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Coppa del Mondo Londra 2012: Frecce d'argento, traiettoria d'oro - Australiani vicini al record nell'Inseguimento

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Rohan Dennis, Alexander Edmondson, Jack Bobridge e Michael Hepburn nel quartetto australiano dell'Inseguimento © TrackCyclingNews.comSi è concluso nel pomeriggio il test preolimpico della Coppa del Mondo su Pista di Londra ed anche l'ultima giornata è stata un concerto di emozioni culminato nella grande finale dell'Inseguimento a Squadre.

Le qualifiche dell'Inseguimento si sono svolte ancora nella serata di giovedì e facevano prevedere una finale al cardiopalma tra i padroni di casa della Gran Bretagna, autori di un 4 km percorso in 3'58"446, e il quartetto australiano che aveva fatto segnare il miglior tempo con 3'57"885. C'erano quindi tutte le prospettive perché anche il Record del Mondo potesse venire attaccato visto che solitamente tra la qualifca e la finale le squadre sono in grado di migliorarsi anche di 4 secondi (circa 1 secondo a chilometro).

La finale, la prima del pomeriggio, ha visto la Gran Bretagna partire con un ritmo altissimo, ma già dopo 4 giri l'Australia aveva quasi recuperato tutto il gap iniziale ed era distanziata di pochi centesimi, dopodiché è stato un crescendo per il quartetto dei cyclones: gli intermedi, fino ai 3 km, erano inferiori a quelli del Record del Mondo, ma è ancora difficile, per gli australiani, reggere quel ritmo sulla distanza completa e al termine della prova il cronometro si è fermato su uno splendido 3'54"615, un risultato clamoroso e ottenuto peraltro dal quartetto non ufficiale, visto che anche in finale ha gareggiato Alexander Edmondson al posto di Luke Durbridge (confermati invece Jack Bobridge, Rohan Dennis e Michael Hepburn).

La Gran Bretagna si consola con il secondo posto, che magari sta un po' stretto, ma la nazionale di casa ha comunque ottenuto un ottimo tempo, 3'56"330, migliorando anch'essa, di più di due secondi, il tempo della qualificazione: con molta probabilità anche il quartetto britannico visto oggi non sarà quello dei Giochi Olimpici, quindi i margini di miglioramento di queste nazionali sono ancora sconosciuti. Per il pubblico non è stata da meno nemmeno la finale per il bronzo, con una Nuova Zelanda sugli scudi contro il Belgio capace di scendere, anch'essa, sotto i 4 minuti, con esattamente 3'59"242; il Belgio non è stato un avversario tanto facile visto che in finale è stato capace ancora di migliorarsi e di fare 4'04"956, ancora nuovo record nazionale, incredibile se si pensa che solo lo scorso anno i rossonerogialli viaggiavano con tempi anche molto superiori ai 4'10". L'Australia con questa vittoria ha conquistato, meritatamente, anche la Coppa del Mondo di specialità.

Vittoria americana nell'Omnium femminile grazie a Sarah Hammer: per la prima volta si è dovuta usare la regola secondo cui a parità di punteggio valgono i migliori risultati nelle prove cronometrate. La Hammer si è infatti classificata al primo posto con 30 punti, gli stessi dell'australiana Annette Edmondson, ma il miglior tempo fatto segnare dall'americana nell'Inseguimento le ha permesso di ottenere questa vittoria piuttosto sofferta visto che solitamente lei è abituata a stravincere. Sia Sarah Hammer che Annette Edmondson non hanno vinto alcuna prova e l'unica che ha da recriminare sulla propria condotta di gara è la britannica Laura Trott che con due vittorie (Eliminazione e 500m) si è piazzata al terzo posto a causa di una pessima Corsa a Punti che le ha portato un carico di 17 punti su 32 totali.

