli e facendo peggio di 8" rispetto al compagno di squadra Simone Antonini, quarto a 42".

Niente da fare neppure per la Trevigiani, società che si era aggiudicata il titolo lo scorso anno con Massimo Coledan (impossibilitato a difendere il titolo perchè non più Under 23) e che quest'anno ha dovuto accontentarsi di piazzare tre propri atleti nei primi 10, dal sesto all'ottavo posto. In quest'ordine si sono infatti classificati Cristian Aretino (6° a 1'07"), Michele Scartezzini (altro possibile atleta da podio, che ha chiuso 7° a 1'14") ed il primo anno Nicola Da Dalt, tricolore a cronometro lo scorso anno tra gli juniores (per lui ottava piazza con distacco che anche nel suo caso è stato di 1'14"). A completare la top ten ci hanno pensato il marchigiano Paolo Totò del Veloclub Senigallia (9° a 1'21") e Giovanni Petroni del Gragnano (ottavo lo scorso anno, decimo sabato scorso con un distacco di 1'23").

 

Nella giornata di sabato 18 maggio si è poi aperta anche la 32esima edizione della Due Giorni Marchigiana, che come prima prova ha proposto, come di consueto, il Trofeo Città di Castelfidardo, con conclusione nella frazione di Cerretano. Dopo l'ottimo avvio di stagione, con la vittoria arrivata già nell'ambitissima Coppa San Geo, sono tornati ad esultare sulle strade marchigiane Matteo Collodel e la Marchiol, al termine di una prova combattuta in cui la squadra trevigiana ha saputo sapientemente inserirsi nell'azione decisiva. A decidere, di fatto, la prova è stata infatti una fuga di 21 corridori in cui tutti i principali team erano ben rappresentati: la Marchiol era presente, oltre che con Collodel, anche con Sedaboni e Zambon; la Zalf con Simion e Nechita; la Trevigiani con Busato, Zhupa e Gasparrini; la Palazzago con Zmorka e Trovato mentre la Ceramica Flaminia, la formazione Continental presente in questo doppio appuntamento, poteva vantare la presenza del veloce Baggio e di Andrea Fedi.

Fuga andata via di comune accordo fino al penultimo giro, quando si sono sganciati l'abruzzese Giuseppe Ponzi ed il lombardo Francesco Sedaboni, che hanno tentato d'involarsi verso il traguardo, prima di essere riagguantati a 7 chilometri dalla conclusione dai vari Busato, Trovato, Maestri, Collodel e Fedi. A quel punto la lotta per il successo è diventata affare ristretto a soli sette atleti e sul traguardo posto in leggera salita lo spunto di Collodel non ha dato alcuna possibilità di replica a tutti gli altri, confermando anche che il corridore veneto sta vivendo forse la miglior stagione della carriera dilettantistica. Secondo posto per il pistoiese Andrea Fedi, che porta nuovamente vicino al successo il team professionistico di Forconi e Borgheresi, terza posizione per Fonzi che si conferma in ripresa. A seguire Trovato, Maestri, Busato e Sedaboni mentre il gruppo inseguitore, giunto sul traguardo con un ritardo di circa venti secondi, è stato regolato allo sprint da Mirko Nosotti.

 

Ventiquattr'ore dopo invece il Gran Premio Santa Rita ha fornito un'ideale occasione di rivincita su un tracciato altimetricamente più complicato, nel quale è stato Matteo Busato della Trevigiani ad ottenere la sua seconda vittoria stagionale ad una decina di giorni di distanza dalla prima, ottenuta nel Lazio alla Ciociarissima. La corsa, movimentata da un tentativo di fuga di 17 concorrenti, ha vissuto il suo momento clou nel finale, in cui Toniatti, fresco di podio al tricolore a cronometro come già descritto in precedenza, ha attaccato nella speranza di fare la differenza ma si è visto raggiunto da Giacobazzi, Busato, Gazzara, il professionista Dal Santo e il compagno di team Milani.

Proprio questi sei atleti si sono presentati sul traguardo, dove al termine di una volata resa complicata dall'ascesa, è stato proprio Busato a prevalere e a dimostrare di essere tornato nelle splendide condizioni di forma in cui lo avevamo visto protagonista nelle ultime stagioni. Ancora un piazzamento invece per Gianluca Milani, sempre prezioso in appoggio ai compagni di squadra ma costretto ad accontentarsi della piazza d'onore mentre terzo è giunto Nicola Dal Santo per l'ennesimo podio dei Flaminia, seguito a breve distanza da Toniatti, Giacobazzi e Gazzara.

 

La domenica ha comunque ugualmente riservato una gioia alla Zalf Euromobil Désirée Fior, che a Marcialla in Toscana si è aggiudicata il 60esimo Trofeo Matteotti per merito di Gianluca Leonardi, giunto così alla terza affermazione stagionale. Il solido atleta trentino è riuscito ad evadere nel finale da un gruppetto di nove atleti che aveva preso il largo nell'ultimo passaggio in salita, riuscendo a superare proprio nell'ultimo chilometro gli avversari che avevano cercato di contrastarlo. Nessuno è riuscito però a resistere alla stoccata di Leonardi, letteralmente rinato dopo l'infortunio della scorsa stagione, che ha così portato a venti il computo dei successi del team di Rui e Faresin, che già all'inizio della scorsa settimana aveva rimpinguato il proprio bottino con la sesta vittoria stagionale di Andrea Zordan, avvenuta alla Coppa Cicogna nell'aretino, battendo in uno sprint ristretto Paolo Colonna e Davide Formolo.

Proprio il veronese della Petroli Firenze si è mostrato anche in questa occasione uno dei grandi protagonisti di giornata ma è stato costretto ad accontentarsi ancora una volta di un posto sul podio, ottenendo in questo caso la piazza d'onore ma dando ulteriore prova di grande condizione, tanto che sarà uno dei principali favoriti dell'imminente Giro delle Pesche Nettarine, da lui conquistato lo scorso anno. Il podio si è completato con Alessio Casini, anch'egli costantemente tra i migliori nelle ultime uscite mentre appena giù dal podio, staccato di 10", ha concluso l'altro Zalf Giacomo Berlato. Più staccati invece sia Alessio Taliani (quinto a 18") che Ricardo Pichetta (sesto a 32"), meno brillante rispetto alle ultime gare Valerio Conti, che questa volta ha concluso settimo a 1'18".

 

Ha invece il sapore della vera e propria liberazione la prima vittoria stagionale di Davide Villella, riuscito finalmente a rompere il ghiaccio dopo una serie incredibile di piazzamenti con la conquista della 17esima Medaglia d'Oro Domenico e Anita Colleoni, gara che nelle scorse stagioni vedeva all'opera gli atleti juniores e che invece in questa stagione ha ceduto la scena ai dilettanti. Non poteva chiedere di meglio il Team Colpack organizzatore della kermesse, che a Comonte di Seriate è riuscito a fare suoi anche i titoli provinciali Elite e Under 23. La gara si è decisa sulla penultima ascesa al Colle dei Pasta, dove è stato proprio Villella ad allungare col solo Mirko Tedeschi, vincitore la scorsa settimana a Botticino, in grado di tenere il suo passo; la coppia ha trovato subito un ottimo accordo e così, dopo l'ultimo passaggio in salita, è apparso chiaro che che la gara si sarebbe risolta tra i due battistrada. Si è così giunti allo sprint dove Villella ha sprigionato tutta la forza e la rabbia necessarie per prevalere ed interrompere così una serie di piazzamenti che, se da un lato ne confermava l'ottima costanza, dall'altro iniziava indubbiamente a stargli stretta per via dell'astinenza dal successo, considerato che si parla anche di colui che lo scorso anno con ben 11 vittorie era stato il plurivittorioso dell'intera categoria.

Per Tedeschi comunque la piazza d'onore non fa che confermare l'ottimo momento mentre il trionfo del team bergamasco è stato completato da Gianfranco Zilioli, vincitore della volata degli inseguitori che gli ha portato in dote il titolo provinciale Elite (quello Under era naturalmente finito a Vilella, mentre per la Colpack hanno terminato nei 10 anche i sempre validissimi Orrico e Colonna e Manuel Senni, rispettivamente quarto, sesto e nono). Quinta posizione per Diego Brasi della Palazzago, bravo anche il primo anno Edward Ravasi del Pool Cantù, ottavo. 

 

Dulcis in fundo il fine settimana ha fatto registrare anche il settimo successo stagionale di Luca Benedetti, tornato così ad issarsi in vetta alla classifica dei plurivittoriosi di questa stagione, aggiudicandosi il 35esimo Gran Premio Città di Empoli. Una vittoria importante per il morale non tanto per l'atleta trentino quanto per la Bedogni-Natalini-Anico, reduce da una settimana a dir poco burrascosa per via dell'arresto del proprio presidente Giacomo Pasqui, colpito da un procedimento di custodia cautelare assieme ad altre sette persone, come riportato da vari organi di stampa, per via di un giro di false sponsorizzazioni avvenute proprio all'interno dell'ambiente ciclistico (sarebbe coinvolto nella vicenda anche l'ex professionista Elio Aggiano, uno dei DS del team, sottoposto però al solo divieto di dimora a Monsummano). Fatta questa doverosa premessa, la prova empolese ha visto anch'essa un epilogo risolto da uno sprint a due tra Benedetti ed il russo della Maltinti Evgeniy Krivosheev, con quest'ultimo che è stato indubbiamente il principale animatore della giornata. Dopo aver fatto parte di un primo tentativo di fuga infatti, Krivosheev ha allungato in salita in compagnia di Capillo, prima di venir raggiunto da Benedetti.

L'azione del trentino ha trovato la risposta dell'atleta russo (staccato invece il portacolori della Monviso-Venezia) e così i due si sono presentati sul traguardo, dove Benedetti non ha avuto difficoltà nel piegare il pur tenace avversario. Podio completato da un altro atleta Bedogni, visto che Devid Tintori ha conquistato il terzo posto, precedendo (a 31") Cecchinel, Lampa e Capillo. A quasi un minuto invece il resto del gruppo, regolato in volata da Fiorenza.

 

Il prossimo week end di gare vivrà soprattutto su un appuntamento da non perdere, visto venerdì prossimo scatterà da Medicina, in provincia di Bologna, la 18esima edizione del Giro delle Pesche Nettarine di Romagna. Anche la corsa a tappe romagnola si presenta un po' ridimensionata rispetto alle ultime stagione, proponendo solamente tre frazioni in cui si spera che lo spettacolo, considerate le difficoltà organizzative avute anche dalle altre gare a tappe in questa stagione, sia anche in questo caso all'altezza.

Vivian Ghianni

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