Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Dilettanti - L'analisi: Bongiorno al Palio torna a galoppare - Bene Hopplà e Trevigiani, la Zalf ingrana

Versione stampabile

Manuel Bongiorno supera Formolo allo sprint al Palio del Recioto - Foto Ufficio stampa Team Hopplà © ScanferlaIl lungo week end pasquale prolungato dalle gare fino al martedì, ha regalato nuove importanti risposte nel panorama dilettantisco, in cui comincia a crescere anche l'attesa per l'appuntamento valevole per la Coppa delle Nazioni in Toscana. C'è naturalmente curiosità per conoscere le scelte che opererà il CT Marino Amadori, visto che molti dei papabili non si sono affatto nascosti nei quattro giorni di gare, che hanno visto alcune formazioni tra le protagoniste indiscusse ed una (la Zalf) che sembra finalmente uscita dalla "maledizione della non vittoria" che aveva caratterizzato fin qui il primo mese e mezzo di gare.

L'appuntamento più atteso era senza dubbio quello andato in scena nella giornata di martedì 10 aprile, quando a Negrar nel veronese era in programma la 51esima edizione del Palio del Recioto, reso particolarmente selettivo dalle ascese a Santa Cristina e Corrubbio e che, inevitabilmente, chiamava alla battaglia i migliori grimpeur del panorama nazionale.  Non stupisce affatto che la vittoria abbia sorriso a Francesco Manuel Bongiorno, giunto probabilmente alla condizione ottimale e capace quindi di infiammare la gara lungo l'ascesa di Corrubio, trovando solamente in Davide Formolo un contendente abbastanza tenace da reggere il suo passo in salita, nel momento in cui Dall'Oste (grande protagonista, come vedremo, nelle giornate precedenti) è stato costretto ad alzare bandiera bianca. In volata poi Bongiorno ha saputo avere la meglio, centrando il suo secondo successo stagionale (dopo essersi aggiudicato il Giro delle Colline Chiantigiane un mese fa) ma soprattutto cominciando a dare un primo segnale molto forte su quello che potrà rappresentare per lui quest'annata in cui cancellare decisamente le amarezze del 2011. Una vittoria che a questo punto potrebbe garantirgli un posto nella nazionale azzurra per il Toscana, a cui lo stesso Formolo potrebbe ambire: se da un lato per il giovane veronese l'essersi arreso solamente allo sprint in quella che poteva essere benissimo considerata come la corsa di casa può lasciare indubbiamente amarezza, dall'altro si è avuta una volta di più la conferma delle sue ottime doti di scalatore, che potrebbero portarlo in tempi relativamente brevi a sbloccarsi anche sotto il profilo delle vittorie (l'esplosione di Aru nella scorsa annata dopo un periodo contraddistinto da grande costanza ma zero successi sta a dimostrarlo).

Il Recioto ci ha proposto anche una Trevigiani Dynamon Bottoli molto combattiva: al di là del risultato finale ottenuto da Dall'Oste, riuscito comunque a salire sul podio, le intenzioni del team di Mosole sono apparse molto chiare fin dalle prime battute, quando la presenza di Mattia Cattaneo nel primo vero tentativo di giornata ha lasciato intendere una chiara volontà di fare la corsa dura. Un'azione che forse ha lasciato qualche dubbio sulla condizione attuale dell'ultimo vincitore del GiroBio (i più critici potrebbero obiettare che una sua entrata in scena così anticipata sia sintomo di una gamba che non ancora gli permette di fare la differenza in una gara così impegnativa, così come le ottime indicazioni giunte dalle gare precedenti possono aver più semplicemente indotto il team a puntare su coloro che si presentavano più in palla) ma che comunque ha avuto la sua importanza: prima a quattro assieme a Tonelli, Villella e Domont, poi con il solo francese. Esaurita la sua azione, con il massimo vantaggio attorno al minuto, sono poi entrati in scena anche Chirico, Scartezzini e soprattutto Barbin, con quest'ultimo che, grazie al suo buonissimo spunto veloce, potrebbe rappresentare una valida pedina nell'Italia di Amadori nell'imminente appuntamento toscano, visto che di tappe per velocisti praticamente non ce ne sono. Tornando a Cattaneo, l'esser riuscito comunque a terminare in undicesima posizione dopo il gran dispendio di energie ha rappresentato senza dubbio un ottimo test, in vista anch'egli di una possibile chiamata azzurra.

