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Coppa del Mondo su Pista 2011-12 - Riponete i Chrisantemi - Sir Hoy risorge nella Velocità

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Ad Astana Chris Hoy ha ottenuto la vittoria nella Velocità © Getty Images

Si è conclusa con la vittoria di Chris Hoy la prima tappa della Coppa del Mondo su Pista della stagione invernale 2011/12 ad Astana: Hoy aveva avuto diversi problemi negli ultimi tornei di Velocità a cui aveva partecipato, sia per i tempi di qualifica piuttosto alti che per diversi episodi sfortunati, come l'infiammazione respiratoria patita agli Europei di Apeldoorn, quando aveva realizzato il quarto tempo assoluto. Chris Hoy, che ad Astana vestiva la maglia rossonera del Team Sky, aveva iniziato il suo torneo con il secondo tempo sui 200 metri lanciati 9"971 subito dietro il primatista del mondo e neo Campione d'Europa Kevin Sireau con 9"938; il terzo tempo è stato quello del tedesco Robert Förstemann 9"982.

Il livello del torneo è stato subito altissimo visto che l'ultimo tempo di qualificazione è stato 10"249 dell'australiano Scott Sunderland e sono rimasti fuori fior fior di campioni come Teun Mulder, Damian Zielinski e Azizulhasni Awang: lo stesso Luca Ceci, 34esimo, ha fatto segnare un buon tempo di 10"376 che solitamente permette di passare al turno successivo, ma non oggi. Il superamento degli ottavi di finale è facile per tutti i favoriti, ma la sorpresa più clamorosa si vede proprio nei quarti con Kevin Sireau eliminato dal russo Denis Dmitriev (ad Astana in corsa per il Moskow Track Team): già lo scorso anno Dmitriev aveva sconfitto Sireau agli Europei e oggi si è ripetuto a dimostrazione che il russo è un velocista molto ostico per il francese. Dmitriev però non si limita ad eliminare Sireau e in semifinale sconfigge 2 volate a 0 anche l'australiano Campione del Mondo del Keirin Shane Perkins e va in finale ad affrontare Chris Hoy che nel frattempo ha sconfitto Robert Förstemann non con poca difficoltà. La finale però ha poca storia e contro l'esperienza di Chris Hoy il russo si deve piegare nonostante cominci a far paura a molta gente; il bronzo lo conquista Shane Perkins che ha la meglio su Förstemann. In tutto il torneo va segnalata anche la grande prova, ma senza troppe sorprese ormai, dell'atleta di Trinidad e Tobago Phillip Njisane che si classificato all'ottavo posto dopo essersi già messo bene in mostra ai Campionati Panamericani dove aveva fatto segnare il nuovo Record Continentale, primo atleta sotto i 10".

La prova non olimpica in programma nell'ultima giornata è stata quella del Madison con la vittoria della coppia australiana formata da Glenn O'Shea e dal giovanissimo Alexander Edmondson (ancora juniores classe 1993). I primi a guadagnare il giro, ancora ad inizio gara, sono stati i danesi Christian Ranneries e Mathias Nielsen che però non sono mai riusciti a fare punti negli sprint: purtroppo i giovani danesi non riescono a mantenere la leadership e dopo alcuni giri perdono il loro giro e a fine gara ne perderanno anche un altro. L'Australia macina punti uno dietro l'altro vincendo ben 4 degli 8 sprint, tra i quali l'ultimo, e si impone nettamente sulla coppia svizzera di Silvan Dillier e Loic Perizzolo 22 punti contro 14. Al terzo posto la coppia russa del team Lokosphinx formata da Artur Ershow e Kirill Sveshnikov con 12 punti; erano in gara anche gli italiani Elia Viviani e Angelo Ciccone che hanno ottenuto un buon 5° posto 7 punti a pari punti con l'Olanda.

Con le ultime 3 gare in programma si è concluso anche l'Omnium femminile che ha visto la vittoria della russa del team RusVelo Evgeniya Romanyuta con 26 punti davanti alla britannica Danielle King con 33 e alla cinese Li Huang con 43: la gara femminile ha visto un continuo capovolgimento di fronte per il secondo e il terzo posto del podio a causa dell'improvvisa debacle di Jolien D'Hoore e Ausrine Trebaite nella seconda giornata (quest'ultima addirittura 20esima nello Scratch). Le vincitrici delle varie specialità sono state Danielle King nell'Inseguimento Individuale, la canadese Jasmin Glaesser nello Scratch, che la porta momentaneamente al terzo posto della generale e la cinese di Taipei, Mei Yu Hsiao. La Romanyuta porta così il secondo oro al RusVelo, dopo l'Inseguimento a Squadre maschile, che sarà così l'unico team a conquistare più di una medaglia d'Oro (Sky e Team Erdgas un Oro a testa).

L'ultima finale in programma è stata quella del Keirin femminile, con la vittoria della francese Clara Sánchez che consegna la prima medaglia d'Oro alla Francia che esce un po' delusa da questa tappa della Coppa del Mondo soprattutto a causa della prematura uscita della loro punta dal torneo di Velocità maschile. La Sánchez ha battuto la tedesca Kristina Vogel e la giovanissima Ekaterina Gnidenko già Campionessa del Mondo Juniores della stessa specialità nel 2010: solamente ultima della finale la Campionessa del Mondo in carica Anna Meares che torna in Australia con l'Oro solamente nella Velocità a Squadre mentre nella Velocità Individuale si è piegata all'ucraina Shulika. Finale con protagoniste interessanti anche quella dal 7° al 12esimo posto che ha visto vincere la lituana Simona Krupeckaite davanti ad Olga Panarina, le due atlete più veloci dello Sprint si sono affrontate così nella finalina del Keirin.

Il Medagliere della prima tappa della Coppa del Mondo ha visto la vittoria dell'Australia con 3 Ori e 2 Argenti davanti a RusVelo con 2 Ori e alla Germania con 1 Oro, 2 Argenti e ben 5 Bronzi: l'Italia chiude 19esima con 2 bronzi (quelli di Elena Cecchini ed Elia Viviani). Il prossimo appuntamento sarà ora dall'1 al 3 Dicembre a Calì in Colombia e vedrà il ritorno in pista del velocista Gregory Bauge.

Le ultime parole le vogliamo dedicare alla nuova maglia di leader della Coppa del Mondo: dopo alcuni anni di divisa bianca con la fascia rossablu sul petto è arrivata questa nuova divisa grigia e insignificante. Crediamo sia la cosa più brutta che si sia mai vista: quale sarebbe il senso di una maglia così priva di personalità? La maglia dovrebbe far riconoscere il leader della Coppa del Mondo in mezzo al gruppo, ora il leader farà di tutto per non essere riconosciuto e per evitare che gli chiedano che cosa sta indossando. Pessima scelta che sopportiamo per questa stagione, sperando che dal prossimo anno si ritorni al classico ed elegante bianco.

Laura Grazioli

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