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Campionati Europei su Pista 2011: La Gran Bretagna parte col turbo - L'Italia invece è subito disastrosa

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Il terzetto dell'inseguimento britannico femminile con Danielle King, Joanna Rowsell e Laura Trott © BettiniphotoSono iniziati i Campionati Europei Élite di Apeldoorn subito con uno show della Gran Bretagna: la nazione ospitante dei Giochi Olimpici ha messo subito le cose in chiaro vincendo tre Medaglie d'Oro nelle quattro discipline olimpiche disputate ieri. Eppure nonostante la grande performance gioiscono a metà un po' per il tempo del quartetto dell'Inseguimento a Squadre e un po' per la pessima figura fatta dal team della Velocità a Squadre che facendo segnare il quinto tempo di qualificazione non è riuscita ad accedere a nessuna finale.

Ma andiamo con ordine. Le gare hanno preso il via nel primo pomeriggio con le qualificazioni degli Inseguimenti a Squadre femminile e maschile dove, soprattutto nelle donne, le britanniche Danielle King, Laura Trott e Joanna Rowsell hanno dimostrato di poter essere in grado anche di insidiare il Record del Mondo su una pista tanto lenta quanto quella olandese: le ragazze della Gran Bretagna fanno segnare infatti il tempo di 3'22"414 un risultato che addirittura migliora di 1 secondo il loro tempo nella finale dei Campionati del Mondo. Ottima la prova del terzetto tedesco che fa segnare il secondo miglior tempo, mentre deludono non poco le lituane e le padrone di casa olandesi che rimangono fuori dalle finali. Il fatto che gli Europei si disputino sulla stessa pista dei Campionati del Mondo permette un più facile riscontro nelle prove cronometriche anche se non sono paragonabili ai risultati dei Giochi Panamericani che si sono disputati pochi giorni fa in una pista in altura.

La Gran Bretagna fa segnare il miglior tempo anche nel settore maschile con il quartetto formato da Steven Burke, Edward Clancy, Peter Kennaugh e Geraint Thomas: per loro il tempo di 4'01"475 migliore di quello dei Campionati del Mondo dove, tra l'altro, erano rimasti fuori dalla finale per l'oro. La vera sorpresa viene dalla Danimarca che, dopo il deludente mondiale, qui fa segnare il secondo tempo assoluto e può andare a disputare la finalissima; delude un po' la Russia che riesce ad ottenere solo il quarto tempo superata anche dalla Spagna priva del suo miglior inseguitore Unai Elorriaga. Se vanno segnate le prove deludenti dell'Olanda femminile e della Russia maschile (che vincerà comunque il bronzo) cosa dire dell'Italia? I trenini italiani, sia maschile che femminile, si piazzano all'ultimo posto di entrambe le qualificazioni, ma quel che fa specie anche ben lontani dai tempi che sarebbero capaci di fare: stanchezza di fine stagione? Sta di fatto che l'Italia maschile ha fatto peggio della penultima squadra di 3 secondi e questo allontana ancora di più le possibilità di avere una nostra squadra per l'Inseguimento a Londra2012.

Dopo le qualificazioni dell'Inseguimento a Squadre è stata la volta della Velocità a Squadre. Nel settore femminile è ancora la Gran Bretagna a farla da padrona con la coppia Jessica Varnish e Victoria Pendleton che fa segnare nettamente il miglior tempo con 33"559; sarà dura pensare che al termine dei Giochi Olimpici un'atleta così straordinaria come Victoria Pendleton non calcherà più i legni delle piste mondiali. Il secondo tempo l'ha fatto segnare, a sorpresa, l'Ucraina di Shulika-Tsos mentre al terzo posto s'è piazzata la Russia di Baranova-Voinova (quest'ultima è ancora una juniores); quarta la Germania mentre fuori dalle finali sono finite ancora l'Olanda e le vincitrici dell'anno scorso della Francia.

