Parigi-Nizza 2013: C'è chi s'accontenta e chi Gaudin - Damien vince a sorpresa il prologo. Elia Viviani è 11°
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- Alessandro Petacchi
- Andriy Grivko
- Borut Bozic
- Damien Gaudin
- David Millar
- Elia Viviani
- Geoffrey Soupe
- Ivan Basso
- Lieuwe Westra
- Maxime Monfort
- Peter Velits
- Richie Porte
- Sylvain Chavanel
- Sébastien Turgot
- Tejay Van Garderen
- Tom Boonen
- Tony Gallopin
- Wilco Kelderman
- Uomini
Nemmeno un minuto per godersela, ha avuto Sylvain Chavanel. Nemmeno un minuto e Damien Gaudin, nome sicuramente non gettonatissimo alla vigilia della crono di Houilles, è piombato sul traguardo, migliorando il tempo dell'Omega Pharma di mezzo secondo. Giochi chiusi, almeno per oggi, poche ore dopo il successo di un altro outsider transalpino in quel di Roma, Blel Kadri alla Roma Maxima.
Gaudin, classe '86 di Beaupréau, da sempre con Jean-Réné Bernaudeau, più volte Campione francese dell'Americana e dell'Inseguimento, individuale ed a squadre, ha messo in riga tutti gli aspiranti a cogliere la prima maglia gialla della course au soleil. La differenza fatta sui 2900 metri di Houilles non troppo difficili ma nemmeno semplicissimi, con curve anovanta gradi che hanno dato più di un grattacapo a diversi interpreti (Monfort, quindi non l'ultimo arrivato, è caduto malamente, chiudendo penultimo a 42").
In una corsa con alcuni debuttanti eccellenti (Ivan Basso, per fare un nome, esordiva oggi) ma priva dei molti campioni che di solito s'incontravano su queste strade, e che quest'anno saranno alla Tirreno-Adriatico, il verdetto del cronometro ha subito premiato Bozic, che chiudeva con un 3'40", presto sorpassato da Tony Gallopin. Peter Velits, per questione di alcuni centesimi, sopravanzava entrambi ma era a sua volta surclassato da Geoffrey Soupe, che stampava un 3'39".
Il francese della FDJ restava in testa per una buona ora, finché un giovanotto olandese, il talentuoso Wilco Kelderman (della Blanco, naturalmente), non si piazzava davanti al transalpino per soli sei centesimi. David Millar poteva essere l'uomo giusto per far segnare un gran tempo ma il britannico della Garmin-Sharp era lontano dall'olandese di 10".
Predestinato, atteso dal popolo olandese, Kelderman veniva però superato dal Campione francese a crono Sylvain Chavanel. Il portacolori dell'Omega Pharma faceva segnare 3'38", un solo secondo pareva bastare per assicurarsi la prima maglia gialla della corsa. Basso concludeva lontano dai primi, e non era certo questa la sua giornata, mentre un Elia Viviani in formissima si stabiliva al 10° posto.
Chavanel, s'era detto. Balzato in testa e con un secondo di vantaggio su Kelderman pareva già di vederlo sul podio con la maglia gialla ed invece esattamente un minuto dopo Gaudin migliorava di mezzo secondo la prestazione di Chavanel (l'Europcar partiva subito dopo Sylvain). Van Garderen chiudeva lontano, ma a lui interesserà avere la gialla a Nizza, non a Houilles. Gli ultimi a poter impensierire il carneade Gaudin (almeno per i più) erano Lieuwe Westra, che già lo scorso anno diede non pochi pensieri a Bradley Wiggins nella crono finale del Col d'Èze, chiudendo poi secondo, e Richie Porte, il capitano del Team Sky.
L'olandese della Vacansoleil sembrava lanciato verso la conquista del primato ma alla fine accusava un solo secondo di ritardo, piazzandosi sull'ultimo gradino del podio. D'altra parte Porte non dava buoni segnali strada facendo ed il suo tempo era superiore di 9" a quello di Gaudin, prima maglia gialla.
Chavanel per mezzo secondo si lasciava sfuggire la vittoria, quindi Westra, Kelderman, Soupe, Velits, Gallopin, Bozic, Turgot e Grivko a completare la top ten. Appena fuori dai dieci un ottimo Elia Viviani, distanziato di soli 5" e già pronto a rifarsi domani, quando l'arrivo sarà per i velocisti. La classifica è lì, apertissima e facilmente rivoluzionabile.
Domani, dunque: si percorreranno 195 km da Saint-Germain-en-Laye a Nemours, di asperità nemmeno l'ombra ed arrivo allo sprint assicurato, con Viviani, Petacchi (oggi 32° a 8"), Kittel, Boonen e molti altri già pronti a scannarsi. A meno che non salti fuori un uomo a sorpresa, non vengano sconvolti i piani delle squadre degli sprinter. A meno che non salti fuori il Gaudin di turno, insomma.