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Tour de l'Avenir 2012: Dillier, una fuga per l'en plein - Tappa e maglia per lui. Ma subito dietro c'è Villella

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Silvan Dillier batte Davide Villella a Belleville-sur-Saône © www.tourdelavenir.comSembrava una tappa facile, all'apparenza disegnata per i velocisti, 178 km di pianura con un solo piccolo GPM di 4a categoria a 25 km dal traguardo, eppure oggi il Tour de l'Avenir non ha visto l'arrivo in volata: a imporsi è stato lo svizzero Silvan Dillier davanti all'azzurro Davide Villella e allo sloveno Klemen Stimulak dopo più di 150 km di lunga fuga con altri quattro, poi diventati due, compagni. 

L'elvetico Silvan Dillier è del 1990, è un fortissimo passista, e viene da una carriera giovanile tutta in pista: è stato diverse volte Campione Nazionale, ma soprattutto è l'attuale Campione Europeo Under 23 dell'Inseguimento Individuale e del Madison, questo per il secondo anno consecutivo. Oltre ad essere forte sul passo è anche molto veloce in volata, come dimostra il fatto che abbia battutto proprio Davide Villella che quest'anno ha dimostrato di essere uno degli atleti migliori di tutto il panorama nazionale italiano.

La vittoria di Dillier mostra quanto sia difficile controllare una corsa quando una squadra ha solamente 6 corridori a disposizione: certamente alcune squadre devono anche farsi un piccolo esame di coscienza, e parliamo di Australia, Francia e Germania, che hanno permesso non tanto che la fuga andasse in porto, ma che ci andasse con atleti pericolosi come Dillier e Villella che avevano già fatto vedere ottime cose nella cronometro.

Nella fuga poi era presente, fino a 50 km dal traguardo, anche l'olandese Danny Van Poppel e lasciar scappare lui è stato probabilmente l'errore più grosso, visto che l'azione ha potuto prendere decisamente il largo e recuperare con pochi corridori un distacco superiore ai 5 minuti è diventato praticamente impossibile, se si pensa poi che dopo il GPM la strada presentava continui saliscendi che rendevano ancora più difficile raggiungere i fuggitivi.

Sarà da vedere se domani le squadre prima citate faranno lo stesso errore e si troveranno a dover nuovamente inseguire ancora prima che inizino le montagne: da questo punto di vista l'Italia è messa in ottima posizione. Con Villella davanti potrà far riposare i capitani e, senza la maglia, non avrà nemmeno il dovere di controllare la corsa.

La fuga che caratterizzerà la tappa prende il via al km 22, dopo che altri atleti avevano provato ad avvantaggiarsi (Michael Freiber, il Campione Olimpico Lasse Norman Hansen, il tedesco Mario Vogt, il francese Alexis Guérin e soprattutto lo sloveno Klemen Stimulak che sarà l'anima anche dell'attacco successivo). Questi 5 non riescono a prendere vantaggio sufficiente e dopo pochissimo tempo vengono ripresi dal gruppo, non c'è tempo per rifiatere e Klemen Stimulak dà il via ad una nuova azione portandosi dietro altri 5 contrattaccanti di altissimo livello come l'olandese Danny Van Poppel, il norvegese Sven Erik Bystrom, il danese Alexander Kamp Egested, lo svizzero Silvan Diller e l'italiano Davide Villella pronto a capire che quella è probabilmente l'azione giusta. Anche la Germania capisce che è l'azione giusta e prova a mandare Jasha Sütterlin ad accodarsi, ma il tentativo del teutonico non va a buon fine. In pochi chilometri il vantaggio cresce e dopo solo 18 km di fuga supera già ampiamente i 2 minuti e mezzo: l'Australia è già costretta a lavorare.

Al traguardo intermedio passa per primo Davide Villella davanti al danese Egested e all'olandese Van Poppel. Dopo il traguardo volante il vantaggio del gruppetto cresce tantissimo e arriva a raggiungere i 5'30", ora non solo 2 uomini, ma tutta l'Australia è costretta a lavorare per ricucire un divario che probabilmente è già incolmabile: saranno poi infatti inutili gli aiuti che daranno Francia e Germania più avanti. Il gruppetto prosegue senza intoppi, anche il vantaggio sembra in calo costante, fino al 50esimo km quando 2 atleti perdono contatto dal gruppo di testa, Danny Van Poppel e Alexander Kamp Egested: il particolare è che dopo che l'olandese e il danese hanno perso contatto, il gruppetto ha nuovamente cominciato a guadagnare terreno, segno che i due creavano disaccordo tra i fuggitivi. Davanti rimangono quindi in 4 e arrivano ai piedi della salita, la Côte de la Poyebade, con più di 4 minuti sul gruppo: per il plotone la tappa, e la maglia, sono andati. Davide Villella passa per primo anche al GPM e domani potrà quindi orgogliosamente indossare la prestigiosa Maglia a Pois del migliore scalatore.

La stanchezza davanti si fa sentire anche se ormai l'arrivo è vicino, il vantaggio è talmente ampio che per il gruppo è impossibile recuperare tutto il gap e i 3 a 3 km dal traguardo hanno ancora quasi 2 minuti di vantaggio: possono quindi prepararsi alla volata. Silvan Diller e Davide Villella sono senza dubbio i più veloci, Dillier preferisce fare la volata di testa e ai 300 metri è davanti. Lo svizzero, con le sue doti da passista, vince lo sprint e si aggiudica la prima tappa del Tour de l'Avenir: per il miglior piazzamento nella cronometro di ieri rispetto agli altri fuggitivi, domani indosserà anche la Maglia Gialla di leader della Classifica Generale, con 1" su Villella, 7" su Bystrom e 30" su Stimulak. La volata del gruppo è vinta poi dall'olandese Wouter Wippert davanti all'austriaco Jan Sokol e al tedesco Nikias Arndt.

La tappa di domani sarà ancora adatta alle ruote veloci, se non ci scappa un'altra bella fuga: si partirà da Le Parc des Oiseaux e si arriverà a Châtillon-sur-Chalaronne dopo 140 km, con un solo GPM la Côte de Bruillat dopo 26 km dalla partenza. Difficile che i velocisti si lascino scappare la loro ormai unica possibilità di vittoria.

Laura Grazioli

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