Abbastanza positiva anche la prova del Team Colpack, altra squadra attiva fin dalle prime fasi grazie a Davide Villella, abile ad inserirsi in un tentativo che avrebbe potuto assumere connotati interessanti mentre nella seconda parte di gara si è fatto notare anche il giovane primo anno Fausto Masnada. Alla fine per la squadra orobica il miglior risultato è stato raggiunto da Gianfranco Zilioli, giunto sesto ad una trentina di secondi dai primi ma in crescita di condizione mentre un'ennesima conferma è arrivata da Manuel Senni, nono all'arrivo ma il cui piazzamento in una gara così impegnativa lo mette tranquillamente tra gli aspiranti ad una maglia azzurra, in virtù di un rendimento abbastanza costante nell'ultimo mese. Ancora alla ricerca del top della condizione probabilmente Fabio Aru, giunto appena giù dal podio in quarta posizione ma che potrebbe iniziare a dare il meglio di sè proprio sulle strade toscane, dove lo scorso anno il successo gli sfuggì in maniera rocambolesca. Al contempo in Palazzago continua a mettersi in buonissima evidenza Stanislau Bazhkou, nei dieci sia al Recioto (settimo) che al Belvedere del giorno precedente (terzo) e che probabilmente vedremo tra i protagonisti anche in Coppa delle Nazioni come uno dei leader della nazionale bielorussa. A proposito di team stranieri: non è passata di certo inosservata la prova della nazionale statunitense, che nell'appuntamento veronese ha saputo piazzare ben due suoi atleti nelle prime dieci posizioni, con Ian Boswell in quinta e Lawrence Warbasse (protagonista sia in Toscana lo scorso anno che proprio al Recioto, dove una sfortunata caduta lo privò dei sogni di gloria sul più bello) e si prepara quindi ad una prova di Coppa delle Nazioni da possibile protagonista. Tra gli outsider molto buona la prova di Roberto Giacobazzi della General Store Medlago, altro atleta con un passato nel fuoristrada (fino a due stagioni fa gareggiava con buoni risultati nella Mountain Bike), che ha saputo cogliere un più che incoraggiante decimo posto.

 

Le note liete in casa Hopplà non si sono limitate all'affermazione veneta, poichè nelle Marche è arrivata anche la conferma dell'ottimo momento di forma di Nicola Testi, capace di aggiudicarsi con un eccellente spunto in volata la 37esima Classica di Colbuccaro, andando a spegnere nell'ultimo chilometro le velleità di avversari ostici quali il vincitore uscente Matteo Di Serafino ed Edoardo Zardini (quest'ultimo protagonista anche sabato scorso a Barzago con il secondo posto nel Trofeo Velo Plus) che assieme a Federico Scotti e Matteo Ciavatta (quinto e sesto rispettivamente sul traguardo) erano riusciti ad evadere sull'erta finale. Per Testi seconda affermazione stagionale dopo il Gp La Torre ma soprattutto la consapevolezza di essere finalmente sulla strada giusta per trovare quella costanza di rendimento che finora gli era sempre mancata nella categoria. Ulteriore prova ne è stata anche la buonissima prestazione offerta al Fiandre Espoirs in maglia azzurra, in cui si è classificato in sesta posizione nella volata del gruppo in cui Kristian Sbaragli è riuscito a centrare il gradino più basso del podio. Lo spunto veloce notevolmente migliorato in questa stagione potrebbe consentire a Testi di essere un'altra pedina di cui Amadori potrebbe tenere in considerazione nel breve, senza dimenticare neppure Andrea Fedi, altro possibile azzurro per il Toscana e protagonista al Belvedere, chiuso in quarta posizione. Ancora buone e incredibilmente costanti le prestazioni di Matteo Belli, quarto a Colbuccaro dopo il quinto posto a Cerbaia di Lamporecchio, che continua a confermarsi uno dei migliori acquisti operati dal team di Forconi per questa stagione. Tra i protagonisti della gara marchigiana citazione anche per Donato De Ieso, decimo all'arrivo, e Giuseppe Rufo, giunto ottavo dopo aver sfiorato il successo nella Bologna-Raticosa di lunedì 9, conclusa in seconda posizione.

