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World Tour 2013: Giro, lotta titanica con Nibali-Wiggins - E una possibilità rosa pure per... Contador! | Cicloweb

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World Tour 2013: Giro, lotta titanica con Nibali-Wiggins - E una possibilità rosa pure per... Contador!

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Wiggins e Nibali, due terzi del podio del Tour 2012 lotteranno per il Giro 2013 © BettiniphotoTra sei mesi esatti saremo tutti presi dalle battute finali del Giro d'Italia, nell'intento di capire chi potrà vincere la corsa rosa. Oggi, comprensibilmente, non possiamo fare alcuna speculazione sullo svolgimento della più importante gara a tappe nostrana, ma possiamo - questo sì - immaginare chi potrà essere al via. Basandoci su quel che già si sa (proprio in queste settimane vengono messi a punto i programmi di massima dei corridori più importanti del gruppo), ma anche su qualche sensazione, possiamo azzardare un primo punto della situazione, ben ricordando che d'ufficiale c'è ancora poco, e che da qui a maggio tutto o quasi potrà essere messo in discussione dall'evolversi degli eventi.

Al momento, possiamo comunque senza troppa fatica prevedere che la sfida per il successo, almeno sulla carta e alla vigilia, vedrà impegnati Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins. Il britannico, vincitore dell'ultimo Tour de France, porterà il suo blasone sulle strade d'Italia, nell'ottica di un'equa spartizione degli obiettivi in casa Sky (a Froome l'incombenza di tenere alta la Union Jack in terra francese), e questo fatto non passa inosservato, visto che più d'uno (da ultimo Samuel Sánchez) prende ad esempio quanto annunciato da Wiggo: "Se il corridore attualmente più popolare al mondo va a fare il Giro lasciando perdere il Tour, lo posso fare anch'io!", questo il pensiero che possiamo ascrivere ad alcuni dei possibili uomini da classifica.

Tra questi registriamo l'interesse di Sánchez, come detto: dopo i rovesci del 2012, l'asturiano della Euskaltel potrebbe rivoluzionare la propria stagione, privilegiando l'accoppiata Giro-Vuelta alla Grande Boucle. Ma la verità è che molto difficilmente Samuel abbandonerà il progetto di un altro podio in terra di Francia (anche se molto dipenderà anche dal atto che i baschi abbiano o meno la licenza World Tour). Qualche chance in più la diamo a Robert Gesink, che si è detto a sua volta possibilista nei confronti della corsa rosa: troppe volte ormai l'olandese è stato respinto dal Tour, non foss'altro che per una questione cabalistica, nei suoi panni proveremmo a cambiare spartito. Tantopiù che il montagnoso Giro è in teoria più adatto a lui rispetto al Tour, e la ex Rabobank avrà bisogno di risultati per prolungare il progetto di un team che sembrava inscalfibile e che invece, da un giorno all'altro, s'è ritrovato senza main sponsor.

Quindi Wiggins (con Porte a supporto) della partita, Gesink probabilmente, SSG forse; quanto a Ryder Hesjedal, la maglia rosa uscente non avrà bisogno di troppe motivazioni per essere al via da Napoli il 4 maggio prossimo; non dimentichiamo che quest'anno il progetto del canadese era quello di bissare Giro e Tour, e solo una caduta l'ha messo fuori causa in Francia. Nulla impedisce al capitano della Garmin di riprovarci, vedremo con quali risultati stavolta.

E poi Nibali: tutta la stagione del siciliano verterà sull'idea di vincere il suo primo Giro, e a tal proposito nulla verrà lasciato al caso, in Astana (nuova squadra dello Squalo dello Stretto). Addirittura un corridore di gran valore come Janez Brajkovic verrà speso nel ruolo di seconda punta (o primo luogotenente, se vogliamo) accanto a Vincenzo, mentre Fuglsang sarà capitano al Tour (e Aru farà esperienza alla Vuelta?). E se saranno "solo" Wiggins, Hesjedal e Gesink i corridori di prima fascia coi quali Nibali si dovrà misurare, l'obiettivo della vittoria potrebbe non essere così remoto.

Ai nomi citati, va aggiunto ad esempio quello di Ivan Basso, che ancora quest'anno partiva come favorito del Giro e che ha comunque nelle gambe la possibilità di fare una discreta classifica (in casa Cannondale probabile l'impiego di Moser al Tour); Pellizotti è l'altro grande vecchio italiano che ha la certezza di disputare la corsa rosa; in casa Lampre, se verrà risolta la vicenda Scarponi, il marchigiano potrà essere della partita (con Cunego dirottato in Francia?); resta da capire come verrà risolta la stagione dei vari uomini da GT in casa AG2R: dei nuovi arrivi Pozzovivo e Betancur ancora non sappiamo che tipo di programmazione verrà pensata, anche se il lucano nelle scorse settimane si era detto interessato al Tour: ma potrebbe andare in Francia alla ricerca di una bella tappa, avendo già disputato il Giro per la classifica, con Betancur che potrebbe invece concentrarsi maggiormente sulla Boucle.

Parlando (con Beta) di colombiani, si apre tutto un discorso abbastanza affascinante, visto che i nomi di spicco (e soprattutto giovani) non mancano nel paese sudamericano. Ad esempio: come si orienterà la Movistar, col suo (fortissimo) Quintana? Lo confermerà, come già all'ultima Vuelta, accanto a Valverde al Tour, oppure lo dirotterà come possibile (co)capitano al Giro (peraltro Nairo stesso si è recentemente detto attratto dalla corsa rosa)? L'alternativa più plausibile è che Nairo continui a fare esperienza all'ombra di Alejandro (esordendo quindi alla Boucle), mentre alla corsa rosa si opti per una formazione da scorribande più che da classifica (con Visconti e Amador, già visto ottimamente all'opera quest'anno, ma anche col nuovo arrivo Capecchi).

Anche la già citata Sky ha un paio di colombiani che potrebbero fare la differenza, reduci da top ten al Giro: Urán ed Henao completano, con Wiggins e Froome, un quartetto da GT che sulla carta e in prospettiva appare spaventoso (per gli avversari). Nel 2012 hanno seguito strade parallele (Giro e poi Vuelta), magari nel 2013 si divideranno (con accoppiate incrociate Wiggins-Henao e Froome-Urán, ad esempio?), resta il fatto che qualunque sia l'ordine dei fattori, il prodotto (ovvero: squadra da paura) non cambierà; e consideriamo tra l'altro che la Sky avrà anche un Dario Cataldo da giocare nella corsa rosa (mentre Tiernan-Locke potrebbe essere il capitano per la Vuelta).

La Vacansoleil ha da spendere per il Giro il neoingaggiato Rujano, anche perché De Gendt, terzo quest'anno in Italia, ha già annunciato che il suo obiettivo per il 2013 è il Tour. Un altro pezzo di podio 2012, quello rappresentato da Joaquim Rodríguez, abbandonerà le velleità rosa per inseguire il successo in Francia: vedremo se Dani Moreno (alternativa ben più credibile, per la Katusha, rispetto al tramontante Menchov) dividerà il suo percorso dall'amato capitano, tentando quindi di giocare le proprie chance in Italia. Sulla carta sembra un'opzione un po' difficile.

Remota la possibilità di vedere qualche giovane virgulto francese (un nome su tutti: Pinot) lottare per la classifica del Giro; del tutto impossibile invece pensare di avere al via i vari Evans, Schleck, Van den Broeck, tutti potentemente orientati verso il Tour. Ma qualche compagno di squadra di questi ultimi (su tutti il radioshacker Kiserlovski) potrà tranquillamente rimpolpare la startlist della corsa rosa.

In tutto ciò, non abbiamo ancora parlato di Contador, che di regola sarebbe la vedette al Tour, ma di fatto ha un programma per il 2013 ancora tutto da scrivere. Il primo e più importante scoglio sarà, tra pochi giorni (il 10 dicembre), la certezza o meno che la Saxo-Tinkoff abbia una licenza World Tour. In caso positivo, Alberto correrà la Boucle (con l'acerbo ma interessante Majka a far classifica al Giro, e Kreuziger dirottato magari sulla Vuelta); ma se l'UCI rispedirà la squadra di Riis tra le Professional, il destino di Contador sarà legato alle wild card nei GT: e il madrileno ha già detto che se il Tour non gli facesse avere per tempo la garanzia della sua partecipazione, potrebbe rinunciare a correre la Boucle. In tal caso, ovviamente il Giro diventerebbe il primo obiettivo stagionale del Pistolero.

Sognare (da parte dei tifosi italiani) non costa niente: certo che l'idea di avere una sfida stellare tra Contador, Wiggins e Nibali al Giro, fa venire i brividi per la sua bellezza. Più realisticamente, è immaginabile che la Saxo-Tinkoff avrà la sua brava licenza WT e che tutte le pedine si muoveranno come previsto. Anche senza Alberto, il Giro 2013 si annuncia in ogni caso più ricco di quello del 2012, dal punto di vista della partecipazione. Già questa è una notizia più che buona, per scaldare il nostro autunno-inverno di appassionati in attesa (della stagione che verrà).

Marco Grassi

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