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Tirreno-Adriatico 2013 - Sparring partner d'eccezione per Nibali. E poi Sagan... - Le Pagelle: tanta qualità in gara | Cicloweb

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Tirreno-Adriatico 2013 - Sparring partner d'eccezione per Nibali. E poi Sagan... - Le Pagelle: tanta qualità in gara

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Nibali, Froome e Contador sul podio finale della Tirreno-Adriatico © Bettiniphoto

Vincenzo Nibali - 10
È stato il più coraggioso, l'uomo che più di tutti ha voluto e potuto ribaltare una corsa che pareva già scritta, e con che azione! Terzo a Prati di Tivo, dopo il settimo posto di Chieti pareva non poter bissare la vittoria del 2012. E invece cosa ti va a inventare Vincenzino a Porto Sant'Elpidio, su muri al 30% e discese bagnate, roba sua! Capolavoro tattico, con l'attacco insieme a Samuel Sánchez prima, a Joaquim Rodríguez e Peter Sagan poi, senza saltare mezzo cambio. Manda a gambe all'aria Froome, che pareva già in possesso del Tridente del Dio Nettuno, e si conferma ancora una volta uno dei corridori più coraggiosi (diciamolo, con i contro...) del gruppo.

Christopher Froome - 7.5
Per correre bene, corre bene. Di certo la sua Sky dal ritmo elevato (ma quando le pendenze arrivano alla doppia cifra son dolori), finalizzata solo alla stoccata finale del capitano, è un buonissimo meccanismo che soltanto la fantasia ed il coraggio di Nibali riescono a mandare fuorigiri. Aiutato splendidamente da Henao e Urán (voto 7 per entrambi), domina a Prati di Tivo come se fosse in una volata, scattando all'ultimo chilometro e rischiando la collisione con Contador. A Chieti si prende la maglia di leader ma a Porto Sant'Elpidio va in fuorigiri. Nibali ci mette la fantasia, il freddo, le aspre pendenze e gli attacchi a non finire fanno il resto; la Tirreno gli sfugge di mano in pochi chilometri. Forte, non spettacolare, efficace e travolgente a corrente alternata.

Alberto Contador Velasco - 7
Non certo il miglior Contador dell'anno (né il migliore mai ammirato), però a Prati di Tivo, pur pagando 15" a Froome, scalpita. A Chieti agisce ed è 3° di tappa, a Porto Sant'Elpidio non vola ma nemmeno affonda. Alla fine un terzo posto meritato, ma che ci rende consapevoli che il Contador che conosciamo è un corridore di ben altro spessore.

Michał Kwiatkowski - 7
Se l'Omega Pharma si aggiudica la cronosquadre d'apertura buona parte del merito è anche suo, oltre che di Tony Martin, che si prende pure la crono finale, e Niki Terpstra. Pochi pensavano che potesse tenere così bene a Prati di Tivo e lui addirittura va in maglia azzurra. A Chieti paga lo sforzo, probabilmente, e perde secondi preziosi. Si rifà nella crono finale, dove manca il podio, soffiatogli da Contador, per un solo secondo. Comunque da tenere in considerazione d'ora in avanti, specie nelle brevi corse a tappe.

Joaquim Rodríguez Oliver - 8
Paga eccessivamente a Prati di Tivo (43" da Froome) e pochi lo considerano ancora in lizza per un podio finale. Purito però ci ha abituati ai colpi di scena e sulle pendenze di Chieti trova il suo pane, andando a cogliere una vittoria importantissima. Anche a Porta Sant'Elpidio si rende protagonista, staccando tutti i rivali sul muro ed andando a riprendere Nibali e Sagan in testa. Sembra l'azione in grado di regalargli il terzo gradino del podio ma una crono disgraziata (chiude 36° a 43" dal vincitore Martin) lo relega alla 5a piazza finale. La gamba c'è, la continuità meno, per ora.

Christopher Horner - 6.5
Il 41enne della RadioShack non si fa vedere in troppe occasioni ma c'è sempre: 5° a Prati di Tivo e Chieti, 6° a Porto Sant'Elpidio, conferma di avere un feeling particolare con la Corsa dei Due Mari. Chiude in sesta posizione, proprio a ridosso dei big. Per adesso può andare bene così (sia chiaro, non che abbia un futuro radioso e pieno di sorprese davanti a sé...).

Mauro Santambrogio - 7
Il classe '84 di Erba che Scinto vuole rilanciare è sempre davanti, anche più di quanto ci si aspetterebbe da lui. A Prati di Tivo ottiene un 2° posto figlio di una prestazione davvero esagerata, a Chieti e Porto Sant'Elpidio è 4° ed a San Benedetto del Tronto chiude con una 76a piazza. La classifica però gli sorride, essendo 7° nella generale finale. Meglio delle più rosee aspettative.

