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Coppa del Mondo Hoogerheide WE 2013: Dalla bufera spunta Marianne - Vince Vos. Bene le azzurre: Lechner 4a, Rossi 8a

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Al GP Van der Poel terza vittoria consecutiva in Coppa del Mondo per Marianne Vos © Anton Vos/Cor Vos/BettiniphotoAd un certo punto ci sperava, Sanne Van Paassen, che Marianne Vos se la portasse fino al traguardo, lasciandola vincere nell'ottavo ed ultimo appuntamento di Coppa del Mondo, il GP Adrie Van der Poel. Sarebbe stato come chiudere un cerchio che s'era aperto il 21 ottobre a Tabor, proprio con la vittoria della Van Paassen - l'unica in Coppa - in uno sprint a due con Katie Compton.

La stagione, da Plzeň in poi, ha preso una via diversa e la coppa di cristallo è andata alla statunitense, già assicuratasi la vittoria finale in quel di Roma e per questo oggi assente. Motivo in più, da parte della Van Paassen, per sperare in una vittoria a conclusione di una stagione tutto sommato buona (e mancano ancora i Mondiali di Louisville).

Insomma, Sanne avrebbe voluto vincere in Olanda, invece niente, Marianne Vos ha giocato con la compagna di club per un paio di giri, voltandosi frequentemente per controllarne la posizione. Ma alla terza tornata, quando la Van Paassen s'è portata in testa, cadendo rovinosamente sul ghiaccio di una curva verso destra, Marianne ha dapprima sorpassato la connazionale, quindi s'è voltata e, vedendo che se avesse atteso avrebbe rischiato di far rientrare altre atlete da dietro, ha preferito dare una bella accelerata. Nasce così la terza vittoria consecutiva in Coppa del Mondo (la settima del 2013 su sette cross disputati) di Marianne Vos.

La partenza come al solito sorride alle olandesi ma sulla neve (e sul ghiaccio) di Hoogerheide chi se la cava meglio, oltre alla solita Vos, è la connazionale e compagna di squadra dell'iridata, Sabrina Stultiens. Questa diciannovenne di Peel en Maas parte a razzo e si porta dietro per tutto il primo giro la Vos, scandendo un buon ritmo e mostrando solo qualche incertezza nelle discese piene di ghiaccio (ma saranno parecchie a scivolare ed a finir lunghe, compresa la Campionessa del Mondo).

Dopo il primo giro Sanne Van Paassen si porta sulla Vos mentre la Stultiens, scivolata su una scalinata di ghiaccio, ha dovuto cedere. E proprio sulla scalinata, quando tutte vengono bloccate dall'incertezza della Stultiens, è la Lechner a rimontare, prendendo una via alternativa e ritrovandosi terza alle spalle di Vos e Van Paassen. Alle spalle dell'altoatesina di Appiano c'è la sempre pericolosa transalpina Christel Ferrier-Bruneau in gran rimonta.

Mentre davanti Vos guida e Van Paassen segue, andando fin troppo d'amore e d'accordo con l'iridata, dietro è proprio la Lechner a scivolare su un lastrone. Ne approfitta subito la Ferrier-Bruneau, che si porta in terza posizione e mette tra sé e la Campionessa italiana una decina di secondi. Alla fine del secondo giro Vos e Van Paassen vantano 25" su Ferrier-Bruneau, 30" su Lechner e 37" sul gruppetto inseguitore guidato dalla Campionessa europea Helen Wyman. Inizia il terzo giro e Sanne Van Paassen si mette in testa a tirare; Marianne Vos lascia fare finché la connazionale non scivola sul ghiaccio finendo a terra.

È il momento di allungare e la Vos non se lo fa chiedere due volte. Pone subito tra sé e la Van Paassen 11" mentre dietro la Ferrier-Bruneau è impegnata a difendersi dagli attacchi della Lechner (a sua volta in guardia, ché la svizzera Jasmin Achermann sta rinvenendo). Il terzo giro corso in 7'38" ed il quarto in 7'38" (contro i 7'58" e 7'54" della Van Paassen) portano Marianne Vos ad arrivare all'ultima tornata con un margine sulla Van Paassen di 35", mentre Christel Ferrier-Bruneau è a 51" ed Eva Lechner a 1'09".

Nell'ultimo giro, mentre le prime tre posizioni (Vos, Van Paassen e Ferrier-Bruneau) non sono messe in discussione da qualche scivolata, la Lechner si difende da una Achermann che ha concluso davvero forte e che otterrà il 5° posto di giornata. Alle spalle della svizzera termina la Campionessa belga Sanne Cant, a 1'48" dalla Vos, mentre Helen Wyman precede un'ottima Vania Rossi, 8a di giornata (con la Lechner sono due italiane nella top ten, quasi un evento). Ellen Van Loy e Nikki Harris chiudono la top ten.

Per l'Italia, oltre alle già citate Lechner e Rossi, non bisogna dimenticare un'Alice Maria Arzuffi che terminerà 16a mentre l'altra giovane a disposizione del direttore tecnico Fausto Scotti, Francesca Cauz, è 21a. Insomma, globalmente si tratta di una bella prova in vista dei Mondiali di Louisville. Se la Lechner vi prenderà parte una top ten sarà quasi assicurata, ma anche la Vania Rossi vista in azione quest'oggi può davvero stupire. Per quanto riguarda Arzuffi e Cauz, sono giovani (rispettivamente classe '94 e '92) e queste convocazioni in Coppa del Mondo servono loro più che altro a fare esperienza, i risultati arriveranno con il tempo. Insomma, dalle nevi di Hooogerheide esce un'Italia più che soddisfacente, specialmente in chiave futura.

Tornando al presente, come detto Katie Compton, pur concedendosi il lusso di un'assenza, conquista la sua prima Coppa del Mondo. Eloquenti i 90 punti di vantaggio sulla seconda, Sanne Van Paassen (390 dell'americana contro 300 dell'olandese). Terza piazza finale per l'ottima britannica Nikki Harris, a quota 276, che precede di due lunghezze Helen Wyman. Cant, Vos, Achermann, Ferrier-Bruneau, Chainel-Lefevre e la ceca Havlikova chiudono la top ten, con la prima italiana, ancora Eva Lechner, 14a a 127 punti.

Una Coppa del Mondo mai incerta, quella appena conclusasi: forse la vittoria della Van Paassen sulla Compton a Tabor aveva fatto pensare ad un bel duello ma sin da Plzeň la statunitense aveva iniziato a vincere, portando a casa quattro primi posti (appunto Plzeň, Koksijde, Roubaix e Namur) e tre piazze d'onore (Tabor, Heusden-Zolder e Roma). Una Coppa del Mondo chiusa prestissimo sia per le prestazioni della Compton che per il fatto che la Van Paassen non sempre è stata all'altezza del confronto, subendo troppi passaggi a vuoto.

Una Coppa, infine, che ha visto la Vos, da quando ha riattaccato il numero sulla schiena, vincere in tre occasioni su quattro (soltanto a Namur ha chiuso al 3° posto), pienamente lanciata verso la conquista del suo sesto titolo mondiale nel ciclocross, tra due settimane a Louisville. In Kentucky l'olandese dovrà sudarsi la vittoria, ben conscia che le avversarie la conoscono e faranno di tutto per renderle la vita difficile. A partire da quella Katie Compton che da settembre, dai primi cross notturni di Las Vegas, non pensa ad altro che a conquistare l'oro a Louisville.

Francesco Sulas

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