Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Liegi-Bastogne-Liegi 2013: Hesjedal sente profumo di Giro - Le pagelle: Betancur forte ma fuori tempo | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Liegi-Bastogne-Liegi 2013: Hesjedal sente profumo di Giro - Le pagelle: Betancur forte ma fuori tempo

Versione stampabile

Da sinistra: Joaquim Rodríguez, Daniel martin ed Alejandro Valverde formano il podio della Liegi-Bastogne-Liegi 2013 © Bryn Lennon/Getty Images Europe

Daniel Martin - 10
Basterebbe il tweet lanciato dal team manager della Garmin Jonathan Vaughters immediatamente dopo che l'irlandese ha tagliato il traguardo per descrivere quel misto di sorpresa e gioia per la vittoria. Ma il ventiseienne non è certo uno sconosciuto del mondo ciclistico, il palmarès recente - vittoria della Vuelta a Catalunya davanti a Joaquim Rodríguez, condita anche da una tappa - e meno parla chiaro; tuttavia al grande pubblico il nome del nativo di Birmingham, ma gaelico al 100%, può risultare sorprendente come trionfatore della Doyenne. Trionfatore e non vincitore perché ha meritato totalmente di portarsi a casa questa novantanovesima edizione della Liegi; è stato bravo ad accodarsi a Betancur nell'allungo sul Saint Nicolas, ha resistito da solo all'attacco secco di Rodríguez all'ultimo km ed ha saputo staccare il catalano negli ultimi metri in salita, vincendo per distacco lì dove lo zio Stephen Roche aveva dovuto inchinarsi al terzo successo di fila di Moreno Argentin nel lontano 1987. Strano a dirsi ma, sommando la vittoria odierna ai due successi di Sean Kelly, il paese del trifoglio stacca la Spagna come numero di successi nella prova vallone.

Ryder Hesjedal - 9
Che dire, il canadese ha lanciato dei messaggi mica male per il prossimo Giro d'Italia: ha attaccato con successo sulla nuova Côte de Colonster ed è riuscito a prendere un discreto margine nel successivo tratto in falsopiano, arrivando ad avere anche 25" di vantaggio sul gruppo tirato dalla BMC. All'imbocco del Saint Nicolas la sua pedalata si è fatta più dura ma è stato capace di resistere al ritorno dei sei contrattaccanti, diventando un'arma fondamentale per il buon esito dell'azione. Tirando a più non posso, ha consentito a Martin di restare coperto sino all'ingresso ad Ans ed ha mantenuto il gruppo a distanza; non pago, dopo essere stato ripreso, si è piazzato in ottava posizione nella volata di quel che restava del gruppo. Siamo certi che stasera il vincitore non mancherà di ringraziare abbondantemente il compagno canadese che, come detto in apertura, si avvicina alla difesa della maglia rosa nelle migliori condizioni possibili, sia fisiche che morali.

Joaquim Rodríguez - 8
Come nel 2009, il catalano ha terminato la Liegi nella piazza d'onore ma, a differenza di quattro anni fa, quest'anno può recriminare su come ha gestito il finale. L'attacco che ha portato verso Ans è stato secco e deciso, lasciando al palo un corridore in forma come Valverde (che però avrebbe avuto dei problemi meccanici); a rovinare i suoi piani ci ha pensato Daniel Martin che lo ha prima raggiunto gradualmente e poi lo ha staccato irrimediabilmente poco prima dell'ultima curva. Il secondo posto può essere comunque accolto positivamente dopo lo spavento passato domenica scorsa all'Amstel, quando si dovette ritirare a causa di problemi al quadricipite a seguito di una caduta. Ora per lui è previsto un periodo meritato riposo prima di concentrarsi sull'altro obiettivo di stagione, ossia il Tour de France. In casa Katusha da segnalare la buona prestazione di Giampaolo Caruso (voto 6.5), valida carta tattica che faceva parte con Hesjedal dell'interessante gruppetto formatosi dopo ai meno 18 dalla fine.

Alejandro Valverde - 7
Quarto podio in sei partecipazioni alla Doyenne per l'Embatido che, stanti i pareri della viglia, sembrava poter essere il favorito per la classica: la squadra, nonostante le numerose carte a disposizione, era completamente a sua disposizione e va vista in quest'ottica la presenza di un elemento importante come Rui Costa (voto 7, bravo ad arrivare nono) negli attacchi sulla Redoute e sul Colonster. Il murciano, sul Saint Nicolas, si è fatto leggermente sorprendere ma l'allungo impressionante con cui si è riportato sui battistrada lasciava presagire un finale diverso per lui. Sul già citato attacco di Rodríguez il portacolori della Movistar non ha avuto la forza di reagire ed ha dovuto accontentarsi del terzo posto conquistato allo sprint contro Betancur e Scarponi.

