Giro dei Paesi Baschi 2013: Quintana tiene in alto la Colombia - Nairo anticipa tutti ad Arrate. Ora Henao è a soli 6"

Versione stampabile

Ci sta vincere un Tour de l'Avenir con tante montagne ma non troppe a 20 anni e l'anno dopo, il 2011, aggiudicarsi la classifica di miglior scalatore alla Volta a Catalunya. Se poi nel 2012 ti agggiudichi la Vuelta a la Region de Murcia, la Route du Sud, una tappa al Delfinato ed il Giro dell'Emilia, dopo aver tenuto le ruote dei migliori alla Vuelta a España, aiutando per giunta il capitano Alejandro Valverde, bisogna valutare di essere di fronte non ad un semplice scalatore colombiano con una vagonata di talento, ma ad un corridore di gran classe.

Prendiamo l'arrivo di oggi, ad Arrate, dove da sempre (o almeno, ultimamente) s'imponeva Samuel Sánchez sfruttando la discesa finale. Quintana avrebbe dominato con una rampa tosta e larrivo posto in salita, invece ha voluto far vedere che sa andare anche su altri terreni, staccando il gruppo dei migliori prorpio nella discesa, per giunta bagnata: «Sapevo che per vincere qui dovevo uscire in testa dall'ultima curva», dichiarerà. 

Infatti le ultime due curve hanno visto il colombiano della Movistar allungare e vincere davanti al connazionale Sergio Henao, già ieri vincitore davanti ad un altro colombiano (Betancur) e per questo leader della corsa. Una vittoria importante per la Colombia, ormai nazione affermata, almeno per un po' di anni, nel vertice del ciclismo, mentre per quanto riguarda il Giro dei Paesi Baschi Quintana sta provando a vincerlo.

L'impresa è ardua: Henao e molti altri potrebbero andar meglio di lui nella crono finale di Beasain, logico che Nairo voglia guadagnare più terreno possibile in queste tappe. Oggi era l'ultima, forse penultima occasione, e non s'è certo tirato indietro.

Frazione impegnativa, la quarta, non fosse altro per la pioggia torrenziale che si riversa sulle strade. Non parte Van den Broeck, caduto nella prima tappa e precauzionalmente fermo. In 151 km e dopo cinque Gpm la tappa portava il gruppo da Trapagaran ad Arrate. Da superare l'Alto Pagatza, l'Alto Karabieta, l'Alto de Ixua, l'Alto Aisastia ed infine l'Alto de Usartza, a poco più di 2 km dalla linea d'arrivo.

Passano 53 km e va via la fuga buona. All'interno vi troviamo Peter Velits (Omega Pharma Quickstep), Vorganov (Katusha), Ratto (Cannondale), Taaramae (Cofidis) e Montaguti (Ag2r). Subito 2'50" sul gruppo che lascia fare, e concederà loro un vantaggio massimo di 5'10" dopo 82 km.

L'Alto de Ixua, penultima asperità di giornata (è un prima categoria), screma il gruppetto dei fuggitivi, con Vorganov, Taaramae e Ratto che mollano la presa. Restano in testa Montaguti e Velits, che scollinano con 4'20" sul gruppo della maglia gialla. Daniele Ratto sfrutta le sue abilità in discesa e si riporta sul duo al comando. Il gruppo dimezza lo svantaggio ed ai piedi dell'ultima salita Ratto, Montaguti e Velits hanno meno di 1'. Il Cannondale cede, Montaguti, spinto da Velits, non cede.

Il gruppo accelera sotto la spinta della Sky e della Saxo-Tinkoff, portandosi a 20". Provano ad uscire in diversi, tra cui Weening, Spilak, ed il leader Henao, finora sempre nascosto. Anche Porta allunga per sfilacciare il plotoncino ed il lavoro riesce meravigliosamente. In testa nel mentre la situazione è cambiata, con Spilak che ha guadagnato 20" sul gruppo. Lo prendono all'ultimo chilometro, stavolta Samuel Sánchez è nel gruppo inseguitore (con Cunego ed Ulissi) e non può pennellare traiettorie divine guadagnando secondi e vincendo.

Davanti sono rimasti Quintana, Henao, Porte, Contador, Betancur, Peraud, Spilak. Weening è nella terra di mezzo, Samuel Sánchez insegue ma ormai il treno buono se n'è andato. Ultime due curve, un Movistar allunga in testa: è Quintana. Gli altri si fanno cogliere impreparati ed il colombiano rosicchia 2" ad Henao, secondo classificato. Alle spalle del leader della corsa troviamo Contador, Betancur, Spilak, Porte, Péraud (caduto dopo il traguardo), quindi Weening a 16", poi Samuel Sánchez a 23" a Losada a 24". Miglior italiano Damiano Cunego, 12°, mentre Giampaolo Caruso è 13° ed Ulissi è 15°.

La classifica generale vede Henao davanti a Quintana di 6", poi Porte a 10" con Contador e Spilak, Betancur a 21", Péraud a 26", Weening e Caruso a 35", Samuel Sánchez a 47". Ulissi è 11°, anch'egli a 47", mentre Cunego è una posizione più indietro, a 48".

Domani 166 km da Eibar a Beasain, in una tappa non scontata e con saliscendi dall'inizio alla fine. Può essere adatta a colpi di mano in ottica classifica generale o, più facilmente, rimandare tutto alla crono conclusiva di sabato. Che sia Henao, Quintana, Contador o Porte, questo Giro dei Paesi Baschi rimarrà comunque segnato dalle zampate dei colombiani.

Nota a margine: Amets Txurruka, in fuga nelle prime tre tappe della corsa, oggi se n'è restato al coperto, beccandosi però una multa per ingiurie. Forse erano rivolte ai fuggitivi, rei di non averlo atteso?