Giro d'Italia Cross 2012: Fontana e Lechner, conferme finali - Franzoi con la febbre, en-plein Bertolini

Versione stampabile

Ieri ad Orvieto s'è concluso il Giro d'Italia di ciclocross con la sesta ed ultima tappa: gara molto importante, nonostante molte classifiche fossero ormai chiuse, perché proprio il circuito umbro assegnerà nel 2014 le maglie tricolori di campioni italiani (nel 2013 saranno a Vittorio Veneto). Rispetto alla tappa dell'anno scorso vinta da Franzoi il percorso è stato leggermente modificato ed è uscita fuori una corsa molto selettiva, anche per la presenza di un fondo fangoso che ha complicato il tutto. Da lodare il lavoro dell'organizzazione se si pensa alla recente alluvione che ha colpito la zona.

Con cinque vittorie nelle prime cinque prove, Enrico Franzoi sembrava destinato a chiudere la rassegna con un fantastico en plein, ma il leader della Selle Italia Guerciotti è stato fermato in via precauzionale dopo un lieve attacco influenzale nei giorni scorsi: Franzoi era già vincitore matematico della maglia rosa ed i tecnici hanno deciso di non correre rischi alla vigilia di un periodo cruciale per il mondo del ciclocross. Fermo ai box per problemi di salute anche il campione italiano Elia Silvestri.

Nella prova open maschile, priva di questi due grandi protagonisti, la vittoria è andata a Marco Aurelio Fontana che dal suo esordio stagionale a Faé di Oderzo è migliorato gara dopo gara: al Campionato Italiano del 13 gennaio potremo assistere ad un bel duello con Franzoi ma non dimentichiamoci che prima, il 6 gennaio, ci sarà anche la prova di Coppa del Mondo a Roma. Fontana ha dominato la gara di Orvieto tagliando il traguardo con 1'11" di vantaggio sul 23enne Mirko Tabacchi e 1'40" su Bryan Falaschi, miglior Under 23. Questa vittoria ha portato anche Fontana al quarto posto finale del Giro d'Italia, nonostante abbia ne abbia saltato esattamente la metà: nella generale, come detto, successo di Franzoi che ha preceduto Tabacchi e Ponta (ieri sesto). La Selle Italia Guerciotti ha potuto festeggiare anche per la vittoria nella classifica Under 23 di Bryan Falaschi, arrivato a pari punti con Nicolas Samparisi ma premiato per il miglior piazzamento nell'ultima tappa.

Anche tra le donne i giochi per la maglia rosa erano già chiusi con Vania Rossi (Centro Sportivo Esercito) già certa del primo gradino del podio: la 29enne romagnola aveva messo le cose in chiaro vincendo le prime tre tappe (Paterno, Pezze di Greco e Brugherio) e poi ha controllato. Forse la sicurezza del primo posto ha tolto anche un po' di grinta a Vania Rossi nell'ultimo appuntamento che l'ha vista chiudere al quarto posto con un distacco complessivo vicino al minuto e mezzo.

La vittoria di tappa è andata a Eva Lechner, già a segno domenica 9 a Silvelle di Trebaseleghe. Proprio come Fontana, la bolzanina della Colnago Südtirol ha iniziato la sua stagione di ciclocross in leggero ritardo a causa dell'intensa attività estiva in Mountain Bike: adesso con una preparazione specifica ed un pizzico di fortuna l'obiettivo di ottenere un podio al Campionato del Mondo di Louisville (Stati Uniti) non sembra proprio utopia. A Orvieto Lechner ha battuto di 33" la 20enne Francesca Cauz e di 1'12" Francesca Cucciniello.

Molto interessante la classifica generale finale: il podio finale è stato occupato nell'ordine da Vania Rossi, Francesca Cuccieniello ed Eva Lechner ma dietro alle tre atlete più esperte del movimento italiano troviamo una schiera di giovani molto promettenti: Scandolara ha 22 anni, Cauz e Valentini 20, Arzuffi appena 18.

Chiudiamo con uno sguardo alle categorie juniores. Tra i maschi è ancora la Selle Italia Guerciotti a portare a casa la maglia rosa: nettissima la superiorità di Gioele Bertolini che ha vinto tutte e sei le tappe e ad Orvieto neanche una rottura del cambio è riuscita a fermarlo: Nadir Colledani è tagliato il traguardo a 17" dal vincitore e s'è dovuto accontentare del quarto secondo posto consecutivo. Chiara Teocchi e Rebecca Gariboldi hanno dato vita ad un appassionante duello tra le ragazze e hanno finito per dividersi il bottino in palio nell'ultima gara: a Teocchi la maglia rosa (3 successi di tappa), a Gariboldi il successo parziale che fa il bis con quello ottenuto a Paterno nella prima prova.