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Trofeo Vannucci 2012: Susanna, assolo di classe a Vaiano - Zorzi ottiene la prima vittoria da Élite. Bastianelli 2a in Olanda

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Susanna Zorzi taglia in solitaria il traguardo del 10° Trofeo Vannucci - Foto da Facebook«Un'emozione indescrivibile! Però ho capito che la costanza ed i sacrifici vengono ripagati». Sarà l'aria di Toscana che le porta bene, d'altronde qui ha già vinto nel 2009 e nel 2010 a Massa e Cozzile, oltre che a Ponte Buggianese, ancora nel 2009. Sempre per distacco, sempre in modo perentorio.

Susanna Zorzi, classe '92 in forza alla MCipollini-Giambenini-Gauss, si confeziona il regalo di compleanno in quel di Vaiano. La passista vicentina è nata infatti il 13 marzo e ieri ha ottenuto la sua prima vittoria tra le élite. Naturalmente si tratta di una vittoria per distacco, con la seconda, la compagna di team Malgorzata Jasinska, giunta addirittura a più di 2'.

In questo modo la Zorzi ha vinto un Campionato italiano nel 2010, in questo modo ricomincia a vincere dopo un 2011 di apprendistato alla Gauss. Sempre in solitaria, Susanna, per non doversi preoccupare della rimonta delle avversarie.

La corsa, disputatasi sotto un bel sole primaverile, vive una prima fase di studio ma quando mancano 50 chilometri all'arrivo ecco che se ne vanno in nove: Anna Trevisi ed Alessia Martini (Vaiano), Chiara Vanni (Verinlegno-Fabiani), Tetyana Riabchenko (Forno d'Asolo-Colavita), Susanna Zorzi e Malgorzata Jasinska (MCipollini-Giambenini-Gauss), Luisa Tamanini (Team Honda Faren), Polona Batagelj e Giulia Donato (Diadora-Pasta Zara).

Alessia Martini non regge il ritmo delle fuggitive (l'aretina non godeva di un ottimo stato di salute) che restano perciò in otto. C'è chi prova a riportarsi su di loro dal gruppo, come l'interessantissima Beatrice Bartelloni (Verso l'Iride-Maccari) o Valentina Bastianelli (Vaiano) ma ormai le otto hanno preso il largo e non c'è spazio per recuperi.

Il momento decisivo quando mancano sei tornate alla conclusione. Una volta testato lo stato di salute delle compagne di fuga, Susanna Zorzi con uno scatto imperioso se ne va; guadagna 30" sulle compagne di fuga ed incrementa il suo vantaggio, che crescerà sino ad arrivare ad 1'30".

Dietro il gruppetto delle inseguitrici si sgrana sulla salita di via Bronia; si lotta ormai solo per il secondo posto. La Zorzi può inoltre contare sulla compagna di squadra, Malgorzata Jasinska, che la protegge da eventuali rientri.

Mentre dietro le inseguitrici arrancano, davanti la Zorzi incrementa sempre di più il vantaggio. Alla fine il distacco di Malgorzata Jasinska sarà di 2'28", mentre al terzo posto si piazza la giovane scalatrice slovena, Polona Batagelj, a 2'36". Giulia Donato, compagna di squadra alla Diadora della Batagelj, si piazza quarta regolando Anna Trevisi (comunque ottimo per lei il debutto tra le élite), Chiara Vanni e l'ucraina Tetyana Riabchenko.

«Avevamo il compito di rendere la corsa meno monotona possibile - dichiarerà la Zorzi a fine gara - quindi non era deciso che attaccassi proprio io. Si è creata la fuga a otto e quando non c'è stato più accordo io e la mia compagna, Jasinska, abbiamo deciso di giocarci il tutto per tutto attaccando. Alla fine mi è andata bene. Fino a quando non ho tagliato il traguardo non credevo di aver vinto, anche un po' per scaramanzia, a dirla tutta. Ho ripensato a tutti gli allenamenti svolti quest'inverno, ai sacrifici cui si è sottoposti in questo sport, alla squadra che non ci fa mai mancare nulla, agli insegnamenti di ds e compagne... a tutto! Ed alle persone che mi sono state vicine in questo periodo e non hanno mai mancato di darmi consigli». 

Forte in salita ed ancor più brava sul passo, capace di mantenere ed addirittura incrementare il vantaggio ottenuto, Susanna Zorzi è un prospetto interessantissimo sia per le corse in linea (l'ha appena dimosrtrato) che per le gare a tappe («Magari non troppo impegnative e di non lunga durata, anche se ora penso ad imparare il più possbile», ammette Susanna). Migliorando ulteriormente sul fondo i progressi futuri potrebbero essere davvero interessanti. E fare progressi con una simile vittoria alle spalle sarà ancor più semplice e piacevole per la vicentina.

La doppietta MCipollini di Vaiano (nonché secondo anno in cui al Vannucci vince una MCipollini, nel 2011 prevalse Monia Baccaille) è resa ancor più dolce dalle notizie provenienti dall'Olanda. Nella Novilon Eurocup Marta Bastianelli coglie un bellissimo secondo posto dietro ad un'incontenibile Marianne Vos. È stata proprio la Bastianelli a promuovere l'attacco quando alla fine mancavano una ventina di chilometri. Il gruppo ha lasciato fare ma Marianne Vos si è riportata sull'atleta giallofluo con un'agilità disarmante, pedalando in posizione da cronometro. Alla ruota della Vos si trova Lizzie Armitstead e, una volta raggiunta, Marta Bastianelli collabora per far arrivare la fuga sino in fondo (il gruppo, dapprima staccato di 30", ora insegue a 1'50"). Nel finale la Vos accelera ancora e, mentre la Armitstead cede, Marta Bastianelli tiene le ruote della fuoriclasse olandese.

Arrivano insieme, la volata a due non ha praticamente storia ma il secondo posto della Bastianelli dà sicuramente morale in chiave Olimpiadi (ma non solo). Insomma, dopo questo fine settimana sorrisi grandi così in casa MCipollini per una giovanissima atleta che è sbocciata ed un'altra finalmente ritrovata. Per dire rinata è forse ancora presto.

Francesco Sulas

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