Daniele Dall'Oste a segno in solitaria nel Giro del Belvedere - Foto Ufficio stampa TrevigianiParlavamo poco prima di una Trevigiani buona protagonista al Recioto ma la squadra di Remo Mosole il meglio di sè l'ha saputo dare tra sabato e lunedì, soprattutto per merito di un Daniele Dall'Oste in forma strepitosa. Non era bastato infatti al varesino (che compirà 21 anni nel prossimo mese di maggio) mettere tutti in riga nel 4° Trofeo Velo Plus di Barzago di sabato 7, visto che ha saputo ripetersi nel lunedì di Pasquetta con un altro splendido assolo solitario a Villa di Cordignano, tradizionale traguardo del Giro del Belvedere, giunto alla sua 74esima edizione. Scattato sulla salita di Montaner, ha saputo involarsi senza essere ripreso da alcuno fino a giungere a braccia alzate all'arrivo, lasciando a tutti gli altri i piazzamenti di rincalzo. Anche per Dall'Oste il 2012 può rappresentare un anno significativo, visti i tanti problemi fisici patiti nell'annata precedente e che potrebbe quindi riconsegnarci definitivamente uno dei migliori scalatori del panorama nazionale (di cui non vanno trascurati neppure i validi trascorsi nel ciclocross).

Risultati che potrebbero proiettare su di lui le attenzioni di qualche team professionistico e che per l'immediato dovrebbero spalancargli le porte della nazionale per la Coppa delle Nazioni, a complicare una volta di più le scelte del commissario tecnico. Per un Dall'Oste ritrovato un Enrico Barbin che, come accennato in precedenza, si conferma ad ottimi livelli, visto che ha saputo salire sul podio sia a Barzago (terzo) che al Belvedere, dove ha saputo far valere il notevole spunto veloce per conquistare la piazza d'onore e realizzare così la doppietta. I sorrisi in casa Trevigiani non si sono però esauriti qui, dal momento che il ceco Jakub Novak, anch'egli con un bell'assolo, ha saputo conquistare a braccia alzate il  2° Memorial Gino Vivaldini di Piubega, lasciandosi alle spalle un sempre bravo Nicola Toffali e Christian Grazian e facendo così valere le sue sempre eccellenti doti di passista. Il giorno dopo, vale a dire nella domenica di Pasqua, è stato invece Rino Gasparrini a centrare la terza vittoria personale dell'anno nel 64esimo Circuito del Termen a Cimetta di Codognè, imponendosi allo sprint su Marco Gaggia della Marchiol e sul compagno di squadra Andrea Dal Col, finalizzando così al meglio il lavoro di squadra che nelle settimane precedenti aveva mostrato qualche sbavatura. Per il corridore marchigiano cresce quindi l'autostima, confermandosi uno dei migliori velocisti del campo nazionale, per la Trevigiani invece morale decisamente alle stelle con lo score di vittorie salito a quota nove e, seppur sia mancata l'affermazione nel Recioto, la consapevolezza che i frutti del lavoro svolto stanno cominciando decisamente a vedersi.

Paolo Simion esulta per la prima stagionale al GP Camon - Foto Ufficio stampa Zalf © RodellaTornando al Belvedere, detto già di un Bazhkou protagonista nelle file straniere si sono visti anche qui sia lo statunitense Boswell che il francese Domont ma va senza dubbio sottolineata l'ottima prova del moldavo Cristian Raileanu, atleta al primo anno nella categoria presente nella Bibanese da questa stagione, che ha saputo classificarsi in ottava posizione. Molto bene tra i primi anno anche Simone Andreetta della Zalf, che ha chiuso invece al decimo posto. Già, la Zalf Désirée Fior di cui tanto avevamo parlato nelle scorse settimane, sottolineando più volte come le prestazioni del team trevigiano non fossero mai confortate da quel successo che avrebbe potuto finalmente dare una svolta decisa: ebbene, la vittoria di Nicola Boem a Mercatale sembrerebbe proprio aver segnato l'inversione di tendenza, cosicchè nell'ultimo week end è salito in cattedra anche Paolo Simion, capace di collezionare vari piazzamenti finora senza però riuscire a mettere mai la propria ruota davanti a quella degli avversari.

