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Coppa del Mondo Hoogerheide 2013: Mago Bina, rally su neve e ghiaccio - Vittoria al ceco. La Coppa è di Niels Albert | Cicloweb

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Coppa del Mondo Hoogerheide 2013: Mago Bina, rally su neve e ghiaccio - Vittoria al ceco. La Coppa è di Niels Albert

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Martin Bina sul podio di Hoogerheide tra Lars Van der Haar e Simon Zahner © Dion Kerckhoffs/Cor Vos/Bettiniphoto

Dall'ultima prova di Coppa del Mondo di questa stagione, disputata oggi in Olanda a Hoogerheide, non ci si poteva proprio attendere di più. Neve e ghiaccio hanno reso iperspettacolare una gara che alla fine ha offerto molti spunti di discussione: abbiamo assistito infatti alla prima vittoria di prestigio del ceco Martin Bina, al primo podio in Coppa del Mondo senza un corridore belga da 12 anni a questa parte, ad una lotta incertissima e risolta solo da un colpo di scena finale tra Niels Albert e Kevin Pauwels per la vittoria finale della challenge ma anche a tanti virtuosismi tecnici dei corridori solo per riuscire a stare in piedi.

Partiamo proprio dal vincitore a sorpresa della gara oggi, il 29enne ceco Martin Bina. Specialista dei percorsi ghiacciati, Bina in questa stagione s'era messo in grande evidenza soprattutto in Repubblica Ceca nelle prove della Toi Toi Cup, rassegna in cui ha vinto cinque prove su otto (si aggiungono anche altre due vittorie in corse internazionali in Slovacchia). Fino ad oggi Bina aveva fatto vedere le cose migliori in patria anche ad alto livello: nel 2001 a Tabor s'era laureato campione del mondo della categoria juniores, nel 2008 sempre a Tabor si piazzò terzo in una prova di Coppa del Mondo e sempre il circuito di Tabor lo portò fino al quarto posto nel Mondiale nel 2010. E oggi che Bina ha trovato tutte le condizioni ideali è esploso andando a vincere meritatamente per distacco a Hoogerheide.

Per i ciclocrossisti cechi la gara s'era messa bene fin dal principio grazie ad un ottimo scatto in partenza sia di Simunek che di Bina: Radomir è ha iniziato subito molto forte ed è stato lui a fare la prima selezione nel giro inaugurale. Pur non essendo compagni di squadra, i due sono rimasti sempre vigili nelle posizioni d'avanguardia, passando anche in testa in diverse occasioni nei tratti più tecnici e scivolosi. Alla fine Bina ha piazzato l'allungo decisivo nel corso del sesto giro ma gli ultimi tre giri e mezzo sono stati comunque entusiasmanti visto che il vantaggio del ceco ha oscillato tra i 7" e i 12" ed un qualsiasi errore o inconveniente poteva costargli carissimo.

Oltre alla sorpresa per la vittoria di Bina, la gara di oggi sarà ricordata anche per l'assenza di corridori belgi sul podio, un fenomeno che in Coppa del Mondo non si verificava esattamente da 12 anni, dalla prova francese di Pontchâteau del 21 gennaio 2001: anche quel giorno si trattava dell'ultima prova della stagione e l'olandese Richard Groenendaal s'impose davanti al nostro Daniele Pontoni e al ceco Petr Dlask. Oggi immediatamente alle spalle di Bina si sono piazzati il giovane talento Lars Van der Haar (Olanda) e lo svizzero Simon Zahner (autore del giro più veloce).

Sempre più impressionante l'olandese della Rabobank che a inizio anno ha preferito gareggiare contro gli élite piuttosto che nella categoria Under 23: all'inizio c'era molta curiosità su quello che avrebbe potuto fare, ma la vittoria nel campionato nazionale, due secondi posti ed il quarto posto finale in Coppa del Mondo sono un bottino assolutamente più che positivo. Al termine della gara odierna è proprio Van der Haar quello con i rimpianti maggiori: nel primo giro un contatto con Bina gli ha fatto perdere posizioni ed una decina di secondi, costringendolo ad un recupero che potrebbe avergli portato via quel pizzico di energie utili a colmare il gap di pochi secondi nei giri conclusivi.

Arriviamo quindi al capitolo Belgio, non tanto per parlare del quarto posto di Sven Nys (partito bene, scivolato e riuscito alla grande all'ultimo), ma della della battaglia sportiva tra Niels Albert e Kevin Pauwels con in palio il successo finale della Coppa del Mondo; la sfida è stata ricca di colpi di scena ed alla fine ha premiato l'iridato della BKCP Powerplus che però se l'è vista molto brutta in alcuni frangenti ed i brividi non li ha avuti solo per il gelido clima olandese.

Alla partenza Albert s'è trovato con un ulteriore vantaggio da sommare ai 16 punti da difendere in classifica: il neocampione belga Klaas Vantornout, infatti, non ha potuto prendere il via a causa di una caduta patita ieri a Zonnebeke e così Pauwels s'è trovato senza un compagno di squadra preziosissimo e che avrebbe potuto prestarsi a giochi tattici importanti. Nonostante questo Pauwels è partito subito molto deciso e ha provato a mettere in difficoltà Albert fin dal primo giro per colpirlo nel suo punto più debole, la testa: in più di un'occasione il leader della Sunweb s'è portato in testa a scandire il ritmo ed al primo passaggio sotto lo striscione d'arrivo il vantaggio sul rivale era di 8".

Ovviamente era troppo presto per affondare il colpo e subito dopo i due sono tornati uno in scia all'altro. Pur senza attaccare, però, Pauwels ha logorato lentamente le sicurezza di Albert che giro dopo giro ha iniziato prima a fare piccole sbavature, poi errori sempre più vistosi in alcune curve: Kevin invece ha pedalato molto bene per tutta la gara e la marcatura durata per tutta la fase centrale di corsa (i due sono rimasti quasi sempre 5° e 6° nel primo gruppo) è terminata al penultimo giro con Pauwels che ha aperto il gas rimontando velocemente molte posizioni. Mentre Albert scivolava in settima posizione, Pauwels si issava in seconda posizione, che significava vittoria della Coppa del Mondo: la sfortuna, però, è andata di nuovo a colpire la Sunweb sotto forma di salto di catena e Pauwels ha perso tutto, terminando solo ottavo quando poco prima sembrava aver chiuso i giochi a proprio favore.

I 3'53" da recuperare ad Albert nel Bpost Bank Trofee e gli 8 punti da Nys nel Superprestige mettono Pauwels in una posizione assai poco favorevole ed il belga adesso dovrà puntare tutto sul Campionato del Mondo di Louisville tra due settimane. Sempre pensando all'appuntamento iridato oggi è arrivata un prova non particolarmente brillante dei nostri azzurri: dopo il podio di Roma il campione italiano Marco Aurelio Fontana ha chiuso solo 17°, poco davanti ad Enrico Franzoi che è arrivato 20°. Vista la particolarità del percorso con un fondo ghiacciato e innevato, la gara può anche non fare molto testo ma si sperava in un buon piazzamento (soprattutto per quanto riguarda Fontana) per provare a migliorare la posizione sulla griglia di partenza che in alcune gare può essere fondamentale.

Sebastiano Cipriani

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