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World Tour 2013: Clamoroso ad Aigle, Katusha fatta fuori! - L'UCI apre le porte del WT ad Argos e Saxo

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Come alla Vuelta: Rodríguez era sicuro della licenza WT (per la Katusha), e invece Contador (con la Saxo) lo beffa © BettiniphotoLa bomba è scoppiata pochi minuti prima delle 18 e ha lasciato di stucco quasi tutto il mondo del ciclismo professionistico: la Commissione Licenze dell'UCI ha bocciato la candidatura della Katusha e quindi la squadra russa resterà fuori dal World Tour 2013. Una decisione assolutamente sorprendente ed inaspettata dopo che questa giornata, indicata dall'Unione Ciclistica Internazionale come quella dell'ufficializzazione di tutte le licenze, era stata animata dalle indiscrezioni: prima dell'annuncio ufficiale da Aigle, la prima a confermare la propria licenza era stata la Argos-Shimano, seguita poi dalla FDJ e quindi dalla Lotto, con la Saxo Tinkoff di Contador che a quel punto sembrava irrimediabilmente fuori. E quindi è arrivata la bomba.

Nel 2013 le squadre che faranno parte della prima divisione saranno quindi AG2R La Mondiale, Astana Pro Team, BMC Racing Team, Cannondale, Euskaltel Euskadi, Ex Rabobank, FDJ, Garmin Sharp, Lampre-Merida, Lotto Belisol, Movistar, Omega Pharma-Quick Step, ORICA GreenEDGE, RadioShack Nissan, Sky Procycling, Team Argos Shimano, Team Saxo Tinkoff e Vacansoleil-DCM: ben tre olandesi, due per Italia, Stati Uniti, Spagna, Francia e Belgio. Ottimi i colpi di AG2R, Argos Shimano ed Euskaltel (per la quale i problemi economici li ha la Fundación Euskadi, attuale società di gestione, e non la Basque Pro Cycling Team che subentrerà nel 2013) che si sono assicurate una licenza di quattro anni fino al 2016 mentre Garmin, Saxo Bank ed anche l'ex Rabobank (ancora senza un nome) hanno ricevuto una licenza biennale.

Che qualcosa non andasse nella documentazione della Katusha lo si era già capito al momento dell'assegnazione delle prime licenze: la formazione russa, infatti, era stata rimandata all'esame della Commissione nonostante fosse in possesso di una licenza ancora valida per il 2013, ma lo stesso era accaduto anche per Movistar e RadioShack; e nelle ipotesi della vigilia relativamente a una possibile esclusione a sorpresa, si era più portati ad indicare l'ex squadra di Bruyneel (pesantemente coinvolto nell'affaire Armstrong) che non quella russa, passata giusto questo inverno dalla gestione di Holczer a quella di Ekimov. E poi questa esclusione fa ancora più clamore se si pensa al fatto che la Katusha in questo 2012 ha vinto il ranking inviduale del World Tour con Joaquim Rodríguez piazzandosi seconda in quello a squadre dietro solo alla Sky: anche nella classifica di merito la Katusha era entrata tranquillamente tra le prime 15 che hanno licenza automatica a patto di rispettare i criteri amministrativi, etici e finanziari.

Il motivo dell'esclusione va ricercato proprio tra quei tre criteri che negli ultimi anni erano sempre passati in secondo piano ma che sulla carta hanno sempre avuto importanza pari al valore sportivo dei corridori in rosa. Per il momento né l'UCI né la Katusha hanno comunicato ufficialmente i motivi di tale bocciatura e quindi possiamo solo fare ragionamenti su ipotesi e sulle prime indiscrezioni che stanno cominciando a circolare.

Per quanto riguarda il criterio etico c'è molto da dire. Il nuovo team manager, Vyacheslav Ekimov, è stato uno dei compagni di squadra di Lance Armstrong alla US Postal in tutti gli anni finiti sotto esame dal dossier della USADA (dal 2000 al 2004 ha sempre fatto parte del team mandato al Tour de France) ma non è che il suo predecessore Hans Michael Holczer avesse trascorsi molto più limpidi (vedi Gerolsteiner). Per quanto riguarda il fronte corridori, in molti, Menchov in primis, sarebbero coinvolti nell'inchiesta padovana su Ferrari ed in questa stagione c'è stata anche la positività di Denis Galimzyanov che va unita a quella di Kolobnev nel 2011 e allo scandalo che vede coinvolto proprio quest'ultimo accusato di aver "venduto" la Liegi 2010 a Vinokourov. Un'immagine pulita è un'altra cosa, eppure altre formazione hanno situazioni simili, se non addirittura peggiori.

