Tour of Austria 2011: Uno Stannard di alta qualità - Prima da pro' per il britannico
dal nostro inviato
Dopo Alexandre Geniez anche il britannico Ian Stannard ha scelto il palcoscenico del Giro d'Austria per ottenere la sua prima vittoria su strada da professionista: sul traguardo di Schladming il 24enne corridore della Sky ha regolato i quattro compagni di fuga grazie ad un finale di pura potenza. In un arrivo in volata Stannard, almeno sulla carta, non sarebbe stato il favorito vista la presenza di Gregory Rast: per sovvertire il pronostica è servita l'esperienza passata di Ian, non tanto su strada quanto su pista visto che nel 2006 aveva vinto il titolo europeo dell'inseguimento a squadre.
I 157.2 km tra Alpendorf e Schladming si prestavano molto al buon esito della fuga: il percorso infatti era abbastanza accidentato e non facile da controllare, in più il gruppo veniva da tre tappe molto impegnative e la stanchezza cominciava a farsi sentire. Questi fattori, però, hanno portato ancora una volta ad un avvio molto animato con diversi scatti: tutte le squadre, infatti, volevano piazzare un loro uomo nell'attacco buono. L'Astana ha dovuto faticare parecchio nei primi chilometri proprio per evitare che si sganciasse un gruppo troppo numeroso e con alcuni uomini abbastanza vicini in classifica: appena s'è formato il gruppo con Ian Stannard, Gatis Smukulis, Stefan Denifl, Gregory Rast e Yannick Eijssen i compagni di Kessiakoff si sono fatti da parte e il vantaggio è cresciuto fino a quattro minuti e mezzo.
Se da una parte agli uomini della maglia gialla questo tentativo poteva anche stare bene, dall'altra c'erano tutte le formazioni che non avevano un uomo davanti che non si volevano rassegnare alla sconfitta. Farnese Vini e Geox hanno provato a condurre l'inseguimento nelle fasi centrali della tappa, soprattutto per non fare lievitare il distacco ed invogliare così altri team a collaborare. Il piano è parzialmente riuscito perché anche Katusha, Skil e Cofidis sono andate a fare la loro parte in testa al plotone: in particolare subito prima dell'ultimo gran premio della montagna di oggi, il Mitterberg (ai meno 28 km) la squadra francese ha attuato un forcing impressionante che però ha avuto l'effetto contrario a quanto sperato.
Appena i gregari di Keukeleire si sono staccati in blocco non c'è stato più nessuno con gli uomini e le forze necessarie per andare a tirare e così a 25 km dall'arrivo il vantggio dei cinque fuggitivi era ancora attorno ai tre minuti. I battistrada hanno capito quindi che continuando a collaborare la possibilità di andare all'arrivo erano tante e infatti così è stato. All'interno dell'ultimo chilometro il lettone Smukulis (HTC) ha provato a sorprendere tutti tentando di anticipare lo sprint: l'esperienza da pistard di Stannard s'è vista proprio qui perché il britannico della Sky ha lavorato da vero inseguitore mettendosi prima in scia, poi saltando il suo avversario ai 300 metri ed infine continuando ad andare a tutto gas fino allo strisciose d'arrivo dove ha potuto finalmente gioire.
Smukulis ha chiuso al secondo posto con Denifl terzo, Rast quarto e il giovane scalatore Eijssen quinto attardato di 8". Il gruppo dei migliori è arrivato con un ritardo di 49" ed è stato regolato da Chris Sutton con il nostro Pierpaolo De Negri (Farnese) che è arrivato in decima posizione. Nessun cambiamento sia nella classifica generale che pure in quelle speciali: Kessiakoff ha mantenuto la maglia gialla, Impey quella rossa, Rohregger la bianca ed Edet quella a pois.