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Trofeo Laigueglia 2012: La riviera chiama i grandi nomi - Non solo Basso e Cunego in lizza per la vittoria | Cicloweb

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Trofeo Laigueglia 2012: La riviera chiama i grandi nomi - Non solo Basso e Cunego in lizza per la vittoria

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Strade baciate dal sole per il Trofeo Laigueglia

In un tempo non troppo lontano il Trofeo Laigueglia rappresentava la semiclassica d'apertura del calendario italiano ma in un periodo in cui si corre tutto l'anno in ogni parte del Mondo è certo che la corsa ha assunto un altro valore.

Non è mutata la qualità della manifestazione che anzi, di anno in anno si eleva sempre di più. Per fare tre nomi, Ivan Basso e Damiano Cunego, insieme a Filippo Pozzato, operato alla clavicola appena sei giorni fa, saranno domani alla partenza della corsa che non sancisce più l'apertura della stagione, siamo d'accordo, ma rappresenta il primo impegno di un certo livello nel calendario italiano.

Una semiclassica con le asperità del Laigueglia, né troppo dolci né troppo indigeste, non è ancora stata corsa né in Italia né nelle altre corse del Mondo. Non a caso da sempre ogni grande campione, da Bitossi a Merckx, da Vandenbroucke a Pozzato, si è sempre confrontato con il Laigueglia. È un termometro di condizione, serve a far capire se i lavori svolti in inverno stanno dando buoni frutti. Insomma, se si è sulla strada giusta è difficile non arrivare con i primi sul lungomare della cittadina posta tra Alassio ed Andora.

Quest'anno il percorso, della lunghezza di 196.5 chilometri, si snoderà tutto all'interno della provincia di Savona. Partito da Laigueglia il gruppo si dirigerà verso Alassio ed all'altezza di Loano svolterà verso l'interno, per salire ai 655 metri del Passo del Balestrino, vera e propria Cima Coppi della corsa.

Qui sarà già partita la fuga del mattino e dopo lo scollinamento si attraverserà buona parte dell'entroterra savonese per poi risalire alla Cima Paravenna. La prima di tre ascese che trova il suo culmine in località Testico. Una bella picchiata verso Andora riporterà il gruppo a Laigueglia.

Il secondo giro di questo percorso, impegnativo tanto quanto basta per il periodo in cui viene percorso, vedrà il gruppo salire per la seconda volta a Testico, prendendo però le vie dell'entroterrà all'altezza di Albenga.

Qui chi vorrà testare le forze degli avversari potrà mettere la squadra a scandire un buon ritmo e sondare le reazioni in gruppo. Scollinato a Testico altra planata su Andora e secondo passaggio sotto al traguardo di Laigueglia.

Mancheranno i 45 chilometri dell'ultima tornata, che prevede l'ascesa a Testico direttamente da Alassio. Se la salita e la seguente discesa su Andora, molto tecnica, non avessero ancora prodotto una buona selezione, ecco la ciliegina sulla torta inserita in quest'edizione: Pinamare.

Sembra il nome di un hotel ed invece è un muro di 1500 metri a picco sul mare che metterà in competizione il ciclista contro la forza di gravità. Sette tornanti in sequenza porteranno avanti chi saprà osare o semplicemente chi avrà la miglior gamba.

Si scollina a 4800 metri dall'arrivo, si sale verso Capo Mele, semplice come bere un bicchier d'acqua, ed ecco la picchiata sul traguardo (posto forse troppo a ridosso della discesa, per la sicurezza potrebbe non essere il massimo).

L'arrivo in volata, anche ristretta, è pressoché scongiurato, al contrario delle edizioni passate. C'è molto pane per i denti dei vari Cunego, Basso, ma non solo loro. Otto formazioni World Tour ed altrettante Professional di spessore renderanno la gara entusiasmante.

Il campione uscente, Daniele Pietropolli («Domani per me sarà il primo test della stagione»), vorrà far vedere ai più che febbraio è uno dei suoi mesi preferiti per cogliere vittorie. C'è Fenn, vincitore di due prove alla Challenge Mallorca, cui però le salite potrebbero risultare indigeste. La Saxo Bank porterà i fratelli Haedo, il nostro Manuele Boaro e giovani di talento come Majka e Tanner.

La Coldeportes di Claudio Corti, imbottita di scalatori colombiani, annuncia scintille, mentre Belletti e Montaguti saranno la coppia dell'AG2R La Mondiale. Attenzione a Vicioso, terzo nel 2011, in casa Katusha ed all'Astana di Gasparotto e Ponzi («Domani correrò a tutta»), l'anno scorso secondo per un soffio.

I ragazzi di Gianni Savio onoreranno come sempre la corsa e chissà che non facciano come nel 2009, quando il neopro' Ginanni vinse su un certo Pozzato, ripetendosi l'edizione successiva. Ecco, Ginanni: atteso nella stagione del rilancio, saprà essere una valida spalla per uno Stefano Garzelli che, nonostante l'età, ha mostrato le unghie al Giro del Mediterraneo.

L'Acqua e Sapone di Palmiro Masciarelli punta su di loro mentre la Colnago, con un Modolo («Non sono al top ma ci proverò») ed un Colbrelli non proprio adatti a questo tipo di percorso, potrebbe giocarsi la carta Battaglin («Lavorerò per Pozzovivo e Modolo ma se strada facendo le sensazioni saranno buone non mi tirerò certo indietro»). Curiosità per la Leopard Continental, con Pliuschin, Jungels ed il nostro Eugenio Alafaci a fare da punte.

I fari sono Damiano Cunego, al secondo vero appuntamento dopo la Challenge Calabria, ed Ivan Basso. Il varesino è da una settimana in ritiro a Laigueglia con la selezione Liquigas che correrà domani, perché tutto funzioni a puntino. Grande ammirazione per Pozzato, fratturatosi la clavicola in Qatar il 9 febbraio ed operato appena sei giorni fa. «Voglio correre per non buttare al vento il lavoro svolto - ha dichiarato il vicentino. Riprendere con l'Het Nieuwsblaad sarebbe stato difficile. Ho svolto lavori specifici, mi sono allenato quattro ore ed ho capito che posso pensare alla corsa. Intesa come un allenamento ovviamente». Non lotterà per portare a casa il suo terzo Laigueglia ma si può capire che quest'anno Pozzato è più determinato che mai a far bene.

La corsa, oltre che a rilanciare il territorio, punta molto ad invogliare i corridori e le loro squadre a venire in riviera ad allenarsi, sfuggendo il freddo siberiano che colpisce la pianura padana. La Liquigas l'ha fatto ma nei prossimi anni Laigueglia e le zone limitrofe sfrutteranno il clima sempre benevolo e la varietà di percorsi per attrarre più professionisti possibile nel ponente ligure.

Del resto un tale Fausto Coppi era solito scappare all'inverno di Novi per vivere alcuni mesi a Sestri Ponente, sfruttando l'Aurelia e le strade dell'entroterra ligure per i lavori invernali. La competizione con Canarie, Maiorca, Costa Brava e Qatar, oggi meta di allenamento di molte squadre nel periodo invernale, è dunque aperta.

Quasi 200 chilometri, tre salite impegnative, otto squadre World Tour ed un parco partenti di tutto rispetto; se in questo tempo è tardi per dire che il Laigueglia è la semiclassica d'apertura del calendario italiano si può affermare senza dubbio che da domani si farà sul serio.

A questo link la Startlist ufficiale

Francesco Sulas

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