Il 24esimo Gran Premio Camon, la gara nazionale in programma a Pasqua a San Bernardino di Lugo, ha rappresentato la più gradita sorpresa per il rosso velocista già campione europeo dell'Omnium su pista tra gli juniores e per l'intera squadra, capace di preparare al meglio lo sprint finale, in cui lo spunto di Simion non ha dato scampo nè ad Andrea Trovato (ancora un ottimo piazzamento per il velocista della Palazzago) nè ad Alfonso Fiorenza, altra delle rivelazioni di quest'inizio di stagione mentre il vincitore della San Geo Daniele Cavasin si è dovuto accontentare della quarta posizione. Un successo che ha testimoniato anche una perfetta coesione di squadra, con Cecchinel protagonista ancora una volta di un bel tentativo di avanscoperta (assieme al rumeno Nechita) e poi Gianluca Leonardi ed un ancora ottimo Nicola Boem a pilotare al meglio Simion. Un successo che si è rivelato un vero toccasana, tanto che ventiquattr'ore dopo il velocista di Martellago ha saputo ripetersi a Bagnolo di Nogarole Rocca nel 67esimo Trofeo Gino Visentini, regolando allo sprint il vincitore della San Geo 2011 Renzo Zanelli e Stefano Presello mentre il compagno di squadra Gianluca Milani si è classificato in quinta posizione, a testimonianza anche qui di un ottimo lavoro di squadra, dopo essere entrati in azione già negli ultimi giri del circuito per tenere unito il gruppo. La volata della gara veronese ha inoltre visto ben tre atleti del primo anno concludere nelle prime dieci posizioni: il bresciano Nicolas Marini della Casati è andato molto vicino dal centrare il suo primo podio stagionale, piazzandosi in quarta posizione (per lui già terzo piazzamento in top-ten), il romagnolo Luca Pacioni della Colpack è giunto settimo mentre l'interessante Alberto Tocchella della Gavardo, bresciano anche lui, ha conquistato la nona posizione. Bene anche Thomas Martinato, atleta classe 1992 del Team Brilla, ottavo all'arrivo dopo il settimo posto del giorno prima al Termen.

 

Infine la quattro giorni di gare appena trascorsa ha visto anche i primi successi stagionali sia per la Palazzago che per il Gragano: per la squadra diretta da Olivano Locatelli sono state addirittura due le affermazioni, entrambe nella giornata di lunedì, con il promettente Diego Rosa che è riuscito finalmente a coronare le sue ottime prestazioni con il successo, andando ad imporsi in uno sprint a due con Giuseppe Rufo nella 77esima Bologna-Raticosa mentre gli immediati inseguitori sono stati regolati in terza posizione da Alessandro Mazzi; in Abruzzo invece è stato Luca Dugani Flumian a rompere il ghiaccio, regolando in volata i quattro compagni di fuga con cui aveva animato il finale del 12esimo Trofeo Di Pietro Immobiliare di Alba Adriatica. Alle spalle dell'esperto velocista friulano si sono accomodati il redivivo Francesco Sedaboni (al primo podio nella categoria Under 23 dopo le ultime due deludenti annate) della Colpack e Michele Foppoli del Delio Gallina.

Il Gragnano ha invece esultato grazie a Luigi Miletta che, con una stoccata delle sue, ha saputo anticipare il ritorno del gruppo e aggiudicarsi così il 50esimo Gran Premio Sportivi di Poggio alla Cavalla a Cerbaia di Lamporecchio. Alle sue spalle, staccati di due secondi, si sono classificati Simone Camilli del Team Hopplà e Angelo Raffaele della Bedogni.

Nel prossimo week end ancora un appuntamento internazionale per il gruppo, impegnato sabato 14 nel Trofeo Edil C di Collecchio mentre domenica, tra le altre, vi saranno anche due gare nazionali: il Memorial Gigi Pezzoni e la Vicenza-Bionde.

Vivian Ghianni

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano