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Campionato del Mondo 2012: Bettini lancia la sua linea verde - In azzurro Nibali, Moser e tanti altri giovani

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Il ct Paolo Bettini illustra la formazione che correrà ai Mondiali di Valkenburg © BettiniphotoSarà una Nazionale giovane, un po' per forza ed un po' per scelta, quella che schiererà Paolo Bettini domenica 23 settembre sulle strade del Limburgo, Olanda. Linea verde un po' forzata, a dirla tutta, perché il diktat imposto dalla Federazione non ha permesso a Paolo Bettini di poter convcare i vari Ballan, Visconti, Ponzi, Cunego e via dicendo, ossia tutti coloro che sono coinvolti in inchieste giudiziarie o solamente sospettati (per non parlare degli appestati che hanno già scontato la squalifica per doping). E allora avanti con questa linea verde, con «ragazzi che vestono per la prima volta la maglia azzurra» che verranno «affiancati a corridori più esperti», come afferma Bettini.

L'età media non supera i 26 anni, tiene a precisare il ct, e così a fianco a corridori giovanissimi ma che sanno già il fatto loro (si pensi al classe '90 Moreno Moser, su cui l'Italia ha riposto gran parte delle speranze di medaglia) troveremo registi in corsa come Luca Paolini, incaricati di guidare gli altri campioncini in erba.

La punta di diamante è senza dubbio Vincenzo Nibali. Il messinese, terzo al Tour de France, ha rischiato di far saltare il banco alla Milano-Sanremo ed anche alla Liegi ha attaccato da lontano, arrivando a tanto così dalla vittoria nella decana delle Classiche. Se a queste ottime prestazioni del messinese uniamo il gran lavoro, per la maggior parte fatto di scatti e fughe, operato sulle strade londinesi durante i Giochi Olimpici, abbiamo un corridore pressoché perfetto per un tracciato nervoso ed affatto scontato come quello di Valkenburg. Se Nibali doveva dare ulteriori prove a Bettini per meritare la convocazione l'ha poi fatto vincendo il Giro di Padania: secondo nella tappa di Merate alle spalle di Oscar Gatto, primo per distacco sull'arrivo più difficile, quello del Passo della Bocchetta. Vincenzo Nibali è ddunque pronto e può entrare in azione sia da lontano (per poi lasciar spazio ai finisseur come Moser) che nelle fasi finali della corsa, agendo in prima persona e scattando sulle salite con l'unico scopo di evitare la volata, dove l'Italia sarebbe battuta in partenza.

Assieme a Nibali la certezza di questa Nazionale si chiama Luca Paolini. Già uomo di fiducia di Paolo Bettini quando il Grillo correva, il milanese della Katusha ha offerto ottime prove (ancora ieri al GP de Wallonie si è visto davanti ed ha chiuso 4°) e la convocazione è stata una diretta conseguenza. Come e forse più che negli anni scorsi Paolini avrà il compito di dirigere i più giovani ed inesperti, ed in questo potrebbe essere affiancato dall'ottimo Rinaldo Nocentini, uscito con una gamba buonissima dalla Vuelta (nonché come primo italiano), e che dall'alto dei suoi 34 anni (ne compirà 35 il 25 settembre) è in grado di prendere decisioni in fretta, specie in momenti concitati come quelli di un Mondiale. Nocentini è, come del resto Paolini, un uomo che sa tanto faticare per i compagni quanto finalizzare.

La forma non fa difetto agli ultimi due azzurri citati e potremmo inserire tra loro anche il più giovane (classe '84) Marco Marcato. Il portacolori della Vacansoleil sa vincere ma ancor meglio lavorare per gli altri, l'uomo giusto al posto giusto, o almeno così sembra. Inevitabile o quasi la convocazione per Moreno Moser, acclamato a furor di popolo in Nazionale sin dalla vittoria al Laigueglia (ma il trentino ha sempre giustificato con i fatti, con i risultati, un'eventuale convocazione che poi c'è stata), insieme ad Oscar Gatto e Diego Ulissi.

Il cecinese della Lampre ed il ragazzo di Montebelluna sono sorretti da una condizione strepitosa e sulle colline olandesi che non sono montagne ma nemmeno rampette su cui scherzare potrebbero davvero fare la differenza. Ulissi ha ottenuto la terza vittoria stagionale al GP Industria e Commercio Artigianato Carnaghese, dopo aver corso un Giro d'Italia da gregario per Scarponi e Cunego (terminandolo comunque in 21a piazza), dimostrando tanto che sa mettersi a disposizione come ottenere il risultato pesante, ed il 6° posto al GP de Québec di venerdì scorso ne è l'ennesima prova.

Gatto ha disputato una stagione fatta più di alti che di bassi ma in quest'ultimo strascico di 2012 il bilancio del corridore di Scinto è decisamente in attivo. S'è messo in mostra quanto più ha potuto per ottenere la fiducia di Bettini ed ha piazzato anche la zampata al Giro di Padania, sul difficile arrivo di Merate. Lui come Ulissi potrebbe risultare molto utile sul difficile arrivo di Valkenburg, posto 1.5 km dopo il Cauberg. Arrivo che parrebbe essere il vestito di Moreno Moser.

Il trentino della Liquigas-Cannondale, che ricordiamo essere un classe '90, ha una sparata fulminante ed ancora domenica scorsa al GP Montréal ha rischiato, con la sua sparata, di cogliere il bersaglio grosso. Certo, si troverà a lottare contro colleghi più maturi e scafati ma Moreno ha già dato ampiamente prova di sapersela cavare contro chiunque, al Mondiale varrà lo stesso discorso. Due ragazzi di cui poco si parla ma che faranno parlare in seguito sono Giacomo Nizzolo e Matteo Trentin.

Entrambi classe '89, mentre il ragazzo di Borgo Valsugana, presente all'inizio anche ai Giochi Olimpici (poi dovette far spazio a Elia Viviani), non ha concluso moltissimo quest'anno in risultati, ha dimostrato ad ogni modo di essere un uomo da corse del Nord (quindi adattissimo al percorso olandese), Nizzolo è cresciuto piano piano nella RadioShack Nissan, ottenendo 5 vittorie stagionali, non ultime quelle nella quinta tappa dell'Eneco Tour e nella terza del Tour du Poitou Charentes. Veloce, sa tenere su pendenze non eccessive come mettersi al servizio dei compagni. Per concludere, un paio di ragazzi usciti bene, se non benissimo, dalla Vuelta: Eros Capecchi e Dario Cataldo.

Il primo ha provato a fare classifica e nella prima settimana bisogna dire che i risultati non eran poi così male. Nei restanti 14 giorni di corsa però Capecchi ha accusato un calo fisiologico ed ha dovuto abbandonare i sogni di gloria. Eppure ancora alla penultima tappa, quella della Bola del Mundo, era ancora in fuga e ci è mancato davvero poco perché restasse con Menchov e Porte a giocarsi la tappa più prestigiosa della corsa spagnola. La condizione perciò c'è e risulterà utilissimo alla causa azzurra. Ottimi segnali dalla Spagna anche per Cataldo, vincitore addirittura della tappa regina della Vuelta, quella con arrivo a Cuitu Negru. L'abruzzese dell'Omega Pharma QuickStep, alla luce di quanto mostrato in Spagna, potrebbe essere mandato in fuga nelle prime battute di corsa per far lavorare all'inseguimento altre Nazionali.

Se per la prova in linea i dieci nomi (due saranno riserva e verranno convocati soltanto più avanti) della lista Bettini sono questi, per la cronometro non si è vacillato più di tanto nelle scelte: Marco Pinotti «ha intrapreso questo percorso lo scorso anno quando abbiamo fatto il primo raduno finalizzato alla crono, ha accettato la sfida e ha proseguito con impegno e determinazione supportato nella preparazione dal Settore Studi della FCI. Alle Olimpiadi è partito per entrare tra i primi dieci ed è arrivato il quinto posto e in Olanda, su un percorso maggiormente adatto alle sue caratteristiche, cercherà di migliorarsi ancora. Lui è convinto di poter fare molto bene e ci credo anch'io», dice Bettini.

Adriano Malori, già Campione del Mondo contro il tempo tra gli Under 23 a Varese 2008, è cresciuto in questi anni e potrebbe disputare una crono appena fuori dalla top ten, ma ogni altro risultato migliore è ben accetto. Dopo diktat, suggerimenti più o meno velati, leggi e leggine, ci troviamo così di fronte ad una Nazionale giovane, incerta del risultato che otterrà ma che potrebbe avere una certa continuità in futuro. Uomini con il talento di Nibali e Moser, del resto, non possono che fare la differenza.

Francesco Sulas

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