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Eneco Tour 2011: Rimonta Greipel, vittoria sul filo - André batte Galimzyanov e Farrar

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La prima volata dell'Eneco Tour 2011 è di André Greipel © Enecotour.com

In attesa che il tracciato proponga le prime difficoltà altimetriche, e già domani ci sarà qualche muro fiammingo da scalare, l'Eneco Tour aveva in programma oggi una tappa pianeggiante interamente in territorio olandese: 192 chilometri tra Oosterhout e Sint Willebrord in cui era praticamente impossibile sfuggire al controllo delle squadre dei velocisti. Così è stato e il tedesco André Greipel ha conquistato il suo settimo successo dell'anno, il 24° (terza assoluta) per la Omega Pharma, lasciandosi alle spalle il russo Galimzyanov e Tyler Farrar.

Se Marcel Kittel con le sue quattro vittorie in Polonia (e 12 nel 2011) poteva cominciare ad ambire ad un ruolo di prestigio al prossimo campionato del mondo, questa di Greipel è una risposta importante che serve a mettere in chiaro quali siano le gerarchie attuali in casa Germania: tra i due si giocherà una partita importante sulle strade della Vuelta a España ma è difficile che il giovane della Skil Shimano possa mettere in dubbio la leadership del connazionale a Copenaghen, specie se Greipel continuerà ad offrire prove convincenti.

Per noi italiani i primi spunti degni di attenzione della giornata di oggi sono arrivati subito perché nella fuga del giorno oltre a Fouchard, De Gendt, Han, Neyrinck e Debusschere c'è anche Matteo Trentin: il 22enne trentino ha esordito ieri tra i professionisti con la maglia della QuickStep e senza alcun timore reverenziale oggi è andato in fuga provando anche a dare battaglia sui traguardi volanti della tappa. L'azione di questi sei uomini ha raggiunto un vantaggio massimo di dieci minuti ma l'assenza totale di difficoltà altimetriche ha permesso al gruppo di recuperare facilmente: i primi a staccarsi sono stati Neyrinck e Han poi nel finale ha provato ad attaccare da solo Fouchard ma a circa 12 km dal traguardo il plotone è tornato compatto.

A creare qualche apprensione ai ciclisti ci hanno pensato le solite strade olandesi strette e piene di insidiosi spartitraffico o restringimenti: già prima che la corsa entrasse nel vivo con la preparazione dello sprint stiamo stati costretti a registrare diverse cadute con Labbe, Fran Pérez (portato in ospedale dove gli è stata riscontrata la frattura della clavicola) e Minard (anche lui dolorante alla spalla destra) che hanno dovuto terminare anzitempo la loro tappa. Proprio mentre i fuggitivi venivano ripresi la Rabobank ha provato ad approfittare di queste strade e di un po' di vento laterale per creare dei ventagli: solo pochi corridori si sono staccati (tra loro Allan Davis, caduto anche lui poco prima) ma la tirata della squadra olandese ha sorpreso diverse squadre che si sono fatte trovare impreparate nella lotta per le prime posizioni e ritrovandosi così in difficoltà a portare il proprio sprint nelle posizioni buone.

Poco prima dell'ultimo chilometro una maxicaduta innescata da un corridore della Liquigas (Dall'Antonia forse) ha spezzato il gruppo attorno alla ventesima posizione ma quasi tutti i più forti sono riusciti a disputare lo sprint. Lì davanti c'era anche la maglia bianca di leader di Taylor Phinney, uno che tra gli Under 23 ha sempre fatto e vinto le volate, e l'americano della BMC non s'è tirato indietro per andare a caccia di un abbuono che avrebbe rinforzato ulteriormente la sua posizione in classifica generale, diventata ora l'obiettivo primario: Phinney è partito lungo a 300 metri ma appena uscito dall'ultima curva ha trovato vento contrario e si è piantato. La sua mossa, però, ha ostacolato la volata di Boasson Hagen, secondo nella generale e rivale pericolosissimo: dopo un grande lavoro della Sky il norvegese s'è ritrovato chiuso ed anche per lui niente abbuoni almeno per oggi. La maglia di leader quindi non ha cambiato padrone perché tutti i velocisti puri avevano accumulato troppi secondi di ritardo nel prologo per poter dare fastidio a Phinney.

Chi al momento giusto si trovata nella posizione giusta è Tyler Farrar ma l'americano della Garmin in questo 2011 sembra solo un lontano parente di quello ammirato nelle due passate stagione: la tragedia di Weylandt, di cui era molto amico, l'ha sicuramente colpito e forse fatica ancora a riprendersi ma già da prima sembrava meno efficace nei suoi sprint e oggi gli è mancato proprio il cambio di ritmo negli ultimi 150 metri; Farrar è riuscito a tenere duro e ha ingaggiato un bel testa a testa con Galimzyanov ma proprio negli ultimi 50 metri è riuscito a trovare un varco lungo le transenne André Greipel che ha rimontato posizioni a grande velocità e ha superato tutti di pochi centimetri. Solo quarto Theo Bos che si è trovato anche lui a dover fare la stessa linea di Greipel trovando però meno spazio: l'olandese sembrava avesse molte energie e forse se la Rabobank lo avesse assistito meglio nelle ultime centinaia di metri, piuttosto che provare un forcing ai meno dieci il risultato poteva essere diverso.

Sebastiano Cipriani

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