Vuelta El Salvador WE 2013: Noemi, un vulcano. Le altre arrancano - Cantele vince a El Boqueron ed ipoteca la corsa

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dal nostro inviato

La tappa regina della Vuelta El Salvador ha incoronato una volta di più la nostra Noemi Cantele: la varesina della BePink, già a segno nel GP de Oriente e nella prima frazione della corsa, s'è imposta oggi sull'arrivo in quota del vulcano El Boqueron, conquistando così il suo terzo successo personale in appena quattro giorni, quarto se si considera anche la cronosquadre dominata ieri assieme alle compagne.

Splendida l'esibizione di forza della Cantele che fin da quest'inverno non ha voluto lasciare nulla al caso e s'è preparata per partire forte fin da subito in quello che con ogni probabilità sarà il suo ultimo anno in gruppo. Qui in El Salvador Noemi s'è dimostrata nettamente l'atleta più in forma del plotone e se le due precedenti vittorie potevano comunque lasciare qualche dubbio di tenuta su un'ascesa bestiale come quella di El Boqueron, adesso tenendo conto dei valori espressi e del grande vantaggio in classifica generale il successo finale si può già dire ipotecato.

Con soli 50 km da percorrere in questa tappa e 14 di salita finale si poteva pensare che il gruppo potesse restare tranquillo nel tratto di pianura ed invece un gruppetto di cinque ragazze è riuscito ad evadere dal gruppo: la BePink è riuscita a mettere in questo drappello ben due atlete, Dalia Muccioli e Doris Schweizer, la Pasta Zara ha risposto con Rossella Callovi mentre le altre erano l'americana Marianne Ferreira e la statunitense Staira Teddergreen (Vanderkitten). Con tutte le squadre rappresentate il vantaggio sul gruppo principale è cresciuto molto e le cinque hanno preso in testa l'ascesa di El Boqueron.

Fin dalle sue prime rampe questa salita classica della zona non ha nulla da invidiare a quelle europee delle Alpi o dei Pirenei: la pendenza media è infatti vicina al 10% ma ci sono punte al 21% e pochi sono i tratti in cui si può respirare. Fortunatamente per le ragazze oggi un forte vento ha dato una piccola mano anche per rinfescare un po' l'aria che altrimenti avrebbe potuto fare una selezione ancora maggiore: nonostante ciò il gruppo è esploso e ogni ragazza, dalla prima all'ultima, è salita del proprio passo come se fosse una lunga cronoscalata.

Tra le battistrada le prime a cedere sono state la brasiliana e l'americana, quindi è stata costretta ad arrendersi anche una combattiva Rossella Callovi, il cui obiettivo primario di queste prime corse è soprattutto quello di ritrovare il ritmo di gara senza strafare dopo il lungo periodo di stop. Nel frattempo il gruppo s'era ormai avvicinato inesorabilmente anche alle due atlete della BePink che con la loro azione hanno consentito alla Cantele di stare coperta senza spendere nulla più del dovuto fino al tratto decisivo.

A circa quattro chilometri dal traguardo in uno dei tratti più ripidi di tutta la salita, quello del Mirador, è stata la canadese Veronique Fortin a prendere l'iniziativa e ad attaccare decisa: la 32enne della Garrobo Texops, già seguita tra l'altro dalla Pasta Zara assieme all'altra nordamericana Albershardt, è partita molto bene ma alla sua ruota s'è portata subito un'attenta Noemi Cantele. Proprio la varesina ha destato grandissima impressione nella sua risposta perché con la canadese impegnata a dare fondo a tutte le proprie energie, Noemi si vedeva chiaramente che aveva ancora del margine da spendere: e infatti non è passato molto prima che proprio la Cantele restasse da sola in testa alla corsa.

Alla fine sul traguardo di questa quarta tappa i distacchi sono stati notevoli: Cantele ha rifilato 47" alla Fortin, 52" ad un trio composto dalla colombiana Ana Sanabria e da altre due atlete BePink, Alena Amialiusik e una straordinaria Dalia Muccioli che nonostante la lunga fuga è riuscita a tenere duro piazzandosi in quinta posizione. A 1'07" è arrivata quindi un'altra colombiana, Serika Guluma, seguita a 1'44" da Addyson Albershardt ed Evelyn Garcia. Brutta la prova della brasiliana Clemilda Fernandes che ha chiuso solo decima a due minuti e mezzo dalla Cantele, abbandonando definitivamente ogni sogno di ripetere il successo finale del 2012. Perde molte posizioni in classifica anche Inga Cilvinaite che oggi, su un terreno che certo non è il suo preferito, è arrivata 12a e ci si aspetta molto di più anche dalla colombiana Lorena Vargas, buona protagonista fin qui tra Costarica ed El Salvador e arrivata oggi con un ritardo superiore ai cinque minuti.

Adesso rimangono solo tre tappe alla conclusione della Vuelta ma salvo incidenti o malanni clamorosi il primo posto non è più in discussione: Noemi Cantele ha portato il suo vantaggio sulla seconda in classifica a 3'10", ma il margine è ancora maggiore visto che questa è la bielorussia Alena Amialiusik, sua compagna di squadra. Per il podio i giochi sono comunque molto aperti perché a 3'32" c'è la colombiana Guluma, a 4'24" troviamo a pari Fernandes, Cilvinaite e Sanabria con la salvadoregna Garcia che è settima a 4'48".