Tour de l'Avenir 2012: A tutta Nederland! Volata a Hofland - Moreno su Van Poppel e Wippert. Fedi e Barbin nei dieci

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Era l'ultima possibilità per gli sprinter oggi al Tour de l'Avenir, volata doveva essere, volata è stata: ma a lasciare senza parole è l'ordine d'arrivo, primo Moreno Hofland, secondo Danny Van Poppel, terzo Wouter Wippert, tutti e tre olandesi! Che la nazionale olandese fosse tra le più forti al via si sapeva, ma che fossero in grado di fare tripletta in una tappa per velocisti puri è veramente qualcosa di impressionante. Purtroppo tutti gli altri velocisti in gruppo, come Nikias Arndt o Jonas Ahlstrand, saranno costretti a tornarsene a casa (anche a fine Tour) con il numero zero a vittorie e un po' di colpe le hanno, soprattutto per la gestione della tappa di ieri.

Va detto che l'Olanda non è nuova a questi exploit, anzi, già l'anno scorso sempre nella seconda tappa, furono autori di un'impresa simile; solamente l'azzurro Filippo Fortin, terzo, impedì a Wouter Wippert, Moreno Hofland e Raymond Kreder di fare podio completo. Quest'anno con una formazione simile ci sono riusciti. Moreno Hofland, il vincitore di oggi, è anche il Campione Olandese in carica e l'anno scorso vinse una tappa al Tour de l'Avenir, la prima: è uno sprinter oltre che un ottimo passista, come dimostra il sesto posto ottenuto nella Parigi-Roubaix U23 di quest'anno (vinse la volata del gruppo).

La tappa di oggi, di 141 km, prendeva il via da Le Parc des Oiseaux per concludersi a Châtillon-sur-Chalaronne, lungo il percorso i corridori avevano un'unica asperità da affrontare, la Côte de Druillat, di quarta categoria, dopo soli 26 km. Per il resto sarebbe stata tutta una lunga strada pianeggiante fino al traguardo. I primi scatti partono dopo soli 3 km quando si muovono due nomi molto importanti come il tedesco Jakob Steigmiller (grande sorpresa del prologo), ma soprattutto il belga Jasper Stuyven, ex Campione del Mondo juniores su strada ora in forza alla Bontrager-Livestrong. Passisti così sono pericolosi da lasciar andar via, si è visto ieri, e il gruppo dopo 3 km li riprende. Passano circa 15 km e poi si forma la fuga che resisterà quasi tutta la tappa.

Al chilomentro 120 partono all'attacco lo sloveno Jan Tratnik, il kazako Nikita Umerbekov e l'argentino del Team UCI Eduardo Sepúlveda. Si tratta di tre corridori estremamente pericolosi e resistenti: tutti infatti ricordiamo la grandissima vittoria di Jan Tratnik al Gran Premio Liberazione, quando percorse in fuga quasi tutta la gara, soprattutto gli ultimi 30 km in perfetta solitudine. Jan Tratnik ha passato un anno alla Quick Step, ma probabilmente era ancora troppo giovane ed ha deciso di ritornare in una Continental dove poteva maturare ancora. Quest'anno si è infatti comportato molto bene nella categoria Under 23, arrivando quarto al Fiandre, ma più di tutto vincendo il Campionato Europeo su Strada a Goes, in Olanda. Eduardo Sepúlveda invece è il Campione Panamericano Under 23 della Cronometro ed è arrivato secondo nello ZLM Tour che si è corso sempre a Goes. Questa città portava bene oggi ai fuggitivi. Nikita Umerbekov si è invece messo in mostra soprattutto nella Tropicale Amissa Bongo nel Gabon dove ha vinto la prima tappa ed è arrivato quarto nella classifica finale.

Il gruppo, memore di quanto successo nella prima tappa, non lascia tanto spazio alla fuga e tre squadre si alternano regolamente nei cambi: Svizzera per la Maglia Gialla Silvan Dillier, Olanda e Germania. I tre attaccanti raggiungono un vantaggio massimo di soli 3' ma sono molto bravi a gestire il gap, che infatti impiega molti chilometri a calare: saranno ripresi a 3 km dal traguardo, distanza giusta per evitare dei contrattacchi. Si preparano quindi le squadre per lo sprint finale che viene vinto dalla superiorità impressionante dell'Olanda. Una tripletta che annichilisce la Germania, quarta con Michel Koch e sesta con Nikias Arndt. Al quinto posto ancora Jan Sokol (Austria), sempre ben piazzato nelle volate. L'Italia entra comunque nella top ten grazie ad Andrea Fedi ed Enrico Barbin, rispettivamente nono e decimo.

Da domani si inizierà a fare sul serio. Si lascerà la pianura per cominciare ad avvicinarsi alle montagne: la terza tappa, di 155.2 km, partirà da Pont-d'Ain e arriverà ad Annemasse. Gli atleti dovranno affrontare due GPM, il primo di quarta categoria, la Côte de Bettant, dopo 15 km e la Côte de Frangy a 30 km dall'arrivo: dopo quest'ultima salita inizia però un percorso tutto vallonato fino all'arrivo in leggera salita di Annemasse. Raccontata così sembrerebbe la tappa perfetta per atleti come Davide Villella ed Enrico Barbin.