La Campionessa del Mondo Tara Whitten è scivolata giù dal podio con lo Scratch in cui si è piazzata 12esima dopo aver vinto l'Inseguimento Individuale, mentre la bielorussa Tatsiana Sharakova, quinta nella generale, ha vinto bene lo Scratch con un giro di vantaggio rispetto a tutto il gruppo. L'Italia ieri era in gara con Valentina Scandolara che però oggi non si è presentata al via per partecipare al ritiro della sua squadra di club in Israele, e ciò rappresenta una scelta inspiegabile della nazionale: che senso ha far partecipare un'atleta per metà gara, già sapendo che non porterà alcun punto alla causa? Non era meglio scegliere qualcun'altra da far partire? La Coppa del Mondo di specialità è stata vinta dalla cinese Li Huang che ha scalzato dalla vetta la russa Evgeniya Romanyuta, la quale in questa tappa non è riuscita ad andare a punti a causa di una prestazione molto sotto i suoi livelli abituali.

Le donne hanno affrontato durante tutta la giornata anche un lungo torneo del Keirin, molto più lungo di quelli che capitano solitamente, a causa dell'alto numero di partecipanti iscritte, ben 46 atlete! Nessuna delle grandi favorite è rimasta fuori dalla finale che ha visto trionfare la leader di Coppa del Mondo (ed ex Campionessa del Mondo), la lituana Simona Krupeckaite, autrice di una bella progressione nei confronti della Campionessa del Mondo Anna Meares: la Krupeckaite ha resistito al recupero di Wai Sze Lee (Hong Kong) ed anche al poderoso sprint della vincitrice del torneo di Velocità Shuang Guo. Proprio la Guo, con la sua volata ha impedito lo sprint di Victoria Pendleton che è stata rimbalzata in quinta posizione dietro all'ucraina Lyubov Shulika ma davanti ad Anna Meares che aveva tentato di prendere la volata dalla testa. Con questa vittoria Simona Krupeckaite ha consolidato e ottenuto la vittoria anche nella Coppa del Mondo.

L'ultima finale in programma, e sicuramente un'altra delle più attese, è stata quella della Velocità maschile: il pubblico londinese ha potuto finalmente festeggiare una vittoria britannica anche nell'ultima giornata grazie ad uno spettacolare Chris Hoy già autore del miglior tempo in qualificazione con 9"932. Il velocista scozzese, che nelle ultime due stagioni era apparso sottotono, si è rimesso a lucido per l'anno olimpico tornando ad essere l'avversario più pericolo per tutti, in particolare per i tedeschi ed i francesi che in questi anni si sono contesi i tornei mondiali. Chris Hoy ha battuto in finale il tedesco che più è migliorato nell'ultimo anno, Maximilian Levy, che aveva sconfitto in semifinale il primatista mondiale Kévin Sireau.

Sireau che ha poi perso anche la finale per il bronzo contro un brillante Robert Förstemann, autore di una splendida ultima volata: partito praticamente da fermo, il tedesco ha scodato quel tanto da bloccare Sireau e poi è partito a tutta velocità e in un giro e mezzo è arrivato quasi a doppiare il francese mandando in visibilio tutto il pubblico del palazzetto. Nel torneo è tornato a gareggiare Grégory Baugé ottenendo un buon ottavo posto dopo aver incrociato proprio Chris Hoy ai quarti di finale: il francese era riuscito a vincere la prima prova ma poi il ritmo gara dello scozzese ha avuto la meglio sull'ex Campione del Mondo. Con questa vittoria Hoy conquista la Coppa del Mondo anche nello Sprint, dopo aver già vinto anche quella del Keirin, decisamente un bel bottino. La Germania invece si consola con la vittoria nella Coppa del Mondo per nazioni davanti alla Francia.

Il Ciclismo su Pista ora si prende una bella pausa di un mese e mezzo in attesa dei Campionati del Mondo di Melbourne dal 4 all'8 di aprile, l'ultimo grande test prima dei Giochi Olimpici di Londra.

Laura Grazioli

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