Nella Velocità a Squadre maschile la sorpresa, negativa, arriva invece proprio dalla Gran Bretagna che con il terzetto consolidato Crampton-Hoy-Kenny fa segnare un brutto quinto tempo di 44"933, lontanissimo dai loro standard sebbene siano un paio di stagioni che il terzetto britannico proprio non riesce a carburare come dovrebbe e ora le Olimpiadi sono vicine. Chi invece viaggia senza problemi sono le solite Francia e Germania ormai abituate ai primi due posti in questa specialità: sorprendente è invece il terzo posto della Polonia che in questi anni si è impegnata moltissimo per curare una scuola di velocità e anche se la loro punta, Damian Zielinski, non è più giovanissimo (1981) il giovane Bielecki può garantire parecchi anni ad alto livello.

Le finali dell'Inseguimento a squadre non hanno avuto risultati a sorpresa, il grande vantaggio che la Gran Bretagna aveva in entrambre le categorie gli permetteva una finale tranquilla anche se gli uomini possono gioire poco: il loro tempo di finale 4'00"008 è molto lontano dall'impensierire l'Australia che su questa pista fece 3'57"; i britannici sanno già che avranno ancora molto da lavorare in inverno perché i Cicloni in questo momento gli sono nettamente superiori. Nonostante la bella organizzazione olandese va però segnalato un problema che si è dimostrato enorme: uno startblock non funzionava ed è successo ben due volte nella finale per l'oro tra Gran Bretagna e Germania femminile (sempre a discapito di quest'ultima). Gli organizzatori hanno quindi deciso di togliere definitivamente gli startblock e tenevano fermi gli atleti manualmente: se si fosse stati pignoli ci sarebbero state da fermare almeno 3 false partenze clamorose. Questo problema ha però anche danneggiato i tempi delle finali perché non è possibile partire con la stessa forza tra lo startblock e una persona. Questi quindi i podi: per le donne oro alla Gran Bretagna, argento alla Germania e bronzo alla Bielorussia; per gli uomini oro ancora alla Gran Bretagna, argento alla Danimarca (che schierava lo juniores Folsach) e bronzo alla Russia grazie anche a un clamoroso errore della Spagna che ha perso un uomo dopo poco più di un chilometro.

Anche nella finale della Velocità a Squadre donne ci sono state poche sorprese vista la differenza di valori in campo: le britanniche vincono nettamente davanti all'Ucraina mentre il bronzo finisce al collo delle tedesche Welte-Vogel. Tra gli uomini invece è bellissima la finale per il bronzo che si è giocata sul filo dei centesimi: vittoria per la Polonia sull'Olanda che era rimasta in testa fino a mezzo giro dalla fine, peccato per Mulder e compagni ma complimenti ai velocisti polacchi. A sorpresa invece viene ribaltato il risultato delle qualificazioni nella finale per l'Oro con la netta vittoria della Germania grazie a uno straordinario primo giro di Rene Enders in 17"2, a Robert Forstemann e Stefan Nimke non resta che completare l'opera e la Francia di Bourgain-Pervis-Sireau viene battuta di 4 decimi: l'assenza di Gregory Bauge s'è fatta già sentire.

Oltre alle quattro discipline olimpiche ieri sono stati assegnati anche i due titoli della Corsa a Punti femminile e maschile. Tra le donne la Maglia Stellata è andata alla russa Evgeniya Romanyuta con 19 punti davanti alla polacca katarzyna Pawlowska (14) e alla ceca Jarmila Machacova (13). Tra gli uomini invece Oro al polacco Rafal Ratajczyk con 43 punti davanti allo svizzero Silvian Dillier con 39 e all'esperto ceco Milan Kadlec con 36. Queste sono state anche le prove dove gli italiani si sono meglio comportati: tra le donne sia Elena Cecchini che Valentina Scandolara hanno tentato più volte di dare il via a una caccia per guadagnare il giro, ma purtroppo non hanno avuto l'aiuto necessario dalle altre atlete, mentre Angelo Ciccone è stato autore di una lunga azione solitaria di quasi 20 giri che gli ha permesso di vincere 2 sprint e concludere in nona posizione con 12 punti.

Nella giornata di oggi grande spazio sarà occupato dal torneo di Velocità maschile e femminile e cominceranno anche le prime tre prove degli Omnium: Giro Lanciato, Corsa a Punti ed Eliminazione. Gli azzurri in gara saranno Elia Viviani e Marta Tagliaferro nell'Omnium, Luca Ceci, Francesco Ceci, Elisa Frisoni e Manuela Grillo nella Velocità.

Laura Grazioli

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