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GiroDonne 2011: Vos, uno sgarbo in casa Bronzini - L'iridata è ancora seconda a Piacenza

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Marianne Vos in rosaVi avevamo già messo in guardia nelle scorse giornate e puntualmente la giornata odierna ci ha offerto una nuova risposta eclatante: Marianne Vos non vuole solo provare a vincerlo questo GiroDonne 2011, ma vuole farlo dominando, sfruttando ogni occasione possibile e immaginabile per mettere la propria ruota davanti a quella delle sue avversarie. Se ieri solo un'indomita Nicole Cooke era riuscita a rinviare solo momentaneamente il terzo trionfo personale della fuoriclasse olandese con la sua splendida stoccata a due chilometri dal traguardo, quest'oggi sul traguardo di Piacenza nessuna è riuscita a sopravanzare la maglia rosa, capace di gestire ottimamente gli ultimi metri in cui era fondamentale entrare in posizione ottimale nell'ultima curva prima degli ultimi 150 metri finali.

Cresce così il bottino stagionale di Marianne (con oggi siamo a quota 28 successi solamente su strada), cresce anche il vantaggio nei confronti delle dirette avversarie grazie ai 10 secondi d'abbuono conquistati sul traguardo, cresce soprattutto la voglia di chiedersi dove e se eventualmente si riuscirà ad arrestare una rincorsa al successo finale che per la Vos sembrerebbe inarrestabile. Guai però a dare per concluso il Giro quest'oggi, alla vigilia del trittico di tappe più impegnativo e soprattutto con lo spauracchio del Mortirolo che domani farà il suo storico esordio nell'edizione femminile. Emma Pooley a parte (attualmente terza a 52"), tutte le principali contendenti della leader della Nederland Bloeit si presentano alle tappe verità con distacchi che vanno dai 3 minuti e 20 secondi in su e per far sì che questo Giro sia ancora più aperto che mai da domani non potranno più nascondersi, con la necessità di saggiare il più possibile la tenuta in salita della Vos, che fin qui non ha mostrato alcun segno di cedimento. Molto poi dipenderà anche dalle condizioni atmosferiche, dal momento che un'eventuale giornata piovosa soprattutto nel momento in cui le atlete si troveranno ad affrontare l'ostica discesa del Mortirolo, potrebbe regalare alla frazione di domani esiti imprevedibili.

Chi ci teneva a sfrecciare davanti a tutte nella sua Piacenza quest'oggi era Giorgia Bronzini, abilissima nel tallonare la Vos negli ultimi e decisivi metri finali ma non abbastanza da poterla sopravanzare, per un secondo posto che comunque non può che essere accolto positivamente, anche se ovviamente trionfare in maglia iridata e per di più sulle strade di casa avrebbe avuto tutto un altro sapore ma tant'è.

Purtroppo a scuotere quella che avrebbe dovuto essere un'ennesima giornata di festa sulle strade del GiroDonne è giunta la tragica notizia della morte dell'australiana Carly Hibberd, giunta in Italia nel 2009 nelle file della Michela Fanini e da quest'anno in forza al Team Wit Cassina Rizzardi - A-Style, investita ed uccisa in mattinata da un'auto pirata mentre si allenava nel comasco in compagnia del professionista spagnolo Diego Alejandro Tamayo. Una notizia, quella della scomparsa della ventiseienne, che ovviamente è stata molto sentita anche dalla carovana rosa, che ha affidato a Giorgia Bronzini il suo messaggio di cordoglio ed ha seguito il protocollo delle premiazioni in tono decisamente dimesso, senza che vi fosse musica.

Al via da Fontanellato per i 130 chilometri della frazione tutta emiliana scattano in 126 (non prendono il via Rochelle Gilmore e Lucy Martin per i postumi della caduta nella tappa di ieri) e dopo una decina di chilometri è la belga Liesbeth De Vocht della TopSport-Vlaanderen ad animarla con il primo tentativo di fuga. Per lei un vantaggio che raggiunge i 45 secondi prima di trovare la preziosa compagnia della sempre combattiva Valentina Bastianelli del Vaiano e della giovane olandese Esra Tromp, in gara con la selezione nazionale. Si compone quindi un terzetto che va via di comune accordo e beneficia per alcuni chilometri anche dell'inconveniente occorso al gruppo, che attorno al 50esimo chilometro di gara incappa in un passaggio a livello chiuso. Il vantaggio di De Vocht,Bastianelli e Tromp si stabilizza sui 2 minuti e quando ai -30 dal traguardo il gap permane su tale entità il gruppo decide che è il momento di fare sul serio, con le squadre delle maggiori velociste impegnate a tirare a tutta per ricucire il distacco (su tutte, ovviamente, la Forno d'Asolo - Colavita della Bronzini). La fuga a 3 termina a 10 chilometri dal traguardo ed i preparativi per lo sprint si fanno sempre più serrati. Ultimo ostacolo la curva posta a poco meno di 200 metri dall'arrivo in cui il tenere la posizione ottimale è di fondamentale importanza per il successo: lo sa bene Marianne Vos che, per evitare qualsiasi tipo di sgradita sorpresa, entra con decisione in testa e si produce in una progressione irresistibile che la porta nuovamente a braccia alzate sul traguardo. Seconda una comunque brava Giorgia Bronzini che ha fatto il possibile per cercare il successo mentre terza ma decisamente più distanziata è Ina-Yoko Teutenberg che quest'oggi non è riuscita a sprigionare la sua proverbiale potenza all'uscita dall'ultima curva. Quarta piazza per la svedese Mustonen seguita da Bras, Van Vleuten, Martisova, Johansson, Taylor ed una Cucinotta che finalmente riesce a trovare la top-ten. Nient'altro di rilevante da segnalare se non i 20" persi da Mara Abbott ed Evelyn Stevens nel finale e che si aggiungono ad un passivo già pesante per le due statunitensi, che però potrebbero sfruttare questo fattore per tentare un'azione da lontano magari già dalla tappa di domani.

Dopo tanta attesa la 7a tappa ci porterà quindi da Rovato a Grosotto col tanto atteso Mortirolo che preannuncia un'altra giornata spettacolare. A provarci vorranno essere in molte, Vos permettendo ovviamente.

Vivian Ghianni

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