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World Tour 2013: RCS e le classiche alla domenica - Sanremo e Lombardia, pro e contro dello spostamento

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Nel 2013 Milano-Sanremo e Giro di Lombardia si correranno di domenica: ci sarà più pubblico sulle strade? © BettiniphotoIeri il Consiglio del Ciclismo Professionistico dell'UCI ha approvato, su richiesta di RCS Sport, lo spostamento di data della Milano-Sanremo e del Giro di Lombardia che quindi non si correranno più di sabato, bensì di domenica, rispettivamente il 17 marzo ed il 6 ottobre. La notizia ha subito acceso delle discussioni interessanti tra favorevoli e contrari al cambiamento di data tanto che gli stessi organizzatori delle due corse hanno voluto pubblicare una serie di punti su cui si sono basati per la loro decisione. Proviamo quindi ad analizzare i pro ed i contro di questa novità che coinvolgerà le due classiche italiane più prestigiose a partire dal 2013.

Sicurezza
Il primo punto nel comunicato stampa di RCS riguarda proprio un aspetto fondamentale per l'organizzazione della gara: «Maggiore sicurezza per la corsa: la domenica è una giornata, sulle strade italiane, con meno traffico rispetto al sabato. Questo creerebbe meno disagi sia allo svolgimento della gara che alla popolazione».

L'aspetto primario di ogni organizzatore deve essere proprio quello di garantire un evento in totale sicurezza sia per i protagonisti attivi che per il pubblico e su questo non si possono fare troppe discussioni. Il discorso del traffico è abbastanza condivisibile anche se forse vale più per il Giro di Lombardia che per la Milano-Sanremo (nei weekend non estivi c'è comunque tanta gente che si sposta da Lombardia e Piemonte verso la Riviera Ligure): se si vuole aggiungere un piccolo punto a favore è che minori problemi alla viabilità potrebbero fornire all'organizzazione una maggiore libertà nel disegno dei percorsi per provare quindi a cercare qualcosa di nuovo. Quando si parla di disagi alla popolazione si può intuire che forse hanno avuto un peso anche gli annosi lamenti dei commercianti di Sanremo che si vedevano penalizzati dalla corsa al sabato.

Visibilità
Secondo punto di RCS: «Maggiore visibilità televisiva globale: la domenica è il giorno dello sport. Crediamo che in una visione mondiale, Milano–Sanremo e Il Lombardia, che sono gare di livello internazionale, possano essere maggiormente seguite e apprezzate anche attraverso le televisioni di tutto il mondo che le trasmettono. Qualcuno è preoccupato della concomitanza con gli altri eventi sportivi. Noi crediamo nella forza del ciclismo e nel prestigio delle nostre corse monumento e questo non ci fa temere nessuna concorrenza».

Prima di questo comunicato le discussioni maggiori si riferivano proprio all'aspetto dalla visibilità ed anche con il chiarimento ufficiale i dubbi restano. Da queste poche righe si capisce sempre di più, come anche per il Giro d'Italia, che RCS vuole offrire agli appassionati un prodotto un po' più internazionale e un po' meno italiano. Molti tifosi che lavorano al sabato adesso avranno la possibilità di seguire la corsa, magari anche dal vivo, ma allo stesso tempo si rischia di perdere una grossa fetta del pubblico "occasionale" che seguiva la corsa in tv: lo zoccolo duro di appassionati ci sarà ugualmente ma la concorrenza di calcio (la Serie A ha partite alle 12.30 e alle 15), formula 1 e motociclismo su tutti potrebbe portare un calo dell'audience, almeno qui in Italia; all'estero (molti campionati di calcio stranieri si giocano al sabato) invece il discorso potrebbe essere diverso.

Eventi collaterali
RCS guarda anche in ottica futura con il suo terzo ed ultimo paragrafo: «Vorremo proporre, dal 2014, delle manifestazioni amatoriali legate alle due gare. L'idea sarebbe di organizzarle nella zona delle due città di arrivo e crediamo che la domenica possa essere la giornata perfetta per realizzare questo progetto».

Questo punto va senza dubbio dritto tra i pro perché la presenza di attività collaterali potrà portare più gente ad assistere alla corsa. Da qui al 2014 di tempo per pianificare il tutto ce n'è a volontà ma il massimo sarebbe di avere anche una gara ufficiale per categoria giovanili o per le donne in modo da promuovere effettivamente il ciclismo a tutto tondo, magari lasciando agli amatori il sabato proprio come succede in altri paesi attorno a grandi classiche monumento.

Altri aspetti
Questo spostamento da sabato a domenica, inoltre, porterà Sanremo e Lombardia nello stesso giorno di tutte le altre grandi corse di un giorno: in particolare la Classicissima di Primavera darà il via ad uno splendido filotto con Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Amstel Gold Race e Liegi-Bastogne-Liegi che occuperanno tutte le domeniche fino al 21 aprile. Con una semplice promozione tutti gli appassionati potranno orientarsi facilmente nel calendario ciclistico degli appuntamenti più importanti e la Sanremo sarà un lancio perfetto per tutte le altre classiche.

Un parere negativo sul cambio di data è arrivato, tramite Twitter, da Fabian Cancellara e si riferisce ovviamente alla Milano-Sanremo, corsa che l'ha visto vincitore nel 2008 e secondo nelle ultime due edizioni: il campione elvetico avrebbe preferito che tutto rimanesse così come è stato fino a quest'anno, o al massimo, se proprio spostamento doveva esserci, che venisse traslata in avanti di un giorno anche la Tirreno-Adriatico. Un personaggio del calibro di Cancellara che si espone così non passa di certo inosservato e attraverso il proprio comunicato RCS ha dichiarato di essersi posta il problema del giorno in più di inattività e che "Mauro Vegni e la sua squadra sono già al lavoro per trovare una soluzione adeguata per poter correre anche il giovedì o il venerdì": qualche semiclassica del calendario italiano potrebbe trarne un grandissimo giovamento, magari proprio quel Giro del Lazio che RCS sta tentando di rilanciare e che per ora è in calendario per sabato 2 marzo. Sarebbe in effetti qualcosa di assimilabile al concetto di "quadratura del cerchio".

Sebastiano Cipriani

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