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World Tour 2013: FDJ, occhi puntati su Démare e Pinot - Pochi cambiamenti ed un gruppo giovane per Marc Madiot

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Linea verde e campagna acquisti limitata per la francese FDJ © BettiniphotoIl team francese nel 2012 ha fatto il suo ritorno nel World Tour e, non c'è che dire, i risultati sono stati più che positivi: ben 24 le vittorie, nello specifico 7 per Bouhanni, 6 per Démare, 3 per Hutarovich, 2 per Fédrigo e Pinot e 1 a testa per Elissonde, Pauriol, Roy e Vichot. Vittorie come le due tappe al Tour con Fédrigo e Pinot, il tricolore con Bouhanni e la Vattenfall con Démare rappresentano un prestigioso bottino per una squadra giovane e pressoché autoctona.

La squadra non si discosta molto da quella di quest'anno con sei innesti ed altrettanti addii. Alexandre Geniez proviene dall'Argos-Shimano e lascia la squadra olandese anche per alcune incomprensioni seguite alla mancata partecipazione al Tour. Laurent Mangel arriva dalla Saur-Sojasun dove, anche per il cambio di sponsor che apre un nuovo ciclo, la sua esperienza volgeva al termine. Murilo Fischer rappresenterà un terzo della colonia straniera del team, dividendosi con il canadese Rollin ed il finalndese Veikkanen. Laurent Pichon salta nel circuito mondiale arrivando dalla Bretagne dove si è ben comportato in molte gare nazionali, ultima delle quali la Paris-Tours in cui ha conseguito un eccellente quinto posto. Altro atleta proveniente dalla Bretagne è Johan Le Bon, classe 1990 passato giovanissimo ma che deve ancora fare il salto di qualità. Il sesto nuovo innesto è Emilien Viennet, che è anche un valente ciclocrossista.

Per quanto riguarda le partenze, il discorso non può che cominciare dal ritiro di Frédéric Guesdon, alfiere della squadra sin dalla formazione nel 1997, anno in cui vinse a sorpresa la Paris-Roubaix, corsa a cui ha partecipato in diciassette occasioni e che ha rappresentato l'ultima prova in carriera. Steve Chainel e Yauheni Hutarovich approdano dai cugini dell'Ag2r mentre Remi Pauriol va alla Sojasun e Gabriel Rasch raggiunge il connazionale Boasson Hagen alla Sky.

Esperti per tappe e gare in linea
Sandy Casar, con il ritiro di Guesdon, diventa il corridore più "affezionato" a Madiot; l'anno prossimo parteciperà, verosimilmente, al suo dodicesimo Tour consecutivo dove proverà, come sempre, ad azzeccare una fuga. Nella specialità il parigino è in buona compagnia, essendo accompagnato nella ricerca da Pierrick Fédrigo: quest'anno, per il terzo Tour consecutivo, il corridore di Marmande ha vinto una tappa alla Boucle e, senza dubbio, cercherà di continuare questa striscia vincente. Jérémy Roy e Jussi Veikkanen sono specialisti nelle fughe da lontano ma, a differenza dei due compagni citati in precedenza, non riescono a cogliere le occasioni. Anthony Geslin e Matthieu Ladagnous si indirizzano verso le prove primaverili, settore in cui la squadra ha poche altre carte da spendere.

Giovani per tappe e gare in linea
Yoann Offredo torna dopo il contestato anno di squalifica dovuto alle tre mancate reperibilità; il 2013 lo vedrà certamente affamato di rivincita già da inizio stagione e dalla Sanremo disputata solo due volte ma, in entrambi i casi, facendosi vedere nelle battute finali della Classicissima, per poi proseguire nelle classiche del Nord. Attenzione a lui perché potrebbe essere un nome a sorpresa in molte occasioni. Alexandre Geniez arriva sia per far bene nelle classiche di un giorno sia, smesse le ambizioni personali, per aiutare Pinot nelle montagne più dure. Arthur Vichot è reduce dalla fuga vittoriosa nella 5° tappa del Delfinato e da un rendimento costante tutto l'anno; secondo le idee di Madiot, il futuro lo porterà a duellare con i grandi specialisti nelle classiche ardennesi e, anche per questo, una parte di stagione sarà dedicata a queste prove.