In realtà i problemi che hanno portato all'esclusione della Katusha dal World Tour potrebbero non essere particolarmente gravi visto che nel comunicato ufficiale dell'UCI s'è tenuto a precisare che la squadra russa potrà sempre far richiesta di affiliarsi come Professional. A questo punto si potrebbe immaginare qualche errore nella documentazione presentata anche se dalla Spagna rimbalza una voce secondo cui l'ex manager Holczer avrebbe lui stesso consegnato alla Commissione Licenze documenti per provare alcune irregolarità finanziarie: un ramo dell'inchiesta del pm Roberti di Padova verte proprio su evasione fiscale attraverso alcuni conti svizzeri.

Se poi invece non si vuole credere all'indipendenza di questa Commissione Licenze bisogna citare la figura dell'ex Katusha Andrei Tchmil, favorito per la presidenza dell'Unione Ciclistica Europea (EUC) e dato anche come possibile sfidante di Pat McQuaid alla presidenza UCI alle elezione di fine 2013: a voler essere dietrologi, si può immaginare un dispetto, un mettere i bastoni tra le ruote, da parte della gestione McQuaid ai danni dell'universo che ruota intorno a Tchmil (e a Makarov, "grande elettore" dell'ex vincitore di Sanremo, Fiandre e Roubaix). Un piccolo segnale in tal senso potrebbe essere anche rintracciabile nelle tre licenze date alle squadre d'Olanda, terra del mai tramontato Hein Verbruggen.

In ogni caso la Katusha potrebbe anche optare per un ricorso al TAS e puntare ad un ripescaggio in un ipotetico World Tour a 19 squadre ma, seppur possibile, al momento questo non sembra ancora uno scenario concetro.

Oltre a tutte le possibili cause di bocciatura della Katusha bisogna anche parlare delle conseguenze sul piano sportivo di questa decisione perché, come detto, tra i corridori coinvolti c'è uno dei migliori in assoluto del 2012, quel Joaquim Rodríguez che ha vinto Lombardia e Freccia Vallone oltre ai podi sia al Giro d'Italia (secondo) che alla Vuelta (terzo). Il corridore catalano, così come Alexandr Kolobnev, Denis Menchov, Daniel Moreno, Alexander Kristoff e gli italiani Luca Paolini e Giampaolo Caruso, è un personaggio che può essere decisivo per garantire alla squadra russa inviti a corse prestigiose anche nel caso in cui il management dovesse accontentarsi dello status di Professional.

Per il 2013 Purito aveva indicato come suo obiettivo principale il Tour de France, ma restando fuori dal World Tour sarà molto difficile ottenere un invito per la Boucle: la ASO non ha mai fatto troppo caso ai nomi di campioni lasciati a casa e la sensazione è che i francesi potrebbero "sacrificare" senza grossi problemi il corridore spagnolo. Questa potrebbe essere la fortuna di Giro d'Italia e Vuelta a España che potrebbero vantare un grosso nome in più nella propria startlist, specialmente se già ben conosciuto dai tifosi visto che quest'anno Purito è stato 10 giorni in maglia rosa e 13 in maglia rossa: a rimetterci potrebbe essere, però, il ciclismo italiano, perché una Wild Card alla Katusha e la voglia di internazionalità di Acquarone potrebbero togliere spazio ad una delle nostre professional, la Bardiani-CSF dei Reverberi o la Vini Fantini di Citracca e Scinto. Il tutto andrà comunque valutato anche alla luce delle evoluzioni del Movimento per un Ciclismo Credibile, che sta raccogliendo sempre più consensi nell'ambiente e che potrebbe avere un peso negli indirizzi di scelta degli organizzatori in tema di inviti: e la Katusha, almeno al momento, non fa parte del MPCC.

Visto che tutto ruota attorno a Joaquim Rodríguez non bisogna escludere a priori anche la possibilità che Purito decida di cambiare squadre per tentare di giocarsi tutte le proprie carte sul sogno del Tour de France: a maggio compirà 34 anni e difficilmente, tra valore atletico e caratteristiche del percorso, sarebbe facile per lui avere in futuro un'altra chance così ghiotta. I regolamenti dell'UCI consentirebbero a tutti i corridori della Katusha di svincolarsi senza pagare penali, un po' come è successo di recente con il passaggio di Meersman dalla Lotto alla Omega Pharma: a questo punto dell'anno, soprattutto dal punto di vista economico, di squadre in grado di accogliere Purito tra le proprie fila non se ne vedono, ma qualche team senza un leader affidabile per classiche o grandi giri (magari Argos o Vacansoleil) potrebbe avere già calcolatrice e telefono in mano per studiare tutti i conti e sentire le disponibilità degli sponsor.

Sebastiano Cipriani

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