Tour of Turkey 2013: Prima volata, Kittel stravince - Ad Alanya Greipel è 2°, Lasca miglior italiano

Versione stampabile

Dopo aver conquistato nel mese di febbraio la tappa di apertura del Tour dell'Oman, Marcel Kittel fa sua la prima frazione di un'altra corsa a tappe categoria 2.HC, il Tour of Turkey. La 49a edizione della corsa che ambisce ad entrare nel World Tour è scattata oggi da Alanya e si concluderà domenica prossima a Istanbul dopo 8 tappe, 1200 km e un paio di arrivi in salita.

Ma come da tradizione la corsa a tappe turca è un palcoscenico per gli sprinter i quali hanno a disposizione diversi arrivi tagliati su misura per le loro ruote veloci. A battere il primo colpo in quel di Alanya è stato il tedescone della Argos-Shimano, al primo centro nella corsa dei due continenti dopo il piazzamento ottenuto nel 2012. Kittel non ha vinto ma ha stravinto per distacco mettendo in fila un altro tedesco, André Greipel, che negli ultimi 3 anni ha conquistato ben 7 tappe in Turchia, e Yuri Metlushenko, vecchia conoscenza del ciclismo italiano che adesso corre per l'unica Continental turca, la Turku Seker Spor che quest'anno vuol provare a cancellare definitivamente l'onta del caso Gabrovski, vincitore del Tour of Turkey 2012 salvo poi essere squalificato per doping.

Alla superiorità disarmante di Kittel si sono dovuti inchinare anche, nell'ordine dal quarto al decimo posto, Kluge, Fenn, Lasca, Napolitano, Stepniak, Ávila e Modolo. Fuori dalla top 10 Palini, Guardini, Chicchi, ma soprattutto Bos e Renshaw del Team Blanco, squadra che aveva lavorato per tutti i 143 km della tappa. La squadra olandese, con due assi nella manica, si è smarrita prima del triangolo rosso e nel non complicatissimo ma concitato finale è stata quindi protagonista di un grandissimo fiasco. Bos, capitano designato per oggi (vinse su questo stesso traguardo un anno fa), rimasto da solo e imbottigliato, ha tagliato il traguardo appena in 22a posizione.

Problemi di traffico ne hanno avuti anche Kittel e Greipel ma evidentemente i due tedeschi sono in gran condizione. In particolare Greipel ha dovuto più volte rallentare, ripartire e passare attraverso pericolosi imbuti; il vincitore di tappa invece è stato pilotato perfettamente dai propri compagni nelle prime posizioni e poi ha fatto tutto da solo con una accelerazione paurosa alla quale forse non avrebbe potuto rispondere neanche Greipel se avesse potuto sprintare in modo pulito.

Successo meritatissimo dunque, e Kittel ha voluto condividerlo giustamente con tutta la squadra chiamata prima a lavorare per chiudere la fuga del mattino (promossa dal turco Sayar a cui si sono aggiunti Ignatiev, Aramendia, Mihaylov e Arango) e poi a tener testa nel finale a tutte le squadre che hanno cercato di prendere in mano la situazione. Citazione in particolare per Koen De Kort, l'uomo deputato a lanciare la volata di Kittel era rimasto attardato per una foratura ma è poi riuscito a svolgere il suo lavoro alla perfezione.

Domani rivincita immediata ad Antalya. I 154 km che separano Alanya dalla città di arrivo sono completamente pianeggianti e prima dell'arrivo in salita di Elmali i velocisti avranno una nuova occasione per sfogare la loro grande voglia di sprintare. Adesso la Argos e Kittel saranno i fari, ma Greipel è in condizione e il Team Blanco deve rifarsi. Gli italiani? Guardini e Chicchi oggi sono rimasti troppo dietro e domani non vorranno farsi sorprendere. Lasca e Napolitano hanno dimostrato di potersela giocare così come con un pizzico di fortuna in più Bardiani e Lampre possono capitalizzare il lavoro di squadra. Entrambe le formazioni oggi sono state parecchio davanti per favorire Modolo da una parte e Palini (o Richeze) dall'altra ma quando il traguardo si avvicina e ci sono così tanti velocisti ambiziosi in gruppo basta una distrazione o un'indecisione per venire risucchiati e finire la corsa in modo anonimo.