Domenico Pozzovivo - 5.5
Alla stagione della verità, ci si aspettava decisamente di più dallo scalatore di Policoro. Vero che consegue un 11° posto nella classifica finale ma se dovessimo ricordare una sua azione in questa corsa resteremmo senza parole. A Prati di Tivo parrebbe in palla ma chiude 16° a 1'18" da Froome, a Chieti è 14° a 35" da JRO, a Porto Sant'Elpidio è 15° a 50" da Sagan. I suoi appuntamenti sono ben altri e ben più avanti in calendario, questo è assodato, ma ci sarebbe piaciuto vederlo più battagliero sugli Appennini.

Damiano Cunego - 8
Finalmente! Dopo anni passati a cercare il piazzamento che non fa contenti né i suoi ammiratori né probabilmente se stesso, Damiano decide di correre con il coltello tra i denti. Perde tempo a Prati di Tivo ma tra Chieti e Porto Sant'Elpidio si sciroppa più di 200 km di fuga. Non arriva il piazzamento in classifica (è 30°) ma la maglia verde di leader dei Gpm può essere una motivazione più che sufficiente per il veronese della Lampre-Merida che in questa stagione cercherà di levarsi molte soddisfazioni. Ben fatto!

Filippo Pozzato - s.v.
Senza voto. Nella vera tappa per attaccanti, la più simile ad un Fiandre (corsa che lui non disprezza), decide di ritirarsi per non compromettere la preparazione in vista della Sanremo. Il tempo potrà dargli ragione, sta di fatto che nelle altre frazioni non si vede per nulla. Bene invece nella Lampre Davide Cimolai (voto 6.5), 6° a Narni Scalo, Roberto Ferrari (anche per lui un 6.5), che strappa una bella 4a piazza ad Indicatore ed Adriano Malori (voto 7), battuto nella crono di San Benedetto del Tronto dal solo Tony Martin.

Peter Sagan - 10
Vince le volate regolando i più grandi sprinter del momento, scatta sui muri facendo penare un garagista del calibro di Joaquim Rodríguez; fortunatamente non si impone ancora negli arrivi in salita, altrimenti il talento slovacco ci lascerebbe davvero senza parole. Per gradire, nella crono finale paga solo 33" a Tony Martin. È decisamente il favorito numero uno per la Milano-Sanremo e per tutte le corse a cui prenderà parte in questa stagione.

Mark Cavendish - 6
Rendiamoci conto: quest'uomo, grazie all'Omega Pharma, prende subito la maglia azzurra e la tiene per altre due tappe. Lamentoso più della figlioletta Delilah Grace, ad Indicatore piange per una volata tirata male dagli stessi compagni che l'hanno fatto volare nella cronosquadre, mentre a Narni, ben pilotato, fa solo 2°. A fine corsa non perde occasione per lamentarsi ancora, stavolta per le rampe al 30% - e non sarà l'unico - poste nell'entroterra di Porto Sant'Elpidio. Capricci a parte (ormai ci ha abituati), colleziona un 5° ed un 2° posto ma c'è chi giura che in ottica Sanremo sia temibilissimo.

Matthew Harley Goss - 6.5
Vince e bene ad Indicatore, non si ripete a Narni Scalo, dove è solo 5° dietro Sagan (e Cavendish, e Greipel, e Ciolek, quest'ultimo in un bel periodo, voto 6.5). Per la Classicissima di primavera uno come lui che tiene in salita e sprinta divinamente non è da escludere. Anche perché Goss, la Sanremo, l'ha già vinta due anni fa.

André Greipel - 5
Un 7° ed un 3° posto per il possente velocista tedesco della Lotto che sarà da temere per la Sanremo ma non ha mai mostrato di essere imbattibile, tutto l'opposto. Nella speranza che ci faccia ricredere, la sua prestazione non può essere sufficiente.

Cesare Benedetti - 7
Lui come Garikoitz Bravo (entrambi in fuga nella prime due tappe in linea), Failli ed Hulsmans meritano la consueta citazione per coloro che trovano il coraggio di provarci e portare avanti le proprie azioni. Benedetti, oltretutto, conquista temporaneamente la maglia verde dei Gpm a Chieti. Bravo (aggettivo, non cognome), lo aspettiamo ancora all'attacco!

Cadel Evans - 5
Non benissimo il 36enne australiano, che a Prati di Tivo (14°) paga 1'13", a Chieti è 51° mentre a Porto Sant'Elpidio è 18° a 50". Tanto è lontana la forma per lui quanto vicina la ripresa per Thor Hushovd (voto 6.5), 8° in volata a Narni Scalo e, un po' a sorpresa, 9° nella frazione simil fiandre tracciata attorno a Porto Sant'Elpidio. Di questo passo sarà una brutta gatta da pelare sia per la Sanremo che per le classiche del Nord.

Rinaldo Nocentini - 6.5
Dopo i terzi posti a Strade Bianche e Camaiore l'aretino stupisce ancora finendo due volte 17°, a Prati di Tivo ed a Chieti. Tentato di abbandonare la corsa a Porto Sant'Elpidio, tiene duro ed alla fine è 36° nella generale. Va anche in fuga, sempre a Sant'Elpidio a Mare. Bene anche Manuel Belletti (voto 6.5), 2° a Indicatore dietro a Goss, 9° a Narni Scalo. La condizione c'è, i presupposti per disputare una bellissima Sanremo pure.

Francesco Sulas

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