Europei Pista U23 e Juniores 2011: L'Italia chiude in bellezza - Di Vannucci il settimo oro della rassegna

Si è concluso in modo trionfale il Campionato Europeo di Ciclismo su Pista ad Anadia in Portogallo per i colori azzurri: in un pomeriggio sono arrivate altre 4 importanti medaglie che hanno lanciato l'Italia al terzo posto assoluto nel medagliere con 7 ori, 2 argenti e 2 bronzi dietro Gran Bretagna e Russia. Gli ultimi 4 metalli sono arrivati da Chiara Vannucci nell'Omnium Juniores, da Stella Tomassini e Lisa Gamba nel Keirin Juniores e da Elia Viviani e Davide Cimolai nel Madison Under 23.
Ma andiamo con ordine, ossia dalla prima medaglia di giornata e con il metallo più prezioso, partendo dalla vittoria di Chiara Vannucci nell'Omnium: per l'alteta del GS Cicli Fiorin Despar si tratta di una riconferma dello stesso titolo europeo conquistato lo scorso anno a San Pietroburgo. Riconfermarsi non è mai facile, serve continuità ad alto livello soprattutto in una categoria, quella Juniores, dove gli atleti cambiano di continuo e ci si trova spesso a non conoscere i propri avversari. La vittoria di Chiara Vannucci è arrivata grazie ad un'attenta seconda giornata di gare (solitamente la più difficile per gestire la tenuta su 6 prove) perché dopo la prima serata si trovava al secondo posto con un punto da recuperare alla russa Alina Bondarenko: il terzo posto nell'Inseguimento, il settimo nello Scratch e ancora il terzo nei 500 metri l'hanno riportata in testa proprio a pari merito con la russa che però paga le peggiori prestazioni nelle prove cronometrate. Un oro importante quello ottenuto nella prova dell'Omnium, la nuova disciplina olimpica che nelle élite ancora fatica a trovare un'interprete adatta all'alto livello delle Coppe del Mondo e dei Campionati del Mondo sebbene un bel segnale arrivi dall'altro Omnium, quello Under 23, dove Valentina Scandolara ha ottenuto un buon quinto posto nella prova vinta dalla favoritissima polacca Malgorzata Wojtyra davanti alla britannica Danielle King (a cui non sono bastate le vittorie di tre delle 6 prove per vincere la classifica finale): per il CT Dino Salvoldi un'ottima prospettiva futura soprattutto considerando che attualmente nessuna atleta italiana, per nessuna specialità, è ancora qualificata ai Giochi Olimpici.
Stella Tomassini e Lisa Gamba ci hanno invece regalato una medaglia d'argento e una medaglia di bronzo nella medesima finale, quella del Keirin Juniores che le ha viste affrontare in volata l'atleta simbolo di questi Campionati Europei, la russa Anastasia Voynova che con 4 maglie stellate si è imposta in tutte e quattro le specialità della Velocità compresa quella a Squadre in coppia con la compagna Tamara Balabolina. Se per Lisa Gamba il bronzo è una medaglia anche inaspettata, nonostante le sue ottime qualità, per Stella Tomassini l'argento la ripaga della delusione della Velocità Individuale dove è giunta quinta passando da un tabellone molto difficile a causa del tempo piuttosto alto nelle qualificazioni dei 200 metri. È russa anche la medaglia d'oro nella stessa specialità per Under 23 con la vittoria di Victoria Baranova sulla francese Oliva Montauban e all'altra russa Ekaterina Gnidenko un'altra grande promessa per un paese che all'ultimo Mondiale élite ha deluso tutte le attese conquistando un solo argento: il lavoro che però stanno facendo nelle categorie giovanili potrebbe riportarli presto tra le prime nazioni del mondo recuperando il gap accumulato nei confronti di Gran Bretagna e Australia. Il Keirin conferma tutti i vincitori della Velocità anche nelle due gare maschili con la vittoria del britannico John Paul tra gli Juniores e del tedesco Stefan Botticher negli Under 23: se nella finale Juniores dobbiamo segnalare la grande delusione sulla prestazione del primatista del mondo Nikita Shurshin, solo quinto, nella finale degli Under 23 restiamo senza parole dal risultato della Germania che ottiene il podio completo con Joachim Eilers argento e Marc Schroder bronzo.
Gli Europei si sono conclusi con le due prove del Madison per Juniores e Under 23: nella prima l'Italia ha ottenuto due buoni piazzamenti, un quinto e un sesto posto con le coppie Niccolo Bonifazio - Giovanni Longo e Francesco Castegnaro - Riccardo Donato, mentre la vittoria è andata alla coppia svizzera formata da Stefan Kueng e Théry Schir davanti a Repubblica Ceca e Belgio. La medaglia azzurra è però arrivata dalla seconda e ultima di tutte le finali, quella Under 23 con la coppia dei già medagliati Elia Viviani (Corsa a Punti e Omnium) e Davide Cimolai (Scratch): questa medaglia è, però, solamente un argento, un metallo che non soddisfa del tutto la coppia della Liquigas - Cannondale che si è dimostrata, in pista, la più forte ma distratta in quell'unico momento in cui la coppia Svizzera formata da Silvan Dillier e Cyrille Thiéry è partita e ha ottenuto quell'unica caccia che le ha permesso di andare a pieni giri. Per gli azzurri la consolazione di aver ottenuto il punteggio più alto negli sprint, 16 punti, due in più della coppia olandese terza al traguardo.
Si è conclusa così la trasferta trionfale portoghese che non lascerà molti giorni di riposo ai nostri Juniores pronti per ripartire alla volta dei Campionati del Mondo della loro categoria, che si svolgeranno dal 17 al 21 Agosto nel velocissimo Velodromo di Mosca, dove cercheranno di riportare in Italia una maglia iridata che manca dal 2009 quando Dario Sonda vinse nello Scratch.