Corridori da GT
Thibaut Pinot ha avuto nel 2012 il suo anno di consacrazione, diventando a tutti gli effetti il maggior talento francese nell'immediato e non solo in prospettiva. Col suo 10° posto finale a Parigi è diventato il più giovane corridore nella top-10 della Boucle dai tempi di Raymond Impanis nel lontano 1947; il 2013 sarà per forza di cosa focalizzato sul Tour numero 100 dove proverà a migliorare la posizione finale, aiutato in questo dal maggior numero di montagne presenti rispetto a quest'anno. Arnold Jeannesson è reduce da una stagione segnata dalla caduta in Catalunya nella tappa innevata, con tanto di ferita al ginocchio; da lì in poi la sua stagione, ben partita con un 6° posto alla Paris-Nice, è stata compromessa. Il suo 2013, complice l'esplosione di Pinot, sarà influenzato dalle scelte del compagno, a cui potrebbe dare una mano nel mese di Luglio. Kenny Elissonde sembra avere, con le dovute proporzioni, un destino simile a Pinot, crescendo velocemente e bruciando le tappe. Non stupiamoci se già quest'anno si farà vedere in gare di buon livello.

Esperti gregari
David Boucher e Mickaël Delage sono due gregari adatti alle gare del Nord, abili sia nelle fughe che nell'aiutare i compagni di squadra. Laurent Mangel, Cédric Pineau e Dominique Rollin mescoleranno fughe con prezioso lavoro per i capitani. Francis Mourey, bravo ciclocrossista, su strada non rende allo stesso livello ed aiuterà per tutto l'anno i compagni.

Giovani gregari
Arnaud Courteille, da quando è professionista, non ha raccolto risultati di rilievo e, come fatto nelle scorse stagioni, si metterà a disposizione dei compagni. Emilien Viennet è un neo pro poliedrico, capace di ben figurare in molti percorsi; tuttavia viene da un 2012 deludente, in cui non ha raccolto risultati interessanti e, verosimilmente, affronterà la prima stagione tra i grandi con poche occasioni individuali.

Esperti da volata
Murilo Fischer arriva dalla Garmin nella quale era incaricato di aiutare Farrar nelle volate; in FDJ il suo compito non sarà dissimile, pur avendo maggiori occasioni individuali in cui poter far bene, restando comunque un lontano parente di colui che dominò la seconda parte della stagione italiana 2005. William Bonnet è il classico sprinter senza acuti che si piazza spesso e volentieri nelle prime 15 posizioni del gruppo, facendosi vedere raramente.

Giovani da volata
Arnaud Démare, nella sua prima stagione da professionista, ha lasciato letteralmente a bocca aperta vincendo e convincendo per tutto l'anno, con la sola eccezione del Giro; il 2013 lo vedrà impegnato nelle prime classiche dell'anno, compresa la Roubaix in cui potrebbe ben figurare, per poi indirizzarsi verso un grande giro, quasi certamente il Tour. Nacer Bouhanni, dopo un 2011 sonnacchioso, ha volato per tutto l'anno ciclistico, con la gemma della vittoria al campionato nazionale; la coesistenza con Démare indurrà, ovviamente, a diversificare gli obiettivi per non pestarsi i piedi e, in quest'ottica, una sua partecipazione al Giro è possibile. Chi al Giro ha già preso parte, sorprendendo tutti nelle prime tappe, è Geoffrey Soupe, capace di arrivare 3° nella prima volata del Giro 2012; coperto da quei due talenti puri, potrebbe cercare di migliorare la sua tenuta in salita per diventare un corridore adatto a tappe mosse, caratteristiche che parzialmente già possiede. Laurent Pichon è un neoarrivo capace di difendersi in volate di gruppo e di far bene in quelle ristrette.

Cronoman
Anthony Roux ha avuto un cattivo 2012, influenzato da un'infezione intestinale contratta in Aprile; le sue capacità nelle crono non si discutono e cercherà di ritrovarsi nella stagione che sta per iniziare. Benoît Vaugrenard è un fedelissimo di Madiot, dato che corre per lui dal 2003, ma non riesce ad ottenere risultati di rilievo dal 2010; cronometro e gregariato saranno il suo pane quotidiano. Johan Le Bon, passato pro già a vent'anni (era il 2010), deve ancora abituarsi completamente all'alto livello del professionismo ma, nonostante tutto, contro il tempo si dimostra sempre affidabile.

Alberto Vigonesi

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