Brixia Tour 2011: Pozzovivo solca la nebbia - Baliani secondo sul Maniva
- Brixia Tour 2011
- Colnago - CSF Inox 2011
- D'Angelo & Antenucci - Nippo 2011
- De Rosa - Ceramica Flaminia 2011
- Andrea Guardini
- Christopher Sutton
- Davide Rebellin
- Diego Ulissi
- Domenico Pozzovivo
- Emanuele Sella
- Fortunato Baliani
- Gianluca Brambilla
- Jack Bobridge
- Jos Van Emden
- Manuel Belletti
- Michael Rasmussen
- Omar Bertazzo
- Sergio Laganà
- Sergio Pardilla Bellón
- Stefano Pirazzi
- Valeriy Kobzarenko
- Vladislav Borisov
- Walter Proch
- Uomini
Due soli colori: Azzurro e Bianco. Per una volta non sono i colori sociali di una squadra di calcio. Sono infatti i colori simbolo del Brixia Tour. E neanche a farlo apposta, a dominare l'edizione 2011 del Brixia Tour sono stati finora i ragazzi in maglia Bianco e Azzurra della Colnago-CSF. Tre tappe su quattro conquistate, e l'impressione di poter controllare costantemente tutte le fasi di gara. Il padrone di casa Frapporti il primo giorno, a coronamento di una lunga fuga; Belletti ieri, spuntandola in una bella volata di gruppo; oggi è stata la volta di Domenico Pozzovivo, abile a sfruttare le sue notissime abilità in salita per aggiudicarsi, per il secondo anno di fila, la tappa più dura, quella del Passo Maniva.
Era la tappa regina del Brixia Tour: quella decisiva. Baliani, proprietario della maglia di leader, doveva cercare di difendere gli oltre 2' di vantaggio sugli altri pretendenti al successo, per far sua la classifica finale. Circuito iniziale di 22 chilometri da ripetere due volte, con l'impegnativo Passo Forcella da affrontare, ma soprattutto l'arrivo in quota sul Passo Maniva, che presenta gli ultimi dodici chilometri ad una pendenza media del 9%. La giornata è caratterizzata dalla fuga di 8 uomini (Van Emden, Sutton, Bobridge, Laganà, Bertazzo, Kobzarenko, Proch e Borisov), che dopo aver toccato i 5' di vantaggio, vengono ripresi ai piedi della salita finale, grazie alla collaborazione della D'Angelo&Antenucci e della Colnago-CSF.
Il protagonista assoluto della scalata finale è, come da pronostico, Domenico Pozzovivo. Lo scalatore lucano fa lavorare a lungo la sua squadra, poi passa direttamente all'attacco. A 10 chilometri dalla fine restano soli in testa alla corsa Baliani e Pozzovivo, inseguiti a una ventina di secondi da un gruppetto che conta fra gli altri Rebellin, Pardilla, Possoni, Rasmussen e Ulissi. Mentre per Baliani è sufficiente amministrare il vantaggio che possiede nella generale, Pozzovivo si sente il più forte in salita e vuol far sua la frazione. Il corridore della Colnago aumenta il ritmo ai -8 dalla conclusione; Baliani si stacca, preferendo proseguire l'ascesa col proprio passo.
Pozzovivo guadagna presto 20", ma non riesce a fare il vuoto. Anzi, negli ultimi 3 chilometri Baliani, resosi conto di avere ormai la classifica generale tra le mani, prova a dare tutto se stesso per raggiungere il lucano. Agevolato anche dal vedere l'avversario a pochi metri, Baliani, riesce a recuperare gran parte dello svantaggio, ma per raggiungere l'avversario è troppo tardi.
Pozzovivo può così festeggiare, mentre alle sue spalle, oltre a Baliani a 7", si piazzano al terzo posto un ottimo Diego Ulissi a 13", e al quarto quella vecchia volpe di Michael Rasmussen con un ritardo di 17".
Al traguardo Pozzovivo, che l'anno scorso aveva fatto sua sia la tappa che la classifica generale, si gode comunque la vittoria: «Rispetto ad un anno fa, ho fatto molta più fatica a fare la differenza in salita. Sarà per le pessime condizioni atmosferiche (temperature basse, nebbia e pioggia, ndr) che non mi si addicono particolarmente, o forse tocca ammettere che è merito della straordinaria condizione di Baliani. Poco importa per la generale, anzi, forse è meglio così. Abbiamo vinto tre tappe su quattro e ci siamo divisi le soddisfazioni io e i miei compagni di squadra».
Il più felice al traguardo è Fortunato Baliani, che gongola per l'ottima prestazione odierna, oltre ad indossare la maglia azzurra di leader, la verde dei Gpm e la rossa della classifica a punti: «Noi e la Colnago, come ovvio, abbiamo lavorato di comune accordo per chiudere la fuga. La salita poi ha rispettato il copione che mi ero immaginato: Pozzovivo ad attaccare e io a limitare i danni. Ho cercato di tenerlo come punto di riferimento e a conti fatti il distacco è rimasto contenuto. Bene o male domani dovrebbe essere la classica passerella. Ho mantenuto la promessa: ero venuto al Brixia per vincere e così è stato».
Domani ultima tappa di questa undicesima edizione del Brixia Tour, con l'arrivo a Verona in Corso Porta Nuova. Tappa facile, con un solo Gpm in programma, sulla carta per velocisti. E visto che si arriva a Verona gli occhi di tutti non potranno non essere puntati sul padrone di casa Andrea Guardini, voglioso di una rivincita nei confronti di Manuel Belletti.