Carlos Alberto Betancur - 7.5
Il ventitreenne colombiano ci ha preso gusto: mercoledì ha attaccato sul Muro di Huy, guadagnando un vantaggio che sembrava incolmabile, ma si è piantato, conquistando comunque il terzo posto finale. Oggi sul Saint Nicolas è stato lui a propiziare l'affondo chiave della gara, portando con sé nomi prestigiosi in queste gare, pagando solamente nel finale dell'ultima còte di giornata, restando tuttavia aggrappato alla ruota di Valverde. Data la giovane età, è normale che debba affinare la capacità di leggere meglio la corsa; il talento è tanto e, se supportato da una buona condizione, gli permette di competere ad armi pari con i Gilbert, i Rodríguez e i Valverde di turno. Il quarto posto, raccolto dopo la volata persa con Valverde, rafforza le sue chance in chiave Giro d'Italia, nel quale può recitare il ruolo di protagonista. Giornata di grazia per tutta l'Ag2r La Mondiale, che ha saputo piazzare in undicesima posizione il giovane Romain Bardet (7), attivo anche sulla Redoute, e in tredicesima il nostro Rinaldo Nocentini (6.5), sempre presente nelle posizioni di immediato rincalzo delle classiche.

Michele Scarponi - 8
Alzi la mano chi, dopo la pessima prestazione di mercoledì al Giro del Trentino, si immaginava il marchigiano così pimpante quattro giorni dopo. Come si era intuito già nella tappa di giovedì la condizione c'era e bisognava stare attenti all'esperto corridore della Lampre-Merida in chiave Liegi; la Doyenne lo ha sempre visto combattere per il podio sin dal debutto nel 2003 quando seppe piazzarsi in quarta piazza come primo italiano - e in quegli anni la concorrenza interna era maggiore rispetto ad ora. Il quinto posto finale è stato raccolto con l'ottima risposta avuta in seguito all'attacco di Betancur, favorito dall'eccellente posizione in cui si trovava. Sin dalla cima della Redoute, in cui aveva tentato una progressione in falsopiano, la gamba c'era e la testa pure e quanto ha raccolto lo ricambia di un inizio di stagione difficile in seno al team verde fucsia. Ora tutte le attenzioni sono volte al Giro d'Italia, per dimostrare ancora una volta di essere capace di stupire.

Damiano Cunego - 7
Leggendo l'ordine di arrivo, in cui si trova il suo nome in trentesima posizione, uno spettatore poco attento potrebbe ritenere deludente il risultato. Niente affatto, invece: il veronese si è messo a disposizione della squadra contrattaccando all'allungo di Lopez Garcia sulla Redoute e partecipando attivamente all'azione che ne è scaturita, permettendo a Scarponi di rimanere coperto. Ormai Damiano è un corridore diverso da quello che era qualche anno fa ma la prova vogliosa di oggi, unita ad altre simili in questa stagione, fa capire che non vuole adagiarsi su un proseguimento di carriera monocorde. In casa Lampre sufficiente anche la prova di Diego Ulissi (voto 6) che ha chiuso ventesimo; sinora gli era stata imputata una certa idiosincrasia per le prove superiori ai 200 km di lunghezza ma il buon piazzamento odierno, che chiude una prima parte di stagione più che soddisfacente, permette di programmare per il futuro nuove sfide.

Enrico Gasparotto - 7
Il portacolori dell'Astana è sempre tra i più costanti italiani nelle classiche: dopo il nono posto all'Amstel e il leggero passaggio a vuoto alla Freccia, oggi è rimasto indietro sul Saint Nicolas, non riuscendo a rispondere ad accodarsi ai primi sei. Nella volata finale del gruppo ha avuto la meglio su Gilbert, conquistando la sesta piazza finale. Non ha saputo ripetere il terzo posto dell'anno scorso ma bisogna considerare sia la diversa condizione fisica sia la presenza di un capitano designato come Nibali. L'anno scorso la squadra kazaka aveva occupato anche la prima posizione del podio con Maxim Iglinsky (voto 5) che quest'anno è stato letteralmente invisibile per tutti i 261.5 km di gara; il ventunesimo posto è passato inosservato come la sua prova odierna.

Vincenzo Nibali - 5.5
Venerdì pomeriggio, mentre tutti i principali avversari odierni avevano appena finito la ricognizione del percorso di gara, il messinese si stava involando sulla salita finale del Giro del Trentino che ha meritatamente conquistato. La condizione palesata sulle strade italiane lasciava presagire ad un Nibali assoluto protagonista per la Doyenne ma, col senno del poi, si può affermare che lo sforzo compiuto a Sega di Ala abbia nuociuto per la prova odierna. Sul Saint Nicolas non è riuscito a far parte dell'azione vincente ma, come confermato da Gasparotto subito dopo l'arrivo, non si è perso d'animo, mettendosi volontariamente a disposizione del compagno di squadra. La ventitreesima posizione finale è ovviamente deludente considerate le premesse con cui partiva, ma le giustificazioni sono ben presenti.

Philippe Gilbert - 4.5
Il campione del mondo in carica aveva concentrato le principali attenzioni del trittico delle classiche ardennesi sulla gara di casa, visto che le strade della Liegi sono quelle in cui ha macinato i primi km da giovane appassionato delle due ruote. Quello che ha ottenuto, ossia il settimo posto, lo lascia con l'amaro in bocca e lo porta ad essere il principale deluso di giornata. Avendo tutta la squadra al completo che ha lavorato per buona parte della giornata, la perdita delle ruote buone sul Saint Nicolas è stata sintomatica di una condizione non eccellente, sebbene alla Freccia del Brabante avesse disputato una prova con i fiocchi. Come l'anno scorso, anche questa campagna primaverile è stata avara di successi per il corridore vallone, unico belga a concludere nei primi 15, segno di una prima parte di annata insufficiente per il popolo che più ama il ciclismo.

Simon Gerrans - 6
L'australiano è un corridore per certi versi simile al nostro Gasparotto per quanto riguarda la presenza negli ordini d'arrivo di questo tipo di corse. Dopo il terzo posto all'Amstel aveva deciso di non partecipare alla Freccia, al fine di concentrarsi meglio per la Decana delle Classiche. Probabilmente poco supportato dalla propria squadra, il portacolori dell'Orica ha ottenuto una sufficiente decima piazza finale che consolida la sua regolarità alla Liegi.

Igor Antón - 6
Il corridore basco torna sul luogo del misfatto, dato che l'anno scorso cadde alla Liegi rompendosi la clavicola - a voler essere precisi il portacolori dell'Euskaltel dodici mesi fa ebbe l'incidente nel tratto di trasferimento. Il trentenne si è sempre messo in mostra su queste strade ed anche oggi lo ha fatto, precisamente nella Côte de Colonster, dove ha risposto allo scatto di Contador; dopo essere stato ripreso, ha chiuso in dodicesima piazza. Non bene l'altro capitano basco, ossia Samuel Sanchez (voto 5), che sembra ancora in condizioni non ottimali in vista del Giro d'Italia.

Alberto Contador - 5.5
Il madrileno si era schierato al via del trittico delle classiche apparentemente con poca voglia e con una condizione non ottimale; a conti fatti si può affermare che le sensazioni erano corrette. Quantomeno oggi il capitano della Saxo-Tinkoff ha provveduto a mettersi in mostra, propiziando l'attacco sul Colonster che ha poi permesso ad Hesjedal di aiutare il vincitore Martin. Tornando a Contador, conoscendo le sue qualità, è indubbio che questa non sia una prestazione da ricordare negli annali; ora può definitivamente porre l'attenzione sul Tour da riconquistare.

Moreno Moser - 5
Strade Bianche a parte, la prima parte di stagione del ventiduenne talento della Cannondale è stata molto deludente se paragonata alla scorsa annata in cui si rivelò col botto al mondo del professionismo. Oggi, giorno in cui non era presente Peter Sagan, non ha saputo essere protagonista, staccandosi a 20 km dal traguardo. Può far meglio e si spera che queste controprestazioni siano utili per farlo crescere. In casa Cannondale buone le prove di Alessandro De Marchi 25° e Daniele Ratto 38° (voto 6.5 per entrambi).

Bauke Mollema - 4.5
L'olandese era il capitano unico del team Blanco, avendo al proprio fianco atleti come Nordhaug, Slagter e Ten Dam: partendo dall'esito, la prestazione è stata ampiamente negativa, non avendolo mai visto nel vivo della corsa che ha terminato al 77° posto. Abituati ai suoi numerosi piazzamenti, non ultimi il decimo all'Amstel e il nono alla Freccia, non trovarlo nella prima pagina degli ordini di arrivo è sintomatico di una giornata storta.

Sky - 4
Le grandi classiche sono radicalmente diverse dai grandi giri; in casa britannica la tattica di gara usata è sovente similare ma i risultati sono completamente opposti. Non si contano le occcasioni in cui gli uomini di Brailsford si vedono in testa al gruppo provando a controllare la corsa in tutte le sfaccettature. L'attacco di un gregario come David Lopez Garcia sulla Redoute è stato di per sé incomprensibile, vista l'abbondanza di punte schierate oggi lasciate nel gruppo. Fra costoro il migliore, o sarebbe più corretto dire il meno in ombra, è stato Rigoberto Uran (voto 6), presente anche lui nell'attacco portato da Contador; il connazionale Sergio Henao (5) ha disputato una gara al di sotto delle possibilità, finendo sedicesimo ed ultimo del gruppo Gasparotto. Invisibili, invece, Chris Froome e Richie Porte (voto 4 per entrambi), mai in gara.

Alberto Vigonesi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano