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Giro di Polonia 2012: Moser, una gioia per gli occhi - Moreno rivince ed è leader su Kwiatkowski | Cicloweb

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Giro di Polonia 2012: Moser, una gioia per gli occhi - Moreno rivince ed è leader su Kwiatkowski

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Moreno Moser vince la sesta tappa del Giro di Polonia e si riprende la maglia gialla © tourdepologne.pl[Attenzione: Spoiler!] Nella serie TV Fringe l'agente Danham scopre che esiste un mondo parallelo al nostro nel quale le persone e i luoghi son più o meno gli stessi, ma gli eventi nella storia han preso pieghe leggermente differenti, a volte opposte. Così può essere visto questo mese di luglio ciclistico, dove in Francia il team Sky domina e si fa un boccone delle altre squadre, mentre la Liquigas vince tappe con Sagan e fatica ad aiutare un Nibali agressivo e coraggioso ma inefficace su Wiggins e Froome.

In un universo parallelo collocato in Polonia, Liquigas e Sky si contendono la corsa all'arma bianca, spartendosi la più grossa fetta di bottino nelle tappe (2 a Swift per gli inglesi e 2 a Moser per gli italiani), ma soprattutto finendo sempre una davanti all'altra (Viviani ne sa qualcosa). E in questo universo parallelo la Liquigas riesce invece a dare un grosso smacco al team Sky, che per tutta la tappa si arrovella per cercare il successo sia parziale che di classifica, ma alla fine viene beffato, nell'impersonificazione di Sergio Luis Henao, da un purosangue di Trento classe '90, tale Moreno Moser alla quarta vittoria stagionale. 

Il tutto in una tappa arcigna, la tappa regina di questo Giro di Polonia: un circuito, già rodato e sperimentato negli anni precedenti, di 38 km attorno a Bukovina Tatrzanska, con tre strappi da percorrere e senza un metro di respiro. In tutto, 191 km per 15 strappi: un circuito massacrante, degno di un mondiale su strada, non fosse un po' troppo lungo. Su un percorso così ricco di Gpm chi va in fuga può prendere anche la leadership della classifica scalatori, al momento detenuta dall'eritreo Teklehaymanot, ma il nostro non riesce a star nella fuga che viene portata via da Marczynski (che si prenderà la maglia ciclamino di miglior scalatore) con Huzarski, Slagter, lo Sky Stannard e un elemento d'eccezione come Kreuziger.

Il più vicino in classifica è Huzarski, a 3' e spiccioli da Kwiatkowski, e ciò permettere al NetApp prestato alla Nazionale polacca di essere leader virtuale per un po', visto che il vantaggio arriverà a 4'30". Dietro non è l'Omega Pharma a tenere sotto controllo i fuggitivi, bensì proprio il team Sky che ha mandato Stannard in azione: il team, diretto qui da Nicolas Portal (che si ritirò in maglia Sky 2 anni fa) non fa mistero di puntare su Henao e di usare Stannard come apripista. E difatti nell'ultimo giro, dopo che nel penultimo il gruppo si era già ridotto a una cinquantina di unità, Stannard apre il gas quando il gruppo viene ripreso e dal gruppo lancia l'azione Henao, cercando il risultato come due giorni fa, quando fu ripreso negli ultimi 500 metri da un'azione di Moser.

Anche stavolta il copione è destinato a ripetersi: all'ultimo chilometro Henao sembra veramente troppo, troppo lontano per essere rimontato, ma il gruppo si avvicina e quando Moser parte, dà l'impressione di potercela fare anche stavolta. Così è: il povero Henao, del quale non possiamo che apprezzare la volontà, viene superato proprio negli ultimi 50 metri da un Moser splendido, certo, attendista quanto volete, ma splendido. Kwiatkowski si piazza terzo, andando a prendere l'abbuono, ma certo non basta, visto il distacco risicato alla partenza (1") per mantenere la leadership: la maglia gialla passa a Moser che, verosimilmente, dovrebbe portarsi a casa la corsa, a meno che domani Kwiatkowski non vinca al traguardo volante e non faccia la volata della vita contro i ben più quotati velocisti presenti al Polonia, a cominciare proprio da quel Viviani che avrà anche il compito di togliere abbuoni al polacco.

Per Henao resta la conosolazione del terzo posto nella generale, formando così un podio tutto under 25. Non sono i soli giovani che si son messi in evidenza: si è rivisto Ion Izagirre. Mentre il fratello era in fuga al Tour, lui tentava di inseguire Henao, ma non è riuscito a tenere il passo; tuttavia è riuscito a non scoppiare e porterà a casa un 8° posto in classifica, davanti ad Alexandre Geniez che aveva tentato di chiudere su Henao prima di Moser. Bene anche Bardet, undicesimo attualmente in classifica. 

Il dubbio che avevamo espresso in apertura di corsa diventa una certezza: questo Moser sarebbe servito eccome alla nostra Nazionale a Londra ben più di Trentin che, seppure abbia dimostrato di essersi bene ambientato tra i professionisti ed abbia corso una Sanremo notevole, non ha ancora colto successi in corse UCI e soprattutto non ha ancora dimostrato quella maturità che sta permettendo a Moser di correre con ottimi risultati in ogni corsa alla quale partecipa da capitano.

Sia ben chiaro, il paragone è con Trentin perché evidentemente il ragionamento nella testa di Bettini è stato a grandi linee: "Non posso portare due neoprofessionisti, scelgo tra Moser e Trentin". Ecco, visti i risultati attuali è difficile immaginare che il nipote di Francesco Moser non sarà in maglia azzurra in Limburgo, ai prossimi Mondiali su strada. 

Domani circuito finale a Cracovia, per un totale di 131 km, il tutto a favore dei velocisti. Occasione anche per Viviani di rifarsi sulla Sky: una vittoria in vista delle Olimpiadi non farebbe male al morale, ma attenzione anche all'accoppiata Modolo-Colbrelli.

Nicola Stufano

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