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Tour de France 2012: Cadel non lascia niente al caso - Evans corre da padrone del Tour | Cicloweb

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Tour de France 2012: Cadel non lascia niente al caso - Evans corre da padrone del Tour

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Cadel Evans in azione oggi in una tappa apparentemente semplice © Bettiniphoto

Cadel Evans, dopo anni e anni di sconfitte e la scomoda etichetta di perdente di successo, aveva dato una svolta alla sua carriera con il Mondiale di Mendrisio. Il successivo passaggio alla BMC, dove ha trovato una squadra a dir poco deboluccia ad attenderlo, gli ha fatto fare l'ulteriore salto di qualità che lo ha poi portato a vincere il Tour lo scorso anno.

Emblematica la situazione al Giro 2010, quando si presentò quasi da solo e già in Olanda, sebbene fosse in maglia rosa, si trovò abbandonato al proprio destino in una tappa di pianura. Proprio quella situazione fece capire a Cadel che certamente ci vogliono le gambe per vincere una corsa a tappe di tre settimane ma che la squadra è altrettanto fondamentale.

Lo scorso anno ha vinto il Tour soprattutto grazie a se stesso ma i compagni riuscirono ad essergli utile tanto nella prima settimana, con la cronosquadre chiusa al secondo posto, quanto nell'ultima, quando per restare al fianco del capitano nel finale cercavano la fuga mattutina. Una serie di situazioni che hanno fatto capire al corridore australiano l'importanza di non lasciare nulla al caso in una corsa come il Tour. In questo Tour il duello più atteso è quello tra lui e Wiggins e visto che i valori in campo sono sostanzialmente pari a fare la differenza potrebbero essere i dettagli.

In tappe come quella odierna, ma ancor di più quella di domani, sarà fondamentale non concedere nulla agli avversari e la BMC sembra avviata decisamente sulla strada giusta. Lo scorso anno l'australiano ha dimostrato calma e sangue freddo mantenendo il controllo nelle tappe e nelle situazioni più difficili. La stessa calma che ha evidenziato finora in una stagione che non lo ha visto protagonista come la prima parte del 2011, dove però non ha mai perso la bussola. Ogni sua corsa o azione era proiettata in ottica Tour.

Quando al Delfinato, in mezzo allo strapotere Sky, doveva piazzare un paio di colpi per scalfire la sicurezza del team britannico, lo ha fatto senza problemi ed ha fatto capire che lui c'è e può inventarsi qualcosa in qualunque momento. Come a voler dire che i conti si fanno con lui. Il prologo è stato in linea con le attese: ha concesso 10" a Wiggins e 4" a Menchov ma per il resto ha fatto meglio di tutti. Una prestazione, come detto, nella norma, ma che non ha fatto altro che caricarlo visto che in queste prime due tappe in linea sia lui che la squadra hanno deciso di fare le cose perbene, cercando di evitare al minimo le situazioni pericolose.

Ieri in un finale adatto a Gilbert il belga è stato costretto ad arrangiarsi e la squadra si è portata in avanti per scortare Evans e lasciarlo alle soglie dello strappo avanti a tutti. Encomiabile in questo caso il lavoro di Hincapie, uno che sa come si vincono i Tour da gregario. Alla fine ieri i big non si sono mossi ma Evans era comunque lì in prima ruota, pronto a chiudere su eventuali attacchi o ad attaccare in caso di defaillance di qualcuno.

Ancora più evidente l'attenzione al particolare della BMC nella tappa odierna, dove a fare la corsa erano chiamate le squadre dei velocisti che però, per un motivo o per l'altro, non hanno destato una grande impressione. I rossoneri americani si sono piazzati nell'avanguardia del gruppo ed hanno consentito al loro capitano di evitare problemi di ogni genere e nel finale, leggi ultimi 10 km hanno corso come se avessero il velocista solo per consentire a Cadel di superare indenne qualche curva insidiosa.

Ce n'era una, ad esempio, posta a poco meno di 4 km dal traguardo, dopo la quale i BMC si sono leggermente defilati per evitare i problemi tipici degli arrivi in volata. La cosa che sorprende, anche se fino ad un certo punto, è quest'attenzione al particolare di una BMC che si sente forte e padrona del proprio destino. È presto per fare considerazioni sullo stato di forma delle squadre ma sembra che la BMC stia facendo quello che ci si aspettava da quella Sky che oggi non solo hanno lasciato il Campione del Mondo al proprio destino ma non hanno nemmeno protetto benissimo Wiggins nel finale. 

La tappa di domani ci aiuterà a capire meglio la situazione e lo stato di forma delle squadre visto che il finale ricco di insidie e trabocchetti può solleticare la voglia di muoversi di qualche big. Per oggi Evans può dormire sonni tranquilli e guardare con fiducia al prosieguo del Tour.

Vincenzo